Ricostruire le gomme usate quanto si può risparmiare?

Ricostruire le gomme usate quanto si può risparmiare? Un problema di economia e di sicurezza Ricostruire le gomme usate quanto si può risparmiare? Gli esperti lo ritengono sempre conveniente per gli autocarri - Sulle vetture veloci è sconsigliabile, mentre in molti altri casi comporta una sensibile economia -1 pareri di una grande fabbrica di pneumatici e di un'impresa specializzata in «ricoperture» Con l'aumento generalizzato dei costi, l'automobilista si trova di fronte a gravi problemi quando deve effettuare operazioni di manutenzione e riparazione. Un capitolo importante nelle spese, specie per chi viaggia molto, è costituito dalle gomme. Cercare di fare economia sfruttando al massimo i copertoni fino a viaggiare con il battistrada consumato, non solo è contro la legge che prescrive uno spessore di almeno un millimetro, ma è estremamente pericoloso perché le gomme lisce non tengono la strada. La sostituzione di un « treno » di gomme per una vettura media comporta una spesa che si aggira sulle centomila lire, il che non è sempre un esborso facilmente accettabile; ma esiste la possibilità di ridurre questa spesa, ed a quali condizioni? I rimedi sono: o trovare gomme di seconda scelta e che vengono vendute con un certo sconto, o nel far ricostruire, 0 meglio ricoprire, le proprie gomme. Per documentarci abbiamo chiesto l'aiuto dei tecnici della Pirelli e di un rappresentante della Associazione italiana ricostruttori di pneumatici, le cui opinioni concordano sui problemi di base. Vediamo in primo luogo le varie qualità delle gomme. Esistono naturalmente le gomme di normale produzione, a prezzi di listino sui quali il gommista può, talvolta, fare qualche sconto. Ci sono poi i pneumatici che il fabbricante definisce come dotati di « imperfezioni di aspetto » (in pratica, piccole irregolarità nel disegno del battistrada che nulla tolgono alla sicurezza di uso); queste gomme vengono opportunamente marchiate con le lettere I-A oppure con un bollo ovale sulla scritta Pirelli, onde evitare che pur essendo ottime vengano vendute a prezzo pieno. La seconda categoria è quella detta di « seconda scelta », e presenta sia difetti più vistosi nel disegno sia irregolarità di costruzione che possono essere causa di vibrazioni pur non causando pericolosità; queste gomme vengono marchiate con la scritta « seconda scelta » e sono vendute a prezzo più basso ma sono sconsigliabili per vetture (vanno però bene per caravan). Infine un terzo tipo di gomme comprende quelle con difetti importanti, tali da impedirne l'uso normale e che vengono adibite per i rimorchi ed i veicoli agricoli in genere (che viaggiano a bassissima velocità). Queste coperture non recano il marchio di fabbrica in grande ma solo quello piccolo ed hanno intagli sul battistrada che le identificano chiaramente; non sono però in normale commercio. Comunque, nella produzione di una grande azienda come la Pirelli le gomme difettose messe in vendita sono solo poche migliaia l'anno su una massa di oltre 6 milioni. Diverso è il discorso per le gomme ricostruite: per i grandi pneumatici dei veicoli industriali la ricostruzione è elemento importante per contenere i costi e sfruttare a fondo la carcassa, che può durare fino a cinque volte la vita utile del battistrada, e reggere quindi anche fino a quattro ricostruzioni. Tutti i costruttori di pneumatici forniscono sia i materiali che gli stampi originali per la ricostruzione. Per le automobili, ed escludendo i tipi HR (cioè per alta velocità e per vetture brillanti), la ricostruzione è anche possibile, ma una sola volta. E passiamo la parola al signor Nicola Santoro, titolare della Igor, una delle grandi ditte di ricostruzione di pneumatici, che