Falsi agenti fanno posti di blocco per dare le multe agli automobilisti

Falsi agenti fanno posti di blocco per dare le multe agli automobilisti Falsi agenti fanno posti di blocco per dare le multe agli automobilisti Viaggiano su una « 128 » amaranto, in borghese, hanno una paletta identica a quelle vere - Altro fatto : indagini sulla rapina notturna di corso Monte Cucco Questura e carabinieri sono impegnati da qualche giorno nella ricerca di ire falsi agenti che, servendosi di una paletta con la scritta «Polizia» imitata alla perfezione, improvvisano posti di blocco e fanno contravvenzioni agli automobilisti. Diverse segnalazioni sono già giunte al «113» e ieri è stata presentata anche una denuncia. I falsi questurini viaggiano su una «128» di color amaranto, rubata. Sul tetto hanno applicato un'antenna radio identica a quella che si può vedere sulle auto dei commissariati. «Mi hanno fermalo in corso Moncalieri — ha denunciato ieri un impiegato — affiancandosi alla mìa auto e facendomi segno con la paletta, normalmente in dotazione alle forze dell'ordine». Dopo avermi chiesto i documenti e aver controllato il libretto di circolazione, mi hanno detto che ero in contravvenzione perché all'incrocio con corso Vittorio ero passato con il semaforo rosso. «Se vuole evitare II verbale — hanno detto i falsi poliziotti — deve pagare cinque mila lire ». L'automobilista, che è un ex carabiniere, si è insospettito dello strano atteggiamento degli agenti e, dopo essersi qualificato, ha cominciato a porre qualche domanda ai poliziotti. Hanno tinto di rispondere con sicurezza, ma hanno anche Intuito che le cose si stavano mettendo male. Quello che era rimasto al volante è allora intervenuto dicendo ai colleghi che dovevano scappare via perché era accaduta una rapina a Settimo. Sono balzati in macchina e sono fuggiti. L'ex carabiniere ha tentato invano di inseguirli. Poi e corso a lare denuncia. I tre falsi pollziotti, che sono in borghese, hanno un'età di circa 22-24 anni. * Rapina in casa, ieri notte,! n corso Monteeucco U4: quattro giovani hanno l'atto irruzione nell'alloggio di un rappresentante, armati di coltelli, dopo avergli fatto credere che dovevano consegnare un pacco. Vittime: Cesare Calzavara, 58 anni, e sua moglie Livia Sbiroli di 29. Hanno due figli ge- j melli, Domenico e Bartolomeo di, 14 anni. Il fatto è avvenuto verso i l'i,10. A quell'ora è squillato ili campanello. «Sono di passaggio — ha detto uno sconosciuto al cito-] fono — e devo consegnare un pac-1 co da parte di Beppe. Scusate perì l'ora, ma non Ito potuto fare pri-\ ma». Racconta il rappresentante: | «Non mi sono insospettilo, ho un amico che si chiama Beppe ed ho pensato che fosse lui a mandarmi il pacco. Ho schiacciato il pulsante che sblocca la serratura elettrica del portone e mi sono affacciato sul pianerottolo. Ho visto salire un giovane, capelli neri, sui 22 anni, jeans e camicia bianca, con un grosso scatolone. Quando mi è stato davanti, ha lasciato cadere il pacco e mi ha puntato un coltello». L'uomo non ha avuto la forza di reagire. Il bandito era seguito da altri tre giovani, sui vent'anni, che hanno affrontato la donna, la quale, insospettita dal trambusto, nel frattempo si era alzata. «MI hanno costretta — dice — a rientrare in camera da letto. Qui hanno preso un cofanetto d'argento dove c'erano orologi, anelli, collane e liOO mila lire. Hanno fatto molto in fretta». Mentre lasciavano l'appartamento uno dei figli, Domenico, ha tentato di bloccare un rapinatore elle però è riuscito a sfuggirgli. Nella fretta e scivolato lungo le scale e con la spalla ha infranto il vetro di una porta-finestra.

Persone citate: Cesare Calzavara, Livia Sbiroli