Lo scandalo di "0,, di Alfredo Venturi
Lo scandalo di "0,, Si è dimessa la direttrice di Express Lo scandalo di "0,, (Dal nostro corrispondente) Parigi, 5 settembre. Lo danno in diciotto cinema di Parigi e della banlieue, nei primi cinque giorni di programmazione lo hanno già visto settantacinquemila spettatori: «Histoire d'O» è dunque, per ora, secondo soltanto a «Emmanuelle», che la prima settimana fu visto da centoventiseimila persone, e che oggi, quattordici mesi dopo, è ormai vicino ai due milioni di spettatori. Nonostante le forti riserve della critica, che trova generalmente il film molto inferiore al best-seller della letteratura erotica che il regista Just Iaeckin, lo stesso di «Emmanuelle», ha voluto tradurre in immagini, «Histoire d'O» ha dunque incontrato un previsto favore di pubblico. C'è da notare che non si tratta del solito pubblico, quasi esclusivamente maschile, che frequenta le sale del «blue movie», del cinema pornografico: l'origine letteraria del film rappresenta evidentemente un decoroso lasciapassare, e tra i settantacinquemila primi spettatori vi sono molte coppie, molte donne sole, con la sola esclusione dei giovanissimi, allontanati dal limite dei diciott'anni. La storia della ragazza che si sottopone per amore a tutte le stravaganti richieste del suo partner, che si fa seviziare, flagellare, possedere da sconosciuti, fino a trovare la cosa di suo gusto, ha avuto un'interessante ripercussione nell'inquieto mondo della stampa francese. Uno dei settimanali più diffusi in Francia, L'Express di Jean-Jacques Servant-Schreiber, ha dedicato la copertina e alcuni fotocolor interni all'immagine di Corinne Cléry, la protagonista del film, impegnata nelle sue singolari «prove d'amore». Non è tutto: il settimanale pubblica la prefazione al libro, di Jean Paulhan, e promette, a partire dalla settimana prossima, la pubblicazione a puntate dello scottante testo, che definisce «capolavoro letterario ». Il romanzo che uscì clandestinamente una ventina di anni fa con una firma, Pauline Réage, che ancora ne nasconde la sconosciuta autrice, esce dunque allo scoperto. L'Express annuncia anche un'intervista a Pauline Réage, e di costei anticipa una frase: «Ho scritto il libro per sedurre l'uomo che amavo». L'iniziativa del settimanale parigino, che viene presentata come un'offensiva contro «l'ostracismo alla moda, il falso pudore, la cattiva coscienza», non ha mancato di provocare accese polemiche. Il Quotidien de Paris parla di «sadomasochismo su carta patinata». Tra i fondatori dell'express c'è Francoise Giroud, segretario di Stato alla Condizione femminile, e il suo nome figurava nel cast direzionale, accanto a quello di ServantSchreiber, fino al numero che ha preceduto quello con la copertina dedicata alla flagellazione di Corinne Cléry. La coincidenza ha trascinato nella polemica questa combattiva giornalista di origine turca, entrata nel governo di Giscard dopo aver fatto campagna, a suo tempo, per l'antagonista Mitterrand. L'interessata ha spiegato, in una lettera pubblicata oggi da «Le Monde», che la scompar- Settantacinquemila spettatori in cinque giorni nei cinema di Parigi - Molte critiche al settimanale, che annuncia la pubblicazione a puntate del romanzo, con i fotogrammi della pellicola sa del suo nome dal settimanale nasce da un'iniziativa di Servant-Schreiber, che lei ha «naturalmente approvato». Non si voleva, spiega la Giroud, «implicare un membro del governo nella polemica che non avrebbe mancato di scatenare il dibattito su un "fatto di società" aperto nell'ultimo numero del giornale». Su questo «fatto di società» il segretario di Stato alla Condizione femminile non si pronuncia ma il settimanale satirico Le Canard enchainé le attribuisce scherzosamente una vibrata lettera di protesta contro «quei fallocrati della rue de Berry» (la redazione dell'Express), e la loro cover-story «offerta alla concupiscenza dei borghesi repressi che sembrano sempre più confondere Play boy — che essi non osano acquistare — e L'Express». Oltre queste polemiche, resta da registrare il fatto di costume: un libro che fino a ieri mobilitava i poliziotti della «brigade mondarne;) approda oggi sulle colonne di un settimanale a larga tiratura. E' una consacrazione «politica» che segue di molti anni quella letteraria. Alfredo Venturi
Persone citate: Corinne Cléry, Francoise Giroud, Giroud, Jean Paulhan, Mitterrand, Pauline Réage, Schreiber
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