DALLA SAVANA IL GRIDO DISPERATO DELLA NATURA

DALLA SAVANA IL GRIDO DISPERATO DELLA NATURA VIAGGIO NEI CINQUE CONTINENTI INFORMAZIONE PUBBLICITARIA DALLA SAVANA IL GRIDO DISPERATO DELLA NATURA Immagini di vita e di morte in un documento filmato che è quanto di più sconvolgente abbia mai registrato la macchina da presa - 4 anni di lavorazione - Il commento è di Alberto Moravia Ma la natura è davvero cos'i meravigliosa? Lo è anche quando assume i toni di una sinfonia drammatica il cui tema è la violenza o la crudeltà? La natura ha le sue leggi, spesso più spietate di quanto si possa immaginare, ma tuttavia indispensabili per il suo equilibrio. L'uomo, dimenticando questa esigenza, tende a modificarle per accrescere il suo spazio vitale, per soddisfare il suo istinto aggressivo, per vincere una partita nella quale non poche volte 6 inizialmente il più debole. I fatti dimostrano che la vittoria dell'uomo può essere effimera, in quanto la sconfitta della natura e come un boomerang che ritorna per colpire chi l'ha lanciato. Gli uomini scheletro Si calcola che ogni anno in Africa vengono abbattuti scimila elefanti, un milione quattroccntomila zebre, un milione seicentomila bufali, sei milioni cinquecentomila antilopi. Il continente nero sta diventando un ossario. Mentre l'uomo si abbandona a questa strage e sembra provarne motivo di divertimento, i guerrieri Kuruccll celebrano il basenko, mimetico e testuale rito della fertilità e del rinnovamento. Ogni cacciatore buca il suolo con la lancia e fruga tra la peluria lanosa delle saxifraghe per praticarvi una cavità. Lo scopo è di raggiungere il l'ondo roccioso, vale a dire l'utero della terra, per iniettarvi il seme umano dopo aver raggiunto l'orgasmo con una intensa concentrazione psichica. Una volta incinta, la terra partorirà animali da cacciare. Non meno inconsueta è la cerimonia del beligliela, con la quale i Lobi, anche conosciuti come uomini scheletro a causa delle pitture rituali, si illudono di aver trovalo un rimedio al patrimonio faunistico del quale vivono. Al cambio di stagione, questi cacciatori, dopo essersi eccitali nella danza, praticano la masturbazione rituale in un astuccio magico e gettano il seme ottenuto nelle acque del Volta Nero, dove gli animali berranno e si moltiplicheranno. Sbranato dai leoni Due giovani registi cinematografici, Antonio Climati e Mario Morra, hanno terminato di recente il giro del mondo per realizzare un documento filmalo che e quanto di più sconvolgerne abbia mai registrato una macchina da presa. Per realizzare « Ultime grida dalla savana », il cui commento e stato scritto da Alberto Moravia, sono slati girati oltre 200.000 metri di pellicola nel corso di un viaggio che è durato quattro anni. Mille e duecento giorni trascorsi sotto i cieli dell'Africa, dell'Asia, dell'Europa, dell'America, dell'Oceania, delle Terre Polari, per catturare immagini di vita e di morte assolutamente inedite, a cominciare da quelle dei cannibali del Burundi, dei cacciatori di indios nelle foreste dell'Amazzonia, dei succhiatori di sangue in Etiopia. Sono testimonianze spesso agghiaccianti come quella della morte di Piti Doenitz, un turista che a causa di una sua imprudenza venne sbranato il 18 febbraio 1975 dai leoni di una riserva di caccia dell'Angola, sotto gli occhi della moglie Carol, della figlia Kim di nove anni e del figlio Graham di ventisei mesi. La natura del terreno impedì di portare qualsiasi aiuto a Pitt. Il tragico episodio fu interamente filmato da altri due turisti, Karl Ehoen e Resy Cohen, che hanno ceduto il materiale ai produttori di « Ultime grida dalla savana ». Animali ultrasonici La velocità non è un privilegio esclusivo delle macchine inventate dall'uomo. Vi sono animali che si muovono con una rapidità che ha dell'incredibile. 11 ghepardo è un gran corridore: nella savana, può battere in velocità perfino le auto. Ha infatti un'accelerazione da zero a novanta chilometri all'ora in due secondi e sedici. In una del- I lo sequenze oiù spettacolari di « Ultime grida dalla savana », si vede un ghepardo inseguire uno struzzo. 1 animale africano più veloce dopo il felino. Per ripiendcrc le immagini di questo inseguimento, la troupe del film si è servita di speciali auto fuoristrada che, data la natura del terreno, hanno alTrontato non pochi pericoli per tener dietro ai due animali. Una delle macchine si è rovesciata quando il tachimetro segnava circa cento chilometri di velocità, procurando il ferimento di due operatori e del conducente. L'impiego dei falchi nella caccia risale al Medio Evo. Oggi gli eredi dei signori feudali si radunano con i loro falchi ad Oclrup, una località della Germania Occidentale, dove ogni anno gli aggressivi volutili si cimentano in una gara di destrezza con velocità da capogiro. Infatti, il falco può piombare dall'alto