Secondo la direzione delle carceri Nuove lo sciopero della fame finirà entro oggi

Secondo la direzione delle carceri Nuove lo sciopero della fame finirà entro oggi Un solo "no,, alle richieste dei detenuti: quello per le celle aperte Secondo la direzione delle carceri Nuove lo sciopero della fame finirà entro oggi La lega per la difesa dei detenuti sostiene invece che il digiuno collettivo continuerà - Giuliana Cabrini aggiunge: « Ci sono carcerati pericolosamente esausti » - Fra le innovazioni concesse dalla direzione, il preavviso di trasferimento Continua lo sciopero della fame dei 400 detenuti rinchiusi alle « Nuove », ma la tensione dei giorni scorsi si sta attenuando. Ieri pomeriggio il dott. Cangemi e il dott. Manes, della direzione | carceraria, e il giudice di sorve- • glianza, dott. Franco, hanno di- ! scusso per parecchie ore con una [ rappresentanza di reclusi, che da i giovedì digiunano per sollecitare I I l'applicazione immediata della ri- ' ' 1°™™- Al termine della riunione, ! 11 d0,t- Cangerai ha detto che ! « b"om varte delle richieste a ! ganzate dai detenuti sono state I accolte», e che ha motivo di cre | dere che entro questa sera « lo j sciopero della <ame sarà termi ! "at° » e la ™ta - "" | P™ndera « nella pie.,., legalità ». Un solo no, categorico, '.- stato ! risposto alla delegazione di carcerati. No all'apertura delle celle, sulla quale già il ministero di i Grazia e Giustizia ha espresso pa- I rere contrario. Per il resto, la ; direzione ha dato prova d'ampia disponibilità nel venire incontro alle richieste dei reclusi: passeggio nei corridoi in caso di maltempo, presenza di detenuti al I sorteggio delle varie rappreseni tanze; preavviso di trasferimen- I ■ to; assunzione di imita lavorati; ve « aggiuntive » tali da consentire il riposo settimanale ai detenuti che lavorano; visita medica speciale ai reclusi addetti alla cucina; maggior durata dei collo qui con i familiari e ì conoscen ti; regolamentazione della corri spondenza telefonica; attività sportive, ricreative e culturali. Anche le richieste delle detenute, esaminate dal dott. Manes, sono state giudicate tutte «giù I ste, legittime, realizzabili». Per '■ ! cui le donne potranno passeggia- ; re più a lungo, telefonare, dispor- re di abiti per i loro bambini, mangiare un vitto migliore ipare che il pane avesse suscitato nu- merose lamentele). Lo sciopero della lame, al qua- secondo braccio (inservienti e scopini), aveva provocato, ieri le hanno aderito quasi tutti 1 de- tenuti ad eccezione di quelli del mattina e nelle prime ore del po- 1 meriggio, un clima di nervosismo | ( e di tensione preoccupante. Pa j recchi reclusi, colti da malore, ! erano svenuti nelle loro celle o ; n<-'Ua sala-colloqui. Voci allarman , « si diffondevano da un braccio 1 all'altro. Il giudice di sorveglianza non nascondeva 11 timore che la situazione potesse precipitare. cle■i' e n e è j Ma il peggio non è accaduto. Il j medico del carcere, dott. Ose; glia, è intervenuto soltanto per i soccorrere un detenuto che, por| tato in infermeria, si è ripreso i in fretta dopo aver bevuto del i latte. Gli altri svenimenti non ; hanno avuto conseguenze, né gli i interessati hanno dovuto essere ' ricoverati in infermeria. Il digiuno volontario ha propoj sto, tra l'altro, un problema di I non facile soluzione. Secondo il i regolamento "arcerario, il reclu! so che rifiuta di mangiare per due | giorni di seguito, dev'essere coi stretto a nutrirsi dal terzo giorno in avanti, mediante « intuoazione », cioè con una sonda nello stomaco. Fino a qualche tempo fa, non era raro che il medico del carcere fosse chiamato a far ingerire liquidi a un detenuto. Ma costringere più di 400 persone a mangiare, è notevole impresa. Oggi l'impasse dovrebbe essere facilmente superata. Ieri sera il giudice Franco ha fatto pervenire alla Stampa due documenti consegnatigli dai detenuti, in cui vengono ribadite le richieste di riforma e le loro motivazioni sociali e politiche. Diversa, invece, la situazione alle Nuove secondo Giuliana Cabrini, la segretaria della Lega per la difesa dei detenuti. Ieri pomeriggio ha avuto il permesso di incontrarsi con un rappresentante dei carcerati alla presenza del direttore e del giudice Franco. Al termine del colloquio, durato più di un'ora, la Cabrini ha dichiarato che la situazione alle Nuove è altamente drammatica: « A fare lo sciopero della fame sono 510, escluso una quarantina di persone che per le cSndssulPtscgcSvq | ; (ore idee politiche dì destra non \ condividono questa strategia di lotta. E' un digiuno tremendo e/?e si protrae da giovedì matti- I ■iiiiiiiiiaiiiiiiiiiiiiiiiiDiitiriiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiii na: da allora nessuno ha toccato cibo, neppure bevuto un cappuccino o acqua zuccherata ». Sempre secondo il racconto del detenuto alcuni — almeno una decina — sarebbero in precarie condizioni di salute: « Ieri pomeriggio molti sono svenuti e li abbiamo portati in infermeria con 200 pulsazioni al minuto ». Sembra che Giuliana Cabrini sia riuscita a convincere il rappresentante dei carcerati che la richiesta delle « celle aperte » (una delle cause scatenanti della agitazione) era difficilmente realizzabile alla luce dell'attuale struttura delle carceri torinesi. I detenuti, però, pur dichiarando di comprendere la situazione, hanno deciso di proseguire il digiuno sino a quando « non verranno accolti i punti qualificanti delle nostre rivendicazioni: la possibilità di avere colloqui periodici con rappresentanti della Lega e la creazione d'una commissione di vigilanza sul carcere composta da un sindacalista, un rappresentante della Lega, un eletto dai comitati di quartiere ed un giornalista ». Hanno poi criticato alcune delle ultime concessioni: « E' vero ' che possiamo leggere tutti i quoI tidiani, ma la direzione ce li dà I vecchi di tre o quattro giorni. | Abbiamo, d'accordo, la commis- ; sione paritetica composta da n \ membri regolarmente eletti fra i di detenuti, ma vorremmo che poo tesse discutere anche sulla licei- | - I tà e la durezza delle punizioni ». iiiittiiiiiiiiiiiiniitiiiiiiiiii aii:iiiriiiitiiiiiiiiiiii | • ! [ i I ' ! i I ; I ' I Polizia e carabinieri hanno rinforzato i servizi di vigilanza all'esterno del carcere

Persone citate: Cabrini, Cangemi, Giuliana Cabrini, Manes

Luoghi citati: Nuove