Vercelli "rivuole,, 3018 posti di lavoro

Vercelli "rivuole,, 3018 posti di lavoro Vercelli "rivuole,, 3018 posti di lavoro Sono quelli che la Montefibre aveva promesso di mantenere prima della Cassa integrazione - Un piano di interventi della Regione (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 3 settembre. Le linee dell'intervento che la Regione Piemonte intende svolgere presso la Montedison-Montefibre per risolvere il problema di Vercelli insieme con quelli degli altri stabilimenti sono state illustrate dal vicepresidente della giunta regionale, Libertini, ai lavoratori e al consiglio di fabbrica riuniti in assemblea. Uno dei punti è proprio quello della discussione globale del problema e non stabilimento per stabilimento, reparto per reparto, come vorrebbe l'azienda. Vercelli aveva 3018 posti di lavoro, ne ha ancora 1700; nell'accordo del '73 le organizzazioni sindacali avevano accettato la Cassa integrazione come premessa a una ristrutturazione globale che mantenesse il livello d'occupazione; ai primi di quest'anno l'azienda ha denunciato l'accordo, la ristrutturazione non poteva più farsi globalmente, se ne poteva parlare settore per settore. Ora c'è il problema del reparto per la produzione della fibra helion, che ha 800 dipendenti circa. L'azienda intende abolirlo sostituendolo con un reparto tessile, e garantire il posto ai dipendenti. Le macchine sono già arrivate; ma i sindacati e i lavoratori non vogliono sentire il discorso di reparto, la trattativa va fatta in blocco. «Se cade il mattone cade il muro — ha detto Libertini accogliendo la tesi espressa a nome di tutti i lavoratori dal segretario della Cisl chimici, Di Criscio — e noi difendendo il mattone difendiamo il muro». In sostanza: Vercelli non ritiene garanzia sufficiente il mantenimento dei 7-800 posti di lavoro déil'helion trasformato in un reparto tessile; vuole il mantenimento della produzione di fibre e la presenza della Montedison con tutti i 3018 posti. Perché il problema è anche questo: lo smembramento del complesso in una quindicina di piccole aziende indipendenti — come proposto — anche se collegate in qualche modo col colosso, rappresenta il rischio che tra qualche anno una per una chiudano e Vercelli si trasformi nel temuto «cimitero di fabbriche» e diventi una «città dormitorio». Vercelli chiede, dunque, il mantenimento degli impegni del '73 e lo hanno ribadito il segretario della Camera del lavoro, Ghisio, Ines Lobbia, che ha parlato per il consiglio di fabbrica, il sindaco Baiardi, che è anche membro del comitato permanente per la difesa del lavoro alla Montefibre. La Regione va un po' più avanti. Libertini ha annunciato che la prossima settimana la giunta avrà incontri con i grandi gruppi industriali piemontesi per preparare la Conferenza dell'occupazione prevista per il 3-5 ottobre. Con la Montedison-Montefibre si parlerà dei suoi progetti in Piemonte e le si chiederà di «alzare l'ingegno e la fantasia». Ha detto Libertini: «La Montedison sta dimostrandosi all'altezza della situazione all'estero, faccia altrettanto in Italia. Non si limiti a dirci che non può allargare oltre la produzione di libro sintetiche. Noi siamo ben lieti inoltre che le produca in Sardegna, in Campania, nel Veneto; ma non accettiamo che le sottragga al Piemonte. Rinnoviamo oggi e la rinnoveremo nell'incontro, la richiesta che pensi ad una ulteriore specializzazione, a fibre e tessuti più j ; | evoluti, assorbibili da mercati di alto livello. Noi non chiediamo a nessuno di lavorare in perdita — ha aggiunto — ma non possiamo accettare che vengano sottratti investimenti al Piemonte magari per fare operazioni speculative altrove». Tanto più, ha commentato, che la buona parte del capitale Montedison è pubblico; l'azienda non può comportarsi come una delle peggiori private. Questa posizione è stata appoggiata, per il Consiglio regionale, da Cardinali (psdi) e Besati (pei). Discussione globale, quindi, dei programmi per Vercelli, per Pallanza, per Novara, per Ivrea, per il Cotonificio Valle Susa; ma il problema, ha aggiunto Libertini, è nazionale e non è pensabile di risolverlo j in Piemonte. ; Perciò questa sera sono | partiti, firmati dal presidente della Regione, Viglione, telegrammi al presidente Moro con richiesta di un incontro a livello governativo «per esanimare i problemi dell'occupazione in Piemonte, compreso quello della Montedison»; nei prossimi giorni saranno invitate ad un incontro tutte le Regioni che hanno sul loro territorio insediamenti della società. Sempre in questo ambito si svolgerà ancora qui a Vercelli sabato 13, organizzato dalla Regione, un convegno cui parteciperanno i Consigli di fabbrica di tutti gli stabilimenti Montedison in Piemonte, i partiti, le organizzazioni sindacali, Province e Comuni. Domenico Garbarino

Persone citate: Baiardi, Cardinali, Domenico Garbarino, Ghisio, Ines Lobbia, Libertini, Viglione