Il cervello mafioso si sposa, scompare e beffa polizia e Fbi

Il cervello mafioso si sposa, scompare e beffa polizia e Fbi Braccato,, sull'Aspromonte Il cervello mafioso si sposa, scompare e beffa polizia e Fbi Polizia, Interpol c perfino l'PBI lo cercano da tre anni in Italia e in America. Lui si sposa tranquillamente in una chiesina a pochi metri da casa. E' Saverio Mammoliti, colpito da ordine di cattura per il sequestro di Paul Getty e per spaccio di droga, sospettato di essere uno dei cervelli della « anonima sequestri ». Si sposa indisturbato e scompare. Dicono che sia ritornalo nel rifugio ombroso dell'Aspromonte. Si potrebbe definire Saverio Mammoliti « primula rossa dell'Aspromonte », se tra i folti boschi di quella montagna non si nascondesse un altro centinaio di « primule rosse »: latitanti calabresi, sequestratori di persona, evasi dalle carceri, sanguinosi esecutori di faide. Faide interminabili, come quella di Cittanova tra i clan dei Facchineri e degli Albanesi: da oltre dieci anni le due famiglie sì stanno sterminando con i mitra e con i fucili a canne mozze. O l'altra faida, più memorabile, di Seminara, dove le famiglie dei Gioffrè e dei Frisino-Pellegrino si stanno distruggendo a vicenda con ammazzamenti in piazza e agguati lungo le strade. Invece la faida di Castellace. frazione di Oppido. tra le famiglie Mammoliti e Barbaro è finita: conclusa con la vittoria della prima, mentre i superstiti della seconda hanno abbandonato tutti il paese. Saverio Mammoliti, 33 anni, era potente a Castellace, finché fu arrestato, chiuso nel carcere di Nicotera. Non vi restò molto, evase il 13 dicembre 1972. Sono quasi tre anni che dura la sua latitanza. Pare che si sia trasferito a Roma. Una grande città può essere un rifugio altrettanto sicuro che le giogaie dell'Aspromonte. Comunque, ritornava spesso in Calabria, a Castellace, dove le vecchie « cosche » (una mafia ancora agropastorale) stavano per scontrarsi con le nuove leve del contrabbando, del racket, delle estorsioni, dei sequestri di persona e del traffico di droga. Il Federai Narcotic Bureau, che indagava su un traffico internazionale di droga, tese una trappola a Mammoliti (un appuntamento a piazzale Godio di Roma in una sera dell'aprile 1975) che non funzionò per un contrattempo. II giudice istruttore D'Amato spiccò contro il pregiudicato ordine di cattura per spaccio di droga, comunque Mammoliti era ancora latitante e pare frequentasse gli stessi locali notturni del giro del giovane Paul Getty, il quale venne rapito il 9 luglio 1973 nei pressi di palazzo Farnese. Gli venne tagliato un orecchio e spedito alla famiglia per convincerla a pagare. Getty tu liberato cinque mesi dopo nei pressi di Lagonegro, sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria: un riscatto di un miliardo e 700 milioni. Il 15 gennaio 1974 Saverio Mammoliti fu incriminato, con un cugino ed altri calabresi, per il sequestro di Paul Getty. Nemmeno in quell'occasione riuscirono ad arrestarlo. Scomparso. Si disse che era riparato all'estero con la sua parte del riscatto. Ma ora. che si è saputo delle sue nozze. si ha ragione di credere che Mammoliti e rimasto nascosto sull'Aspromonte, non lontano da Castellace. Intanto, si scatena la guerra tra le vecchie e le nuove leve della mafia calabrese, causata soprattutto dai sequestri di persona a scopo di estorsione. Questa attività era controllata dai vecchi boss della «'ndrangheta». Negli ultimi anni i giovani si sarebbero «messi in proprio» esportando fuori dalla Calabria la nuova « industria », provocando la reazione della vecchia mafia. La guerra è incominciata nell'agosto 1974 e non ha avuto pause, continua in un crescendo feroce: una cinquantina di persone sono già state assassinate. Che parte ha Saverio Mammoliti nell'« industria del sequestro » e in questa lotta spietata per il dominio del « mercato »? Nessuno lo sa, ma dati i precedenti e conoscendo la sua personalità, si ritiene che egli difficilmente si rassegni a un ruolo subalterno. Comunque, protagonista o no della lotta, in questi mesi ha modo di conoscere una graziosa ragazza bruna di sedici anni, Maria Caterina Nava, di frequentarla e innamorarsi. Si sa ora che si sono sposati qualche giorno fa, all'alba, in una chiesa di Castellace. C'erano il sacerdote, i testimoni, parenti ed amici. Dopo la cerimonia, la sposa è andata in casa Mammoliti, Io sposo sarebbe ritornato sull'Aspromonte. Questo matrimonio, dice una cronaca da Reggio, non avrebbe fatto tanto scalpore se in questi giorni la Calabria non fosse percorsa in lungo e in largo da pattuglie f'i agenti e di carabinieri. Perché questo scalpore? Da Giuliano a Liggio e a Mammoliti, quanti « superlatitanti », per anni sono andati e venuti tranquillamente, tornando a casa quando volevano, si sono innamorati e sposati, hanno messo su famiglia, hanno Tatto i loro affari, sviluppando l'azienda? E si sa di quali affari e di che azienda si tratta. 1. e. Saverio Mammoliti