Allucinante suicidio di un giovane forse vittima della "magia nera,, di Umberto Chirici

Allucinante suicidio di un giovane forse vittima della "magia nera,, L'episodio avvenuto a tarda sera in un rione di Firenze Allucinante suicidio di un giovane forse vittima della "magia nera,, Si è sgozzato e poi gettato dal settimo piano - Due mesi fa era uscito da una clinica psichiatrica - Viveva nell'incubo di essere posseduto da qualche potenza malefica - La casa è imbrattata di sangue - C'è un'altra vittima? - La madre accusa gli "spiriti" Firenze, 24 agosto. Un giovane si è uccìso, prima sgozzandosi e poi gettandosi da Zina finestra del settimo piano. Sembrava un «semplice» suicidio; poi l'episodio è diventato un'allucinante tragedia non appena gli inquirenti sono riusciti ad entrare nell'abitazione del morto. E' successo l'altra sera, a tarda ora, in via Orazio Vecchi 21. nel rione di Novoli. Il suicida è Roberto Ermini. idraulico, di 31 anni, seziza lavoro da quando era uscito, circa due mesi fa. da una clinica neurochirurgica. Vi era stato ricoverato dopo l'ennesimo intervento del «113» sollecitato dai coinquilini allorché aveva tentato di strangolare la madre. Ermellino Riga. Quando gli inquirenti sono entrati nel suo appartamento, l'altra sera, trovandosi davanti qualcosa che somi¬ gliava più ad un mattatoio che ad un'abitazione, avevano subito pensato che il giovane, prima di uccidersi in quel modo atroce, avesse soppresso la madre, sezionandone il cadavere. E invece, fortunatamente. Ermellino Riga è stata rintracciata dai carabinieri a Marcellino, un paese nei pressi di Tivoli, dove si era recata da qualche giorno in visita ad una sorella. Da oggi, l'ipotesi che trova maggior credito nella spiegazione di tutto quel sangue trovato nell'appartamento dell'Ermini è che il suicidio abbia avuto due tempi distanziