Il deficit del Comune è circa mille miliardi

Il deficit del Comune è circa mille miliardi Incontro del sindaco con la stampa Il deficit del Comune è circa mille miliardi La riforma tributaria ha ridotto le entrate • Incontri con la popolazione per redigere la « carta dei bisogni della città » - Si dovrà vendere qualche bene patrimoniale? • Situazione scolastica Primo contatto della nuova amministrazione civica con la pubblica opinione, ieri, attraverso una conferenza stampa del sindaco e di alcuni assessori su due problemi considerevoli: la situazione finanziaria del Comune e un importante provvedimento per l'assistenza nella scuola dell'obbligo dove si attua il tempo pieno. Il sindaco Novelli ha precisato: « La relazione finanziaria dell'assessore al bilancio Borgogno non è un documento programmatico, si riferisce a guanto abbiamo rilevato in gueste prime settimane e servirà di base per incominciare i lavori della commissione per il bilancio di previsione. Poi passeremo ad altri settori, per esempio il patrimonio. Dal 15 settembre organizzeremo incontri con i comitati di guartiere e i consigli di fabbrica, per redigere la "carta dei bisogni" della città e verificare i possibili interventi secondo priorità ». Quanto al provvedimento scolastico, l'ha definito « importante non solo per l'onere che comporta (11,5 miliardi), ma anche per la sua caratterizzazione: l'amministrazione intende privilegiare i bambini e gli anziani; guesta è una delibera-guadro sperimentale, non ancora definita guantativomente e guantitativamente. che interessa molti assessorati oltre quello all'istruzione ». In particolare riguarda gli assessori Donno, Borgogno, Balmas, Santini, Bossi e Salerno, presenti all'incontro; Marchiare, Molineri, Rolando e Foppa. La relazione finanziaria è stata illustrata dallo stesso vicesindaco Borgogno. Egli ha osservato che la situazione va inquadrata nella crisi generale di tutti gli enti locali, cui le autorità centrali hanno negato « guell'ampia autonomia che avrebbe garantito un coinvolgimento delle collettività alle decisioni e alle scelte che lo sviluppo civile e sociale imponeva al Paese ». Esemplare il caso dell'ulteriore finanziamento per nuove opere dell'aeroporto « che rientra forse nelle visioni di gualche notabile, ma non cerio in chi è convinto che Torino ha necessità grande di servizi sociali e non di infrastrutture sovradimensionate, troppo onerose per la sua economia ». Dobbiamo essere consapevoli, afferma Borgogno, del mutato quadro socio-economico in cui si colloca il bilancio comunale, in quanto la situazione economica della città negli ultimi venti mesi è radicalmente mutata. Attraversiamo una grave crisi dalla quale non possiamo illuderci di uscire in tempi brevi e forse nemmeno medio-lunghi. Per i settori dell'auto e dei tessili non si vedono possibilità di ripresa, quello edile è condizionato dai finanziamenti « e da una volontà politica diversa da quella che ha finora prevalso negli investimenti produttivi governativi ». L'avvio della ritorma tributaria ha ridotto le entrate, i contributi sostitutivi statali sono inadeguati, lo sappiamo. Sono 10 anni che il Comune deve ricorrere al credito bancario, con anticipazioni di cassa da estinguere con i proventi dei mutui e delle scarse entrate me restano ancora da pagare per 44 miliardi). Il passivo odierno del Comune è di circa mille miliardi. Dice Borgogno: « Potrebbe presentarsi la necessità di alienazioni patrimoniali, relative ad esempio alle aziende municipalizzate, o a qualche immobile. I problemi sono tutti aperti ». Vediamo qualche cifra dei debiti: 460 miliardi per mutui contratti e in via di estinzione, 191 per deficit dei bilanci comunali e delle aziende a tutto il 1974, 130 per gli stessi deficit nel 1975, 19 per mutui da contrarre per coprire prelievi transitori e 165 per mutui da contrarre per impegni già assunti e non ancora finanziati; totale, 965 miliardi. Sulla situazione scolastica ha parlato l'assessore all'istruzione Dolino definendola « molto grave, destinata a peggiorare » e tale da richiedere come risposta sociale la delibera urgente degli 11,5 miliardi. La somma servirà per i servizi di refezione e doposcuola nelle elementari e nelle medie a tempo pieno, attuati attraverso la convenzione con il Patronato scolastico: « In un primo momento si voleva realizzare la gestione diretta del Comune. Ma poi l'impossibilità di fare nuove assunzioni, in regime di amministrazione controllata, ce lo ha impedito nonostante le legittime richieste sindacali. Per quest'anno, dunque, rinnoviamo la convenzione ». Lo stanziamento supera le disponibilità del settore, l'eccedenza dovrà essere approvata in sede di variazioni di bilancio. Le spese principali saranno di 7,7 miliardi per le retribuzioni a insegnanti e salariati, 3 miliardi per i viveri e 550 milioni per i trasporti a cura dell'azienda tranviaria: « I ragazzi non devono essere abbandonati a se stessi, occorre provvedere ai loro spostamenti ». La giornata sarebbe compresa tra le 7,30 e le 18. Anche le esigenze strutturali premono da anni sulle grandi città con massiccio movimento migratorio: « Nonostante gli sforzi e la surrogazione pressoché totale dei compiti statuali per l'edilizia scolastica, il grave fenomeno dei doppi turni permane a Torino con punte esplosive (da 12 a 30) in una ventina di elementari, interessando oltre 6 mila bambini ». La città offre stimoli culturali che non possono fare a meno di coinvolgere la scuola. Non solo i musei, anche il teatro, il cinema e l'educazione musicale anziché « momenti occasionali » di visite didattiche bisogna che diventino strumenti di un nuovo e diverso impianto. Lo stesso vale per i centri di formazione e istruzione professionale. Un programma difficile da gestire, l'assessore ne conviene: ma conta di riuscirci ct con l'aiuto dei comitati di quartiere, dei consigli di circolo L'incontro si è concluso con un breve dibattito sui singoli problemi tra amministratori, giornalisti e funzionari. Erano presenti il sovrintendente del Regio, dirigenti del Teatro Stabile e dei musei, il medico capo, il direttore dell'Atm, il ragioniere capo ecc. Hanno risposto in particolare gli assessori Balmas sui problemi culturali, definendo la scuola « un'ottima occasione aer avviare il coordinamento delle varie strutture »; Salerno per lo sport e Ros- I si per l'organizzazione; il prof. Turletti si è soffermato sulla situazione degli handicappati. b. alt. Il sindaco Novelli tra gli assessori Salerno (da sinistra), Borgogno, Dotino e Bai mas

Luoghi citati: Salerno, Torino