La Ferrari è subito grande a Monza di Michele Fenu

La Ferrari è subito grande a Monza Anche nel 1976 PAutodromo ospiterà il Gran Premio d'Italia? La Ferrari è subito grande a Monza Lauda e Regazzoni i più veloci nella prima giornata di prove -1 due piloti hanno battuto il record ufficioso del circuito ad oltre 220 di media - Staccatissimi Reutemann e Fittipaldi • I perché dell'esaltante prestazione di fronte a ben 30 mila spettatori (Dal nostro inviato speciale) Monza, 5 settembre. « Viva Niki », Forza C/ay », « Bravo Ferrari » hanno scritto col gesso sui viali di Monza. Quando le monoposto di Lauda e di Regazzoni, accompagnate dai meccanici di Maranello. hanno lasciato stamane i garage per entrare in pista, si è levato un lungo caldo applauso da chi le spiava aggrap- | Qpato alla rete di recinzione della zona box. Sulle tribune c'erano 30 mila persone: per darvi un'idea dell'entusiasmo e dell'attesa che suscita il Gran Premio d'Italia, vi precisiamo che si tratta del pubblico di una « 1000 km » del campionato mondiale marche. Trentamila spettatori: quelli dell'Autodromo non credevano ai loro occhi. « Domenica — dicevano qua- j /si sconsolati — avremo l'invasio- \ D| ainmi mtnscad! /tatntcne. E il troppo stroppia ». La Ferrari ha risposto all'entu- i siasmo di nuovi e vecchi tifosi : con una prestazione formidabile, j L'aggettivo non è eccessivo: Lau- 1 da ha girato in 1'32"82 alla media oraria di km 224,175. Regazzoni in ' 1'33"11, entrambi hanno battuto il record ufficioso (quello ufficiale, cioè registrato in corsa, è di j Pace. Brabham, in 1'34"2) stabilito lo scorso anno dallo stesso Lauda in 1'33"16. Inutile dire che l'austriaco e lo svizzero hanno ottenuto il primo e il secondo miglior tempo di questa prima giornata di allenamenti, infliggendo un pesante distacco ai rivali della " Formula Ford », ovvero ai i piloti al volante di monoposto con I motore Ford-Conworth. Monza, con l'introduzione delle due chicanes, avvenuta nel 1973. j non è più il circuito dei grupponi fitti, con sette-otto monoposto in fila, ma i distacchi fra i piloti so- ; no pur sempre contenuti. Nel '74, ad esempio. Carlos Reutemann ! girò in 1'33"27, Pace in 1 '33"53. ' Watson in 1'33"63, Regazzoni in < 1'33"73. e così via. Oggi Lauda ha un secondo e 17/100 di vantag- i gio su Reutemann — cioè proprio sull'unico avversario rimastogli, j per mezzo punto, nella corsa ver- i so il titolo mondiale —, che è sta- ! to il più veloce di quelli della i «Formula Ford» in 1'33"99. Gli] altri hanno subito distacchi anche | più rilevanti. Il « duo » della Tyrrell. Scheckter e Depailler. ha ottenuto 1 '34 "34 e 1'34"36. Pace 1'34"46. tre centesimi in meno di Emerson Fittipaldi. Il nostro Vittorio Brambilla, con la March, non è riuscito a scendere sotto I '1 '35". E' una sarabanda di tempi che forse può sembrare noiosa, ma che è sommamente indicativa per valutare le prestazioni di Lauda, di Regazzoni e della Ferrari 312-T. Una dimostrazione — suscettibile domani e, soprattutto, domenica di ulteriore conferma, almeno per quanto riguarda il Gran Premio d'Italia — che va sottolineata con viva ammirazione. Il minuto e mezzo di Lauda e di Regazzoni è il compendio di una dozzina di cambi di marce, di frenate e di accelerazioni, di concentrazione umana e di stupendo rendimento meccanico. Un rendimento globale, perché Monza non è tenera verso questi « mostri » di 500 cavalli: motore, sospensioni, trasmissione, telaio, tutto deve essere perfetto. E alla potenza deve accompagnarsi una valida tenuta di strada. Né va taciuto che i tempi dell'austriaco e dello svizzero sono stati ripetuti più volte. Quindi, non isolati exploits. ma una costante supremazia. I piloti dei « teams » britannici sono stati messi ko. Ecco qualche loro commento, persin divertente. Emerson Fittipaldi (che prima ha rotto un motore e poi, col « muletto ». ha danneggiato una sospensione alla prima chicane tentando di superare la Shadow di Jarier): « Lauda mi ha superato all'uscita della prima chicane ed è scomparso all'orizzonte, i Incredibile. Mi pareva di marcia- ' re a 7 e non ad 8 cilindri ». Car- ] los Reutemann: « Niki e Clay fa- \ ranno domenica un Gran Premio d'Italia e noi della " Formula Ford " un'altra gara ». Brambilla: « Lauda mi ha passato dopo Lesmo in un modo tale che mi è venuta la tentazione di saltar giù per vedere se la mia March era ferma ». E tutti e tre hanno aggiunto: « // motore delle Ferrari è eccezionale ». « Niki — ha continuato Reutemann — deve averne uno da 515-520 cavalli ». » Calma, calma » ribattono piloti e tecnici di Maranello a chi gli riporta questi giudizi. Lauda, sorridente e rilassato, spiega: « Tutto normale, tutto logico. Noi avevamo compiuto molte prove qui e a Fiorano ed oggi le macchine si sono subito comportate bene. Erano già a punto. Gli altri dovranno sHsCm | Quel piazzamento che ni j /oc, \ Den | ancora lavorare. Penso che doma- i ini qualcuno migliorerà, ma io ho \ margini di riserva sufficienti. Do- ! i menica mi piacerebbe vincere ti- 1 tolo e gara. Studiero la situazione nei primi dieci giri: se Reutemann sarà in ritardo, quinto o sesto, con poche possibilità di successo, andrò all'attacco, altrimenti attenderò, puntando, eventualmente, a darebbe ! // campionato » Regazzoni. che oggi ha compiuto 36 anni I- ma me ne sento addosso solo venti »). dice: « Tutti parlano del motore, ma nella nostra 312:1 non c'è solo il motore. C'è della gente che viaggia con un soltosterzo eccessivo, che I i : j si scompone all'uscita delle curve. Ho notato che noi siamo più venelle chicanes: la vettura è frenata ed equilibiata. possiamo poi accelerare in anticipo. Chiaro che stacchiamo le altre monoposto ». Ci pensa su un at- timo, poi aggiunge: » Domenica i vinco io: laro un bel renalo a me | e a Niki, tanto a lui importo solo \ che non si affermi Reutemann ■ I Preparazione metodica ed ordì- ! nata e caratteristiche tecniche della 312 T sono dunque alla base di questa stupenda giornata di Monza della Ferrari. « Gli unici problemi — afferma l'ing. Mauro Forphieri — so/70 consistiti in una perdita di grasso da un semiasse della vettura di Regazzoni e dalla necessita di provare numerosi treni di gomme per individuare le migliori per la corsa. Nello produzione — eri è già accaduto — possono capitare anche pneumati ci fasulli. A day. ad esempio, una copertura anteriore si stava dete- ! riorando ». « Il bilancio — conclude l'avv. Luca Montezemolo — mi pare positivo. Il vantaggio di Niki è da ; Nuerburgring, non da Monza. Ancora una volta il binomio migliore i è quello Landa-Ferrari. rinlorzato il un fortissimo Regazzoni. E' le cito essere ottimisti per domenl cfl: siamo qui per il titolo, ma cer- Oleremo di ottenerlo non specu- lancio su mezzo punto. Ci auguriamo solo di mantenere in corsa le prestazioni di oggi ». Gran Premio d'Italia, dunque, in chiave Ferrari? Sarebbe la logica bellissima conclusione del campionato del mondo sulla più famosa pista italiana. Monza, tra l'altro, non è forse giunta all'ultimo atto per quanto riguarda questa « supercorsa ». Il Gran Premio 197S è stato destinato all'Autodromo nel calendario varato oggi a Milano dalla Commissione Sportiva Internazionale (Csil. Un'altra prova di F. 1 non valida per il » mondiale » sarà ospitata a Imola. ;n attesa, probabilmente, della successione. Óuesta dovrebbe allora avvenire nel '77. Michele Fenu Monza. Lauda sorride e sembra dire: calmi, il titolo sta airivando [Foto La Stampa - Cesare Bosio)