Molti timori per la sorte di tre giovani sequestrati
Molti timori per la sorte di tre giovani sequestrati Molti timori per la sorte di tre giovani sequestrati Emanuele Riboli. L'incubo, per la famiglia, dura ormai da undici mesi. Emanuele, studente di 17 anni, fu rapito fra le 22 e le 23 del 13 ottobre dello scorso anno, a Buguggiate, vicino a Varese, mentre in bicicletta rientrava a casa, in via 25 Aprile. La sua famiglia non è ricca, ma si è dissanguata per far fronte alle richieste dei banditi (inizialmente volevano un miliardo). Il padre del ragazzo. Luigi Riboli, 44 anni, è un piccolo imprenditore. L'allarme, per la scomparsa dello studente fu dato alle 23 della sera stessa del rapimento, ma soltanto la mattina dopo fu ritrovata, fra alcuni cespugli, lungo la strada, la sua bicicletta. Ipotecando le proprietà, la famiglia ha potuto realizzare circa 300 milioni (parte dei quali finiti in mano a uno sciacallo). «Fate in fretta — telefonò un bandito — Emanuele sarà libero soltanto se pagherete tutto». L'ultimo avvertimento il 13 dicembre. Da quel momento silenzio dei rapitori. Carlo Saronio. Il 6 luglio scor| so, il sostituto procuratore della Repubblica Alberto Liguoro, di , Milano, ha dichiarato: « Ci sono 99 probabilità su 100 che l'inj gegner Carlo Saronio, rapito la sera del 14 aprile scorso, non sia più in vita ». L'ingegnere, ricercatore in un istituto farmacologico di Milano, dove abita con la famiglia, in corso Venezia, è ricchissimo. Per lui i banditi chiedono tre miliardi. Mentre si conducono le trattative per la liberazione, la polizia si muove: Giustino Del Vuoilo, 35 anni, ex legionario, e la sua donna, Gioele Buongioanni finiscono in carcere. Partono ordini di cattura per altri due, Carlo Casirati ed Alice Carobbio. C'è anche una richiesta di estradizione dalla Svizzera per Carlo Fioroni, noto alle cronache perché proprietario del furgone trovato vicino al cadavere di Feltrinelli e implicato nell'inchiesta sulle Brigate rosse. A metà maggio la famiglia Saronio ha pagato Giovanni Stucchi. Industriale di 30 anni contitolare di una azienda che produce materiale elettrico, ad Olginate (Lecco), viene aggredito da quattro banditi la sera del 15 ottobre dello scorso anno, mentre scende dalla sua auto davanti al cancello della villa, in via Rarlaelli 2. Gli autori del se- i questro spingono con la forza il giovane (è sposato ed ha una ^ bimba) su un furgone. La moglie e le sorelle. Anto| nella, Pinuccia e Maria Grazia, I con il sostegno del cognato, prof. ] Messina, iniziano la ricerca di ! contatti con i rapitori. Ai primi di j novembre una telefonata avverte I di tenere pronti i soldi, mezzo miliardo. La famiglia vuole essere certa che il loro caro sia ancora in vita. « Dovete accontentarvi delia nostra parola », replii cano i banditi. La sera prima del! la consegna del riscatto però la : prova giunge. Si aspetta la liberazione, ma giunge un'altra telefonata: » Do| vete pagare ancora ».
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