Incontro di 94 sindaci sul prezzo del metano

Incontro di 94 sindaci sul prezzo del metano L'aumento previsto per l'inverno Incontro di 94 sindaci sul prezzo del metano Chiedono una tariffa omogenea per tutto il territorio - Istituito dalla Regione un ufficio di consulenza - Mezzo milione di utenti Che il prezzo del gas per uso domestico, riscaldamento, lavorazioni industriali, aumenti a partire dal prossimo inverno è ormai un dato certo. Si tratta di vedere l'entità dell'aumento che per ora non è fissata. Secondo il nuovo regolamento per determinare le tariffe, varato dal ministero nell'agosto scorso, le aziende distributrici hanno trenta giorni di tempo per presentare al Comitato provinciale prezzi le loro richieste. In questi trenta giorni le aziende devono sentire il parere delle organizzazioni sindacali e dei Comuni. Poi il Cpp trarrà le conclusioni. E' possibile contemperare le esigenze « di bilancio » delle aziende con quelle sociali degli utenti? Quale ruolo spetta alle amministrazioni locali nella determinazione delle tariffe? Possono i Comuni ispirarsi a criteri omogenei e darsi una linea d'azione concordata in questo tipo di intervento? Questi i motivi che hanno indotto la giunta regionale a promuovere un incontro con sindaci e amministratori di novantaquattro Comuni piemontesi interessati al problema del rinnovo delle tariffe. La riunione si è tenuta ieri mattina a palazzo Lascaris, presenti il presidente e il vice della giunta regionale, Viglione e Libertini, i primi cittadini di quasi tutti i Comuni invitati, il consigliere regionale Rossi e un esperto, Ludovico Ferrari, presidente del Consorzio ac qua-gas di Reggio Emilia. La Regione s'è affrettata a promuovere l'iniziativa perché il 10 settembre scade il termine entro il quale le aziende distributrici (nel Piemonte ve n'è una decina, tre municipalizzate, altre private, altre ancora a partecipazione pubblica e privata) devono presentare le proposte di variazione delle tariffe. « II decreto ministeriale dell'agosto scorso — ha detto Libertini — presenta alcuni aspetti criticabili (tempi troppo ristretti per le consultazioni, ruolo subordinato dei Comuni) ma costituisce un passo avanti nel settore. Noi comunque, se auspi- chiamo modifiche, desideriamo anche la corretta applicazione del decreto ». Rapporto bilanci aziendali-prezzi. « La Regione — ha precisato Libertini — si preoccupa dei deficit aziendali perché in ogni caso è la comunità che li deve saldare. Siamo invece contrari ai carrozzoni clientelari, al lassismo, alla mancanza di chiarezza. Noi auspichiamo la priorità dell'uso del gas metano sugli altri combustibili ma le società distributrici devono operare in stretta collaborazione con gli enti locali e le forze sindacali ». Rapporto aziende-Comuni. « Le società non possono badare soltanto ai profitti. Il potenziamento della rete e l'espansione dei consumi possono ridurre le spese d'esercizio e in conseguenza le tariffe per l'utente. Di qui la necessità di continui contatti con gli enti locali ». Sulla proposta di municipalizzare tutte le aziende, fatta da un sindaco, Libertini ha detto che si tratta di un problema «da esaminare a tempi non brevi per la complessità dei vari aspetti ». Dagli intervenuti al dibattito (i sindaci di Pinerolo, Bagnasco, Tortona, Verbania, Montanaro, Ovada, l'assessore alle municipalizzate di Torino Poppa, il consigliere regionale Rossi) è emersa un'indicazione: i tempi sono maturi per porre il problema delle tariffe omogenee in tutta la regione. Queste ora sono intatti le più disparate e calcolate in base a indici e fattori altrettanto disparati (materia prima, personale, costo d'esercizio, interesse capitale, rinnovo impianti, interessi passivi ecc.). Un primo risultato concreto dell'incontro è l'istituzione presso la Regione di un ufficio tecnico (« che per ora sarà volante ma in seguito verrà stabilizzato ») al quale potranno rivolgersi gli amministratori dei Comuni piemontesi per tutte le informazioni specifiche e generali. Per quanto riguarda la nostra città, i contatti tra Comune, sindacati e Italgas (distribuisce 400 milioni di metri cubi di gas a 500 mila utenti, capitale al 49 per cento pubblico, il rimanente privato) sono incominciati nei giorni scorsi e proseguiranno fino al 10. Le parti non hanno ancora trovato un accordo. a i n Palazzo Lascaris: un momento dell'incontro coi sindaci promosso dalla giunta regionale

Persone citate: Lascaris, Libertini, Ludovico Ferrari, Viglione

Luoghi citati: Bagnasco, Montanaro, Ovada, Piemonte, Pinerolo, Reggio Emilia, Torino, Tortona, Verbania