Napoli: "no,, del psdi Galasso si dimette di Luca Giurato

Napoli: "no,, del psdi Galasso si dimette Non si fa la giunta "laica,, Napoli: "no,, del psdi Galasso si dimette La rinuncia del sindaco pri, dopo lunghe trattative - Il voto contrario dei socialdemocratici nonostante l'appello di Saragat (Dal nostro inviato speciale) Napoli, 8 settembre. Neppure un appassionato messaggio di Saragat in favore di Galasso ha fatto cambiare idea ai socialdemocratici di Napoli, che da oggi è nuovamente senza sindaco. Il psdi ha detto no alla Giunta laica e Galasso si è dimesso dopo un mese di trattative. Secondo i socialdemocratici, la proposta del sindaco non rientrava negli accordi presi al momento della sua elezione, 1*8 agosto scorso. Mentre scriviamo, Galasso non ha ancora compiuto il gesto formale di rinuncia. Il prefetto lo attende da un momento all'altro nel suo studio per ricevere la lettera di dimissioni. Ma, stavolta, la decisione è irrevocabile. In un documento, Galasso ha spiegato i motivi principali della rinuncia. Il primo: «Sono venute meno le condizioni per dare a Napoli una giunta formata da un'ampia convergenza di forze». Il secondo: «Non si sono raccolti i consensi minimi necessari per dare a Napoli un'amministrazione capace di evitare lo scioglimento». Galasso ha addossato alla de la responsabilità del primo fallimento; al psdi del secondo. Ha così concluso: «Debbo anche, a nome del pri, esprimere il più vivo rammarico per gli atteggiamenti che sembrano tuttora ispirati più a interesse di parte che agli interessi generali ed urgenti della città, in un momento così grave e difficile della sua vita». Anche Labriola (psi) critica la de e il psdi. Si è chiusa un'avventura politica e umana che aveva sollevato grandi speranze e che solo verso l'epilogo ha suscitato perplessità. A torto o a ragione, la proposta della Giunta laica minoritaria con tre consiglieri e indipendenti del pei, in una situazione esasperata e carica di contrasti come quella di Napoli, era sembrata più un ultimo tentativo che una svolta vera e propria. Bisogna infatti subito precisare che il no del psdi è solo il motivo ufficiale, e non il più importante, del fallimento del sindaco repubblicano. Dietro questo no si «nascondono» tutti quei programmi che scavalcano le intenzioni dei socialdemocratici di Napoli, giuste o errate che siano. Dietro questo no, ci sono le segreterie nazionali di alcuni partiti e c'è, come in tutti gli avvenimenti politici di Napoli, la presenza determinante di Antonio Gava. Messo in difficoltà dal voto del 15 giugno, costretto la settimana scorsa a cambiare strategia per la svolta interna del suo partito («la congiura dei quattordici») Gava, nel breve giro di quattro giorni, ha quasi completamente ripreso in mano la situazione, se non altro perché quello che aveva sempre voluto, il fallimento di Galasso, s'è alla fine verificato. Ora il boss doroteo punta a una giunta di minoranza o a nuove elezioni. E' convinto d'avere ampie possibilità di recupero e, oltre al msi, queste possibilità potrebbero venirgli, paradossalmente, dal partito che volontariamente o involontariamente ha più favorito i suoi disegni: il psdi. Il consiglio comunale dovrebbe riunirsi entro la fine della settimana, forse già mercoledì prossimo. Galasso dovrà spiegare i motivi della rinuncia. Ci sarà poi un dibattito e, subito dopo, l'elezione di un nuovo sindaco. I socialdemocratici sostengono che l'incarico potrebbe essere affidato nuovamente a Galasso. Altri parlano di una mossa improvvisa della de, che punterebbe su Picardi (psdi) per un centro-sinistra aperto alla collaborazione del pei. Fra una ridda incredibile di illazioni e voci strumentali, l'ipotesi più probabile resta quella di sempre: giunta minoritaria pci-psi con sindaco l'ex senatore Valenzi, comunista. Dovrebbe restare in carica fino al febbraio prossimo, quando cadrà inevitabilmente sui bilanci. La cronaca delle ultimissime vicende della giunta a Napoli comincia stamane, quando l'addetto stampa di Giuseppe Saragat ha chiamato al telefono da Roma il segretario provinciale del psdi Franco Picardi: «Devo leggerti un messaggio del Presidente». «A titolo strettamente personale. scrive Saragat, ti prego di riflettere alle interpretazioni malevole del tuo atteggiamento da parte dì certa stampa cosiddetta ubera e di fatto subordinata ai finanziamenti dei magnati della grande industria privata del nostro Paese». «Sul piano logico, continua il messaggio, la tua decisione di fronte a una alterazione sostanziale della tua proposta originale (giunta con tutti i partiti dell'arco costituzionale, n.d.r.) è ineccepibile, ma sul piano politico essa asseconderà la campagna di vilipendio condotta contro il nostro partito e gli uomini che lo rappresentano». «Inoltre, precisa Saragat, essa priverà Napoli di un sindaco esemplare e creerà una situazione ancora peggiore di quella che tu hai respinto». Le considerazioni sono state ampiamente palutate, perché la riunione dell'esecutivo è durata quasi quattro ore. S'è svolta in via De Gasperi, nella zona del porto, nello stesso palazzo dove si trova la sede della de. I socialdemocratici di Napoli, tra urla e scontri che giungevano al di là delle pure spesse mura della sala, hanno deciso a maggioranza (otto contro cinque) di respingere l'offerta di Galasso per la Giunta laica e implicitamente l'appello di Saragat. All'unanimità è stata invece approvata la decisione di rimettere comunque il parere definitivo al segretario del partito, Mario Tanassi, il quale già ieri aveva fatto sapere alcune cose importanti: «Era assai perplesso sulla proposta di Galasso, non politicamente chiara». «Si rimetteva alle scelle dell'esecutivo», vale a dire all'organismo che aveva I appena deciso, all'unanimità; di rimettersi a lui. Domani, I comunque, una delegazione del psdi, guidata da Picardi, I partirà per Roma. Perché il psdi ha deciso, sia pure a maggioranza, di bocciare Galasso? è stato chiesto al segretario provinciale al I termine della lunga riunione, j Picardi: «Non è una situazio- ; ne facile. Voi siete testimoni di un travaglio. La proposta Galasso non è conforme all'impegno preso in Consiglio comunale. L'abbiamo valutata e l'abbiamo giudicata debo- ' le, perché, tra l'altro, non ha neppure una maggioranza au- ; tonoma in Comune». E il messaggio di Saragat? i «Saragat ci invita alla riflessione. Il messaggio è persona- \ le, ci e stato letto personal., mente da...». «Non è vero che ha inviato un messaggio per- ! sonale! Almeno il suo signifi- i cato di fondo non è questo», ' l'interrompe uno dei consiglieri che hanno votato per Galasso. Ortazzi. Se la colpa del fallimento di Galasso non è vostra, di chi è? Picardi non ha dubbi. I «Della de e del psi. Della de perché ha ritenuto dì non accettare nessuna convergenza programmatica con tutti i partiti dell'arco costituzionale, de compresa. Del psi, perché ha assunta una posizione che non ha favorito il centro sinistra aperto». E' aperta an| che una nuova, aspra polemica. Di certo, né la de né il psi condividono le dichiarazioni dell'esponente socialdemocratico. Luca Giurato