Atleti di 47 Paesi ai mondiali romani

Atleti di 47 Paesi ai mondiali romani Gli «universitari» dal 18 al 21 settembre Atleti di 47 Paesi ai mondiali romani (Dal nostro inviato speciale) Roma, 5 settembre. La rinuncia delle autorità sportive jugoslave ad organizzare le «Universiadi '75» in programma in un primo tempo per questa estate a Belgrado, ha consigliato i dirigenti della Fisu a lanciare i «Giochi mondiali universitari di atletica leggera», e poiché l'animatore di questo sport è Primo Nebiolo, ecco che tocca all'Italia, a Roma, preparare il raduno di tutti i migliori atleti del mondo Iscritti alle università. Il programma romano è intenso: il 13 e 14 settembre si riunirà il comitato esecutivo della Federazione internazionale sport universitari, il 15 ed il 16 si terrà il congresso mondiale della Fisu, il 17 sarà giornata libera, dal 18 al 21 si disputeranno le gare allo stadio Olimpico. Il congresso (che è biennale) dovrà risolvere la spinosa questione dell'ammissione della Cina popolare. Oltre che Pechino anche Formosa ha chiesto l'ammissione, ma è facile capire che soltanto una nazione potrà essere iscritta alla Federazione. Sarà la Cina di Pechino, almeno così ha «raccomandato» il comitato esecutivo nella sua ultima riunione. Dalla politica sportiva allo sport attivo. Sono iscritti alla manifestazione romana quarantasette Paesi. Gli atleti presenti saranno circa mille tra maschi e femmine. Ecco l'elenco delle nazioni: Algeria, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cecoslovacchia. Ci le, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Francia, Finlandia, Germania Federale, Giappone, Gran Bretagna, Guatemala, Honduras, India, Iran, Israele, Jamaica, Kuwait, Lussem¬ burgo, Malta, Messico, Nicaragua, Nigeria, Panama, Polonia, Repubblica Centro Africana, Romania, Spagna, Sudan, Svezia. Svizzera, Thailandia, Turchia, Ungheria, Urss, Uruguay. Usa, Venezuela, Jugoslavia, Italia. Mancano due nazioni importanti, atleticamente parlando, non parteciperanno infatti gli atleti della Germania Est e di Cuba. I tedeschi sono attualmente a riposo per iniziare ai primi di ottobre la preparazione alle Olimpiadi di Montreal; hanno espresso il loro rammarico di non poter venire a Roma, ma non hanno cambiato programma. I cubani sono già a Città del Messico per prepararsi ai «Giochi Panamericani»; è questione di adattamento all'altitudine. Ci sono invece tutti gli altri, e poiché gli atleti all'ottanta per cento sono universitari, ai «Giochi» di Roma vedremo i migliori campioni di quasi tutto il mondo. Eccoli: Stones. 2,30 nell'alto, Reggie Jones, 9"9 nei cento metri, Foster, 13"2 negli ostacoli, Enyart, 1'49"9 negli 800, per gli Stati Uniti; i campioni europei Spiridonov, m 77,96 di martello, e Kishkun 5,45 nell'asta, per l'Unione Sovietica; Nenad Stekic. jugoslavo primatista continentale di lungo con 8,45, Wladylaw Kozakiewicz, polacco primatista europeo d'asta con 5,60, il tedesco occidentale Walter Schmidt, primatista mondiale di martello, poi ancora Cybulski, Brijdenbach. Tuokko, Major, Grigoriev, Abramov, Bolding, Wessinhage, e le donne Monna Lisa Pursiainen (11"). Argentina Menis (67.88 disco). Joan Bonci (1,92 nell'alto), Rabsztyn (12"6 negli ostacoli), Zlateva (1'57"5 negli 800). s. acc.

Persone citate: Abramov, Foster, Joan Bonci, Kozakiewicz, Nenad Stekic, Primo Nebiolo, Reggie Jones, Walter Schmidt