opera con materiali e stampi originali delle maggiori Case. « II pròblema — afferma — è quello della fiducia nelle capacità dell'azienda; sarebbe come se per comprare un brillante ci si rivolgesse ad un negozio serio oppure ad un venditore all'angolo di strada. Nel secondo caso è probabile il " bidone ", e così è per le gomme ricostruite. La tecnica della ricostruzione, in Italia piii che altrove, ha raggiunto un altissimo livello di efficienza, tanto che vengono esportati sia 1 macchinari che i materiali; per le gomme normali, cioè quelle che possono viaggiare ai 1S0 km orari, noi possiamo addirittura garantire che la gomma ricostruita ha le medesime caratteristiche di quella nuova, come è stato dichiarato anche a Ginevra presso le organizzazioni che codificano le norme per gli autovei.coli ». « Questo — prosegue l'esperto —, a condizione che il lavoro sia stato eseguito secondo le regole e con sistemi adeguati; le gomme ricostruite vengono marchiate col nome della ditta che fa il lavoro ed anche con la data, cosi da evitare ogni possibilità di equivoci. In genere vengono ricostruite le gomme dei clienti, in un tempo di lavorazione che è dell'ordine di una settimana; nel caso che una carcassa si riveli difettosa all'esame preliminare o anche se durante la lavorazione altre falle potessero apparire, tale carcassa viene eliminata, così da evitare ogni inconveniente. Ma è anche possibile acquistare gomme ricostruite, che comunque costeranno sempre molto meno di quelle nuove ». Le opinioni del pubblico e o e re e e oe e, o le dei gommisti sono molto varie in materia di gomme rigenerate: la maggior parte degli automobilisti ignora la possibilità della ricostruzione fatta a livello industriale serio; questo servizio può essere ottenuto sia attraverso un gommista sia anche direttamente dalle ditte che fanno questo lavoro. I gommisti sembrano essere divisi nelle loro opinioni per quanto riguarda le gomme per vetture, mentre non ci sono dubbi su quelle per autocarri; ma in questo campo influisce moltissimo l'esperienza dei camionisti, i quali conoscono benissimo il risparmio che possono realizzare facendo ricostruire le loro gomme. La conclusione è che, visto il livello tecnologico della ricostruzione, conviene certamente di più fare ricoprire le gomme della propria vettura ad un prezzo oscillante intorno al 50 per cento del nuovo piuttosto che insistere ad usare gomme lisce e perciò pericolosissime. Per chi non ha una serie di gomme da lasciare ferme per la lavorazione, esiste la possibilità di un cambio con gomme ricostruite lasciando le proprie e pagando la sola ricopertura, a condizione naturalmente che le carcasse siano in buone condizioni cioè senza danni derivanti dall'uso sconsiderato come urti, tagli nei fianchi ecc. Ottimo è l'uso delle gomme ricostruite con battistrada da neve o per impieghi speciali: non bisogna dimenticare infine l'importanza della ricostruzione come riciclaggio di materiale ancora valido e che per questo non deve essere sprecato. Gianni Rogliatti I prezzi di qualche tipo Misura Vettura Prezz0 Prez^? "-icostrulto nuovo normale neva 125x12 Fiat 500 14.784 7.728 8.848 135x13 Fiat 127 15.568 8.400 9.408 145 X13 Fiat 128 18.816 9.072 10.304 5,60x15 Volkswagen 20.944 10.864 12.432 165x15 Peugeot 404 28.336 13.104 14.672 155x13 Fiat 131 22.960 9.968 11.312 155x14 L. Fulvia 24.192 10.304 11.648 10x20 Autocarro 160.160 55.216 60.816 I prezzi sono comprensivi di Iva 12 "•'«; per i pneumatici da autovettura sono stati considerati i prezzi dei tipi normali SR in quanto per gli HR è sconsigliata la ricostruzione; per la gomma da autocarro è stato dato il prezzo del tipo più economico.

Persone citate: Gianni Rogliatti, L. Fulvia, Nicola Santoro

Luoghi citati: Ginevra, Italia