E' durato undici ore il "golpe" di Quito

E' durato undici ore il "golpe" di Quito Si è arreso il generale ribelle E' durato undici ore il "golpe" di Quito Dietro il tentativo di sollevamento militare sarebbe il grande capitale ecuadoriano ci 1 j j j 1 1 1 ' \ , Quito, 2 settembre. Nelle prime ore di questa mattina, Quito, la capitale ecuadoriana che sorge in una zona andina ad oltre 2fi()0 metri di altitudine, aveva già ripreso il suo aspetto normale, dopo una « piccola guerra civile » durata undici ore, ieri, e vinta dal presidente in carica, il generale Guillermo Rodriguez Lara. Il tentativo di «golpe» iniziato poco prima dell'alba, nella notte da domenica a lunedì, dal genrale Raul Gonzales Alvear, capo di Stato Maggiore delle forze armate, era fallito nel primo pomer~gio di ieri, con la resa incondizionata del ribelle e dei reparti dell'esercito che egli era riuscito a mobilitare contro il j governo, La rivoluzione fallita ha provocato una ventina di morti e un centinaio di feriti, Si possono ora conoscere i 1 dettagli degli avvenimenti che, ad un certo momento, sembravano dover cambiare i connotati politici di questa nazione latino-americana, il cui territorio, più piccolo di ; quello dell'Italia, nella parte 1 nord-occidentale del subcontinente, ospita poco più di sette milioni di abitanti, ai quali lo sfruttamento di ricchi giacimenti petroliferi dovrebbe procurare in futuro un tenore di vita relativamente elevato. La ribellione era scoppiata j improvvisamente nel cuore j della notte, quando il genera1 le Gonzales Alvear, appoggia to dal cognato generale Juan I Aranjo, direttore dell'istituto j geografico militare, muoveva alla testa di un reparto dell'e| sercito appoggiato da qualche j carro armato, investiva il paI lazzo presidenziale ed intima- va a Rodriguez Lara di dimettersi. Rodriguez Lara non solo rifiutava categoricamente di arrendersi, ma riusciva a lasciare il palazzo assediato ed a raggiungere la città di Rio Bamba, a 150 chilometri a Sud di Quito, dove organizzava il contrattacco. Intanto, la guarnigione del palazzo composta da 220 soldati dell'esercito rafforzati da un centnao di paracaduristi, opponeva un'accanita ! resistenza agli assalitori. Però quest'ultimi riuscivano, dopo un'intensa sparatoria, ad occupare l'edificio, da doi ve Gonzalez Alvear rvolgeva procalmi alla popolazione, i Ma già Rodirguez Lara era j in marcia verso la capitale, ■ alla testa d'ingenti forze armate fedeli, tra le quali un reparto cli carri armati. Le truppe lealiste, giunte a Quito, trovavano il «ribelle » ed i suoi sostenitori trincerati a loro volta nel palazzo presi; denziale, ma virtualmente | isolati: infatti, la popolazione i non era venuta ad appoggiare i ribelli. La resistenza dei « ribelli » | b durata parecchie ore. Ma | quando hanno appreso che ' non solo la maggior parte dell'esercito, ma anche tutta la Marina e tutta l'Aeronautica j si erano schierati in difesa del presidente, posti dinanzi j alla minaccia di un bombari damento aereo del palazzo. I Gonzalez Alvear ed i suoi uo! mini hanno accettato la resa. Rodriguez Lara, portato al potere nel 1972 da una ribel! lione militare che aveva ro| vesciato l'allora presidente i Velasco Ibarra, andava inj contrando crescente opposij zione da parte degli ambienti ; civili, soprattutto per via di I provvedimenti che i suoi op! positori giudicavano restrit; tivi per la libertà economica del Paese. Stando ai primi proclami j radiodiffusi da Rodriguez LaI ra dopo aver riconquistato il ! potere, sembra che il capo | dello Stato contempli ora a ! scadenza ravvicinata alcune modifiche di indole sociale e politica nella conduzione del suo governo, cosi da dare qualche soddisfazione ai potenti uomini d'affari ecuadoriani che avrebbero ispirato la rivolta fallita di Raul Gonzales Alvear. (Ansai

Luoghi citati: Italia, Quito