Magnelli campione sul torinese Comba ma la promessa vera è Manuela Zoni

Magnelli campione sul torinese Comba ma la promessa vera è Manuela Zoni Si sono conclusi i campionati di tennis al Monviso Magnelli campione sul torinese Comba ma la promessa vera è Manuela Zoni Canapi-Pesce e Scagnolari-D'Alessio vincono i titoli di doppio femminile e misto Papà Oreste Comba, terzino di grinta di quando il Pinerolo militava in serie C. nelk, club-house del « Monviso » soffriva come uno sposo in attesa del primogenito. Il figlio Fabrizio sul - centrale » del circolo di Grugliasco slava cercando di conquistare l'insperato titolo italiano di seconda categoria contro il cosentino Magnelli che gioca per il circolo romano dei Parioli. Un'attesa lunghissima (il match è durato qualcosa come tre ore e mezzo) dopo una rapida apparizione di papà Comba sulle gradinate nel corso del secondo set. Ma era una presenza negativa, perché Fabrizio perdeva tre giochi di seguito e papà Oreste correva a rinascondersi nella club-house. Era una finale di anti-tennis. Scambi lunghissimi con una palla che viaggiava a velocità da tartaruga. Almeno cinquanta colpi prima che uno dei due contendenti sbagliasse, perché di lare il punto nemmeno se ne parlava. Comba ormai voleva vincere e Magnelli più giovane e dotato non voleva perdere. Comba è un incontrista e se l'avversario la gioco il livello dei suoi match è accettabile, ma Magnelli ieri ave- va paura di sbagliare attaccando ed imprimendo ritmo al gioco. Cosi accettava la maratona. La decisione al terzo set: sul quattro pari, tanti erano gli scambi che i due giocatori non sapevano più chi doveva battere. Nello stesso gioco trovavano modo di servire sia Comba die Magnelli. Fabrizio andava 40-0 ma non rischiava nemmeno una delle tre palle a disposizione per conquistare il nono gioco. Magnelli rimontava e finiva per vincere. Lo scorso anno era stato campione di terza categoria, quest'an¬ no ha vinto il titolo della categoria superiore. Una escalation tallita lo scorso anno dallo stesso Ocleppo. ma valida solo sul piano statistico. Quella di Ocleppo era una seconda categoria ben diversa con Signorini. Gasparini, Marchetti, Vattuone pronti a fare il salto in prima categoria. Quest'anno invece il salto di categoria lo merita solo Manuela Zoni, la gìocatrice più giovane vista sui campi del Monviso che ha confermato le sue belle doti dominando la tinaie che la opponeva ad Annalisa Pesce. La quindicenne milanese ha perso un solo set in tutti i campionati, nel terzo turno contro la romano Cosi, poi ha concesso al massimo otto giochi. Sicura, tranquilla, dotata di una maturità sorprendente per la sua età, dirige il gioco come una veterana ed è anche abilissima fuori campo. Era seguita da mamma, papà e sorellina ma chi guidava la spedizione era proprio lei. la ragazzina terribile del tennis italiano che rischia di traslormarsi nella 'piccola maestra', proprio olla maniera del '-piccolo maestro' Ken Rosewail. Elisabetta Scagnolari. avvocato dagli ocelli azzurri, ha poi conqui¬ stato il titolo di misto con D'Alessio, un terza categoria che meriterebbe ben altra classifica se non avesse la passione per i cavalli, contro la dolce Barbara Atzori, fidanzata di Barazzutti. ed il capellone Bazzardi. La finale del doppio femminile si è conclusa con i pianti di Marina Berta sconfitta insieme a Marta Dassù dalle romane Pesce ed Antonella Canapi. Il sipario è cosi calato sulla rassegna dei - seconda », ospitata dal Monviso con grande classe, grazie all'esperienza di Chlampo e Facconi mentre Frola, coadiuvato da Ravaglia e Bajona, ha fatto si che il torneo filasse via liscio e tranquillo nonostante il turpiloquio intollerabile di troppi giocatori. Agli organi competenti il compito di prendere i provvedimenti del caso. Rino Cacioppo Singolare maschile (finale): Magnellì-Comba 4-6. 6-3, 6-4. Singolare femminile (finale): Zoni-Pesce 5- 4. 6-2. Doppio femminile (finale): Canapi-Pesce b. Berta-Dassù 6- 4. 3-6. 6-4. Doppio misto (tinaie): Scagnolari-D'Alessio b. Atzori-Bazzardi 7-5, 8-6. Manuela Zoni

Luoghi citati: Grugliasco, Pinerolo