Rotte le trattative all'Alfa Oggi scioperi ed assemblee di Gino Mazzoldi

Rotte le trattative all'Alfa Oggi scioperi ed assemblee Tensione dopo la frattura azienda - sindacati Rotte le trattative all'Alfa Oggi scioperi ed assemblee La maggior parte dei dipendenti dell'azienda s'era presentata regolarmente, dopo le ferie, al lavoro, nonostante la Cassa integrazione - L'Alfa aveva fatto sapere di considerare occupato lo stabilimento ritirando i dirigenti - I sindacati avevano allora chiesto un incontro per revocare la decisione • Assemblee ad Arese e al Portello iDal nostro corrispondente/ | Milano, 1 settembre. Le trattative all'Intersind tra i rappresentanti dell'Alfa e i sindacati, poco dopo le 20,30, dopo lunghe discussio-1 ni, sono state interrotte. Le organizzazioni sindacali ! hanno deciso di convocare per domattina assemblee negli stabilimenti di Arese e del Portello: sarà effettuata an- ! che una manifestazione di protesta contro la decisione e l'atteggiamento dell'azienda. ] Sempre domani entreranno : in sciopero tutti i 5000 dipen- : denti (3000 operai e 2000 im- « comandati » dalriprendere lavoro piegati) l'Alfa a oggi. Quasi tutti i 15.000 dipendenti dell'Alfa Romeo posti in cassa integrazione dall'azienda fino a lunedì prossimo, sono tornati oggi al lavoro al termine delle ferie. La direzione della Casa automobilistica in una sua lette- ra alle organizzazioni sinda- cali ha fatto sapere di considerare occupati gli stabilimenti di Arese e del Portello. Per sbloccare la situazione e parti si erano incontrate nella sede dell'Intersind. I termini della vertenza sono ormai noti. La scorsa settimana :a direzione dell'Alfa ! aveva comunicato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali che lo stoccaggio di i 30.000 autovetture (8000 in più del previsto) non consentiva la ripresa del lavoro per oggi, e pertanto si rendeva necessario porre in cassa integrazione fino a lunedì 8 settembre 15.000 dei 21.000 dipendenti. I sindacati hanno reagito facendo sapere che tale decisione non poteva es- i sere condivisa dalle maestran- | ze che oggi sarebbero tornate compatte al lavoro. E così è stato. Alle 6 i primi gruppetti di operai hanno cominciato ad entrare negli stabilimenti del Portello c di Arese, e alle 7 alcuni reparti erano al completo, pronti a lavorare. Mancavano però la luce, il gas e l'attrezzatura normale state indette alcune assemblee nel corso delle quali è stato spiegato il motivo che ha spinto le organizzazioni sindacali a respingere la decisione presa dall'azienda: « Non c'è alcuna ragione di ricorrere alla Cassa di integrazione — è stato detto — in quanto lo stoccaggio di 30 mila autovetture in questo periodo è più che normale; inoltre lo sciopero della motorizzazione civile ha blocca Sono Iio le consegne delle auto già Ivendute ». A conti fatti — se-1condo i sindacati — la situa-1zione non è più grave del nas- 1 sato |Alle 8 è stato fatto un pri-1mo calcolo delle pressnze. ISecondo le organizzazioni sin- jdacali la percentuale variava !dal novanta al novantacinque e il reparto fonderia era al Icompleto; per l'azienda invece (dato che dalle portinerie erano stati tolti i cartellini) non era possibile stabilire quanti erano i dipendenti che si sono presentati al lavoro. Comunque, è stato osservato, l'affluenza dei lavoratori è stata di gran lunga superiore a quella che si verificava normalmente alla fine delle ferie. Soltanto in serata la direzione dell'Alfa Romeo in un suo comunicato ha precisato che rispetto ad un numero totale di 16.170 operai che lavorano negli stabilimenti di Arese e del Portello « le prese— di operai non comandati sono state complessivamente 7140, di cui 4950 presentatisi al mattino per il primo turno ed il turno centrale e 21U0 il pomeriggio per il secondo turno. Il personale non comandato ha poi progressivamente lasciato gli stabilimenti; alle 9 erano usciti 1150 operai; alle 10,30 questo numero saliva a 2450; alle 13.30 raggiungeva i 3500; alle 17 poi, terminando alle 23 il secondo turno, risultavano, salvo piccole aliquote al Por- tello, usciti tutti gli operai non comandati ». Il comuni- cato conclude affermando che « nessuna lavorazione è slata compiuta salvo sporadici e brevi episodi di avviamento ài singole macchine macchi- ne utensili e non automobi- lij». Mentre le assemblee di re- parto erano in corso e i sin- dacalisti con megafoni invi- tavano i dipendenti a non te-ner conto delle disposizioni dell'azienda, la direzione del- l'Alfa faceva pervenire al con- siglio di fabbrica una lettera in cui affermava, riferendosi alle presenze negli stabili- menti, che «tenuto conto del- Ze azioni non autorizzate ai-tualmente in atto per avviare gli impianti, non ci è possi- bi/e un responsabile control- io degli stabilimenti: dobbia- mo pertanto considerare la fabbrica occupata. Da questo momento, gli stabilimenti so- no di fatto da voi unicamen- te controllali. Ricaie quindi go su di voi ogni conseguen- te responsabilità. Noi ritirìa- 7?!0 pertanto dagli stabìlimen- ti il direttore e i suoi colla- boratori: Ci riserviamo co- I cmvv.que di esaminare nei più brevi termini dì tempo la possibilità di gestire i comari dati per l'effettuazione dei lavori atti ad assicurare la ripresa del lavoro nei termini di cui al comunicato del 29 ; frluglio a voi già noto, che co- 1 smincia con le lavorazioni di ■■ zl'crniciatura il 4 corrente». i zIn seguito a questo docu mento la situazione incornili ciava a farsi tesa. «Abbiamo | g comunque vinto la prima bai taglia — è stato il primo commento di Antonio Palaia letadmsintol'tapmmb! aPer sbloccare la situazione '■ da mezzogiorno le parti hanno ! tedeciso di incontrarsi nella se- I de dell 'Intersind di corso Eu-1 teropa. Alla riunione erano pre- j vsenti in rappresentanza della i zidel consiglio di fabbrica — e la direzione dell'azienda d'ora in poi dovrà tener conto anche delle indicazioni dei sindacali». d Fini, Annio Bareschi, Enrico sìSoave ed Antonio Serino; tra : i rappresentanti aziendali fi- ngurano il vice direttore gene- rrale dott. Roberto Caravaggi,1 sil dott. Piantini, direttore del- pla produzione, e il dott. Bai- cdi. Tema della discussione la i t cassa integrazione, i termini fra le parti. I rappresentanti sindacali hanno subito avan zato alcune proposte. Innan zitutto l'immediato ritiro dei grazione e le « misure unilaterali » adot-1 tate dall'azienda (Cassa inte-!la dichiarazione,! di attuazione del provvedimento e le ragioni che hanno spinto i dirigenti a adottarla. Sin dalle prime battute lo incontro è stato caratterizzato da momenti di tensione l'industria era stata occupa-ital; ripresa graduale della I produzione a nartire da do- \mani; nuovo incontro a Ro-ìma il 10 settembre, per sta- j bili're in quale periodo dare ! attuazione al provvedimento di cinque giorni di cassa in- ; tegrazione. I I sindacati non hanno con testato la validità del prov vedimento, che secondo ra zienda era improrogabile, ben- da parte della, direzione, che j sì i termini di attuazione. Una ulteriore rivendicazio ne espressa nel corso della riunione ha riguardato le scelte programmatiche di produzione. I sindacalisti chiedono maggiori possibili tà di intervento. «Per noi — ha affermato Armando Calaminici del consiglio di fabbrica — all'Alfa Sud non esistono neanche le premesse per un ricorso alla Cassa integrazione. Il numero delle macchine invendute non è affatto preoccupante, e ci sono addirittura delle ordinazioni inevase. D'altra parte sappiamo che l'azienda ultimamente ha Promosso iniziative per il ri'n"c;0 dell'auto». Dal canto suo il vicediret- ! ! 1 I 1na dichiarato: «Il ricorso al '« Cassa integrazione è dovut° ad um Precisa esigenza d' diminuire lo stoccaggio e non v< so"°- obiettivamente. ragioni che motivano aliar mismo nell'attuale sospensw ne. del ,avor aziendali non sono variate ri {ore'generale doti Caravaggi ! o: le prospettive ■ mmo a quelle fatte dal con. I sigilo degli azionisti il 27 pMgno scorso e sostanzialmente positive. La possibilità di un ricorso alla Cassa integrazione fu sollevata dalla delegazione dell'Alfa nelle trattative dell'ottobre scorso, e non venne contentata, allora, da nessuno dei membri della folta delegazione sindacale». Gino Mazzoldi

Persone citate: Antonio Palaia, Antonio Serino, Armando Calaminici, Caravaggi, Piantini, Roberto Caravaggi

Luoghi citati: Arese, Milano