De Coster e signora motocross da vedere

De Coster e signora motocross da vedere Domenica mondiale a Maggiora De Coster e signora motocross da vedere Diciamolo subito: la cosa che colpisce di più di Roger De Coster, il belga pluricampione del mondo di motocross, è la signora De Coster, ma è inutile dilungarsi in descrizioni che potrebbero ritrarla « semplicemente » come una splendida ragazza. Vedere per credere. E per vedere il sistema migliore è certamente presentarsi domenica pomeriggio al parco dei box del circuito di Maggiora, dove si svolgerà il Trofeo delle Nazioni, prova unica di Campionato del Mondo a squadre per la classe 250 ce. Non sarà l'unica attrattiva del pomeriggio crossistico, ma certamente una in più accanto ai motivi tecnici della gara. Roger e Laury formano da anni — sono però sposati soltanto da due — una coppia perfetta: globetrotters legati al grande carrozzone del motocross, girano i continenti con la folta équipe della Suzuki, senza separarsi un attimo, con gran rabbia dei numerosi ammiratori della bionda consorte di Roger. A cena in una caratteristica trattoria della Valle di Susa, in una tavolata folta dove i personaggi del motocross si sprecano, da Emilio Ostorero, ai coniugi Canavesio, al promettente Vezio Tomasinelli, Roger De Coster parla anche della sua vita di turista forzato che lo ha escluso fino ad ora soltanto dall'Africa e dal Sudarnerica. « Ho girato mezzo mondo — spiega in francese —, ma più che vedere i luoghi, mi interessa conoscere la gente. Ho amici dappertutto e quando giro trovo sempre delle persone cordiali ad attendermi. E' dal '63 ad esempio che sono molto amico di Emilio Ostorero e non mi capita mai di venire in Italia senza incontrarmi con lui, per uno scambio di opinioni, per un consiglio, o per una semplice chiacchierata ». insieme in Usa In un angolo del tavolo, davanti ad un bicchiere colmo di dolcetto, l'ex burbero Ostorero sorride ed annuisce. Roger per lui è davvero un amico, forse come pochi ne ha trovati anche in Italia. Anche per Ostorero la vita, tuttora attiva di motocrossista, oltre alle altre diverse attività, lascia poco spazio al tempo libero, ma nel mondo delle moto non è difficile incontrarsi e, quando non lo vuole il caso, ci pensa lui a strappare un pomeriggio per l'amico Roger. A fine mese, molto probabilmente, Ostorero e De Coster partiranno assieme per gli Stati Uniti, dove parteciperanno alla faticosissima serie di gare della Trans-Am: un impegno eccezionale per il sedici volte campione d'Italia che ha ormai superato i quarantanni di vita. Per il trentunenne De Coster la serie delle dieci gare rappresenterà un collaudo severo, ma anche e soprattutto una fonte di guadagno notevole, visti i premi in dollari messi a disposizione dalle numerose case sponsorizzatrici. Quanto guadagna De Coster? Difficile calcolarlo con esattezza, viste le numerose fonti. Ma la sua quotazione non è certamente inferiore ai 180 milioni l'anno. Una punta altissima che costituisce nel cross un'eccezione, poiché ad esempio l'amico-nemico, il finlandese Heikki Mikkola, ex campione del mondo 1974, sfiora « appena » i 130 e Ostorero può dichiarare con ironia: « A me i premi della Trans-Am potranno appena bastare, tenuto conto di quelli che saranno i miei piazzamenti, per pagarmi le gassose ». Ma ricordiamoci che De Coster a livello nazionale è celebre almeno come Eddy Merckx se non di più. Tutti campioni Roger De Coster nella competizione a squadre di domenica a Maggiora sarà affiancato (la squadra è composta da quattro elementi) da Harry Everts, campione del mondo della classe 250 ce, Gaston Rahier, iridato della 125 e da Jaak Van Velthoven. Dunque tre campioni del mondo su quattro componenti la squadra: « Certo — dice De Coster — la vittoria anche quest'anno non dovrebbe sfuggirci. Ma molte altre squadre possono contenderci il primo posto, potendo contare su elementi di grande valore. Difficile dire chi sono gli avversari più forti, forse gli svedesi o forse gli americani ». Fra i corridori Usa c'è anche Brad Lackey che oltre ad essere un avversario sul piano sportivo di Roger, lo è anche sul piano personale, dei sentimenti. Si dice infatti che Laury, prima di diventare la ragazza di Roger, fosse legata a Lackey e che sui campi di cross sia successivamente esploso il grande amore per il belga. I maligni aggiungono che Lackey non avrebbe sopportato lo smacco ed oltre a cercarsi in California, proprio in Santa Monica, un'altra Lory, altrettanto bionda ed altrettanto bella, si batta sempre come una tigre per strappare la vittoria al suo rivale. Il tutto comunque è smentito da Laury: « La cosa è divertente, ma è frutto di una pura invenzione, lo ero soltanto amica di Brad e conoscevo già Lory che era la sua ragazza. Dunque questa rivalità non esiste e lo scontro tra Brad e Roger rimane puramente sportivo ». Tecnicamente le moto da cross possono ancora migliorarsi, o hanno attualmente già raggiunto un livello ottimale? De Coster replica: « Nelle sospensioni certo progressi se ne possono e se ne devono fare ancora. Con moto sempre migliori non mi sarà difficile gareggiare ancora per due o tre anni ». Punta evidentemente a superare il traguardo dei sei campionati del mondo di Joel Robert. Roger De Coster è grande sempre, lo è ancor di più nel fango, dove esalta le proprie doti di equilibrista e la notevole resistenza allo sforzo fisico. Spesso alla fine della corsa Roger De Coster, come tutti gli altri concorrenti, è ridotto ad una vera statua di fango, la fatica è tremenda e gli occhi necessitano delle cure di uno specialista. A consolarlo è il premio, certamente, e la dolce figura di Laury, in attesa ai box, pronta ad abbracciare tutto quel fango. Salvatore Rotondo