Investimenti in ripresa nel prossimo anno (8,7%)

Investimenti in ripresa nel prossimo anno (8,7%) Il rapporto biennale della Confindustria Investimenti in ripresa nel prossimo anno (8,7%) Quest'anno, invece, la caduta reale sarà del 2,2 % sul 1974 Ruma, 5 settembre. Nel 1976 vi sarà una ripresa di investimenti industriali, secondo le indicazioni raccolte dalla Confindustria sul rapporto « prospettive dell'industria italiana nel biennio 1075-1976 », che sta per essere presentato ufficialmente. Nell'anno in corso — dice il rapporto i cui dati essenziali vengono anticipati dall'agenzia Aga — la caduta reale degli investimenti risulterà, rispetto al 1974, del 2,2"u. L'anno prossimo — sono sempre le previsioni degli industriali — gli investimenti riprenderanno al tasso dell'8,7"» sempre in termini reali. La caduta degli investimenti che risulterà alla fine dell'anno in corso, riguarda praticamente tutti i settori produttivi. Fanno eccezione l'industria estrattiva (che segna incrementi minimi: 0,1" u), quella delle lavorazioni chimiche e affini (+4,5lru), quella dei derivati del petrolio e della gomma (4-11,3°.») e quelle fonocinematografiche (432,7't'u). Per il resto, il calo è piuttosto vistoso, con punte maggiori per i materiali da costruzione (—36%), per la trasformazione della gomma (—19%), per I tessili (—17,8",.), per legno, mobilio e arredamento (—14,1"»), per le fibre chimiche (—12,1"ìi), per la meccanica (11,5%). Nel suo complesso, l'industria manifatturiera, che è quella che dà maggior lavoro, vede una riduzione degli investimenti, rispetto al '74, del 6,5%. L'insieme dei comparti relativi alle costruzioni edili ed all'installazione di impianti ha registrato minori investimenti pari all'11,6% nei confronti dell'anno precedente. Secondo le valutazioni elaborate alla Confindustria, l'inversione di tendenza per il prossimo anno dovrebbe comunque coinvolgere tutto l'apparato produttivo italiano, sia pure con diversa intensità. In particolare — anticipa l'Aga — nel ramo manufatturiero il previsto tasso di sviluppo nel 1976 (%8,9% rispetto j al '75) consentirebbe agli inve- | stimenti di portarsi su livelli superiori a quelli del 1974. Per il ramo delle costruzioni edili e dell'installazione degli impianti tali livelli non sono invece raggiungibili, anzi si porrebbero al di sotto di quelli del 1974, pur in presenza — avverte il rapporto — « dell'accentuarsi del processo di capitalizzazione ». Qualche decelerazione del tasso di sviluppo degli investimenti si avrebbe pure nel settore industria elettrica, gas e acquedotti. Il rapporto parla di « ampio flusso di investimenti » per l'in¬ dustria manifatturiera, con punte particolarmente elevate riguardo alle lavorazioni meccaniche (che dovrebbero assorbire nel '76 il 16,2» ii di tutti gli investimenti destinati all'industria manifatturiera, contro il 14,3% del '74). Anche fibre chimiche e industrie collegate alla carta vedrebbero aumentare gli investimenti. Tali elevati tassi sono largamente dovuti — secondo le previsioni — alla realizzazione di progetti dì investimento che risalgono a passate pianificazioni. g. mazz.

Persone citate: Ruma