del cielo sulla preda toccando i 200 chilometri all'ora. Si racconta di falchi che si sono disintegrati al suolo per un errore di manovra. Gli artigli pe¬ netrano come arpioni e un solo colpo di becco basta per sfondare un cranio. Abbattere un pipistrello con il boomerang rasenta l'impossibile. La « volpe volante », quasi un metro di apertura alare, ha una centrale ultrasonica nelle orecchie che le permette di evitare, con l'incalcolabile velocità di otto millesimi di secondo, un oggetto che cerchi di colpirla. Eppure, contro un simile bersaglio, gli aborigeni del Qucensland sunno adoperare con straordinaria abilità un'arma dall'apparenza innocua e dalla traiettoria imprevedibile, come il boomerang. La « volpe volante » è molto ricercata per le sue earni bianche e per il sapore delicato che ricordano mollo quelle del coniglio. Cacciatori di uomini Nessun animale, per quanto feroce, ammazza uno della sua stessa specie. Uccidere il proprio simile è una prerogativa dell'uomo che talvolta si abbandona anche alla tortura. E' quanto accade nelle foreste dell'Amazzonia dove ancora oggi vi sono uo- mini bianchi che vanno a caccia degli indios. Si tratta normalmente di cacciatori di pelli, cercatori di gemme, disoccupati cronici che, all'occasione, vengono ingaggiati come mercenari dalle ditte che appaltano lavori per la costruzione di strade e di aeroporti nella giungla. 11 geometra Ramon Ordetìcz è stalo l'involontario testimone dell'uccisione di un indios e l'ha filmata con la sua cinepresa 16 mrn. Questi fotogrammi danno vita ad una delle sequenze più drammatiche di « Ultime grida dalla savana », in quanto rappresentano la più cruda testimonianza di ciò che l'uomo è capace di Iure quando in lui ha il sopravvento una carica di crudeltà che è sconosciuta perfino al mondo animale. Se t mercenari dell'Amazzonia vanno a caccia di uomini vivi, gli indigeni del Burundi non disdegnano quelli morti praticando j il cannibalismo con l'assoluta convinzione che lo virtù venatorie dei defunti si trasmettono a coloro che ne mangiano le carni. Quando i realizzatori di « Ultime grida della savana » sono giunti nello sperduto villaggio di Gumo, hanno trovato i fratelli Kano e Narus Kabilla che spolpavano tranquillamente i resti di un cadavere. Accanto vi orano i corpi di altri due indigeni deceduti per causo naturali e in parto mangiati durante un rito venatoria di cannibalismo. Nel Burundi il cannibalismo ò ancora cusì disuso che il governo è stato costretto, quest'anno, u commutare le pene detentivo in quella capitale. I due fratelli sono stati perciò impiccali, ma non ne hanno capito lu ragione: in fondo, essi hanno ubbidito alla logge tradizionale. Come santuari La protezione e il salvataggio dogli animali, più o meno in via di estinzione, sono in realtà il segno più chiaro di una situazione irrimediabilmente compromessa. Allo stesso modo i cosiddetti santuari africani, cioè i distretti in cui sono riuniti gli animali e dove è proibito cacciare, sono un indizio sicuro della seompursu della fauna dal resto del territorio. Nel tempo in cui lu natura era di gran lunga la più forte, il confronto tra l'uomo e la natura ora forse l'aspetto positivo della caccia. Ma oggi l'uomo è più forte della natura e allora la caccia acquista sempre più un carattere di esercizio nostalgico e privo di necessità. Ogni anno a Capo Cod in America, i giovani appartenenti ad associazioni ecologiche si radunano per lanciate nell'azzurro del cielo mongolfiere allo quali affidano il loro messaggio di pace tra l'uomo e il mondo animale. Altre migliiiia di giovani s'incontrano nell'isola di Wight sulla Manica per la loro crociata contro la violenza. In Inghilterra, i membri della « Wild Fox Association », una specie di « primule rosse » delle brughiere, riescono abilmente ad... immobilizzare con generose dosi di purgante miste al vino gli appassionati della caccia alla volpe nel Wales. In Ba-' vieni, il naturalista Erik Ziemen ■ ha scelto i lupi come diseredati da proteggere. Si è trasferito nel territorio dove essi vivono e ha insegnato loro il modo di esprimersi. Vi sono stati uomini che hanno esaltato la caccia corno la prova suprema del coraggio virile. Tra essi, lo scrittore Ernest Hemingway. Ma come tutti i poeti, Hemingway parlava del pesato. C.M. Un guerriero kuru mentre si prepara a celebrare il « basenko » il rito della fertilità fecondando con il proprio seme la terra Una pattuglia punitiva di bianchi in Amazzonia mentre sta orribilmente mutilando un indios Antonio Climati e Mario Morra i due cineasti italiani i quali hanno rea cinque continenti il lungometraggio « Ultime grida dalla lizzato sotto savana » il cielo dei Wallasee confini dell'Angola un gruppo di leoni sta sbranando il turista Pitt Doenitz sotto gli occhi della moglie Carol e della figlia Kim di nove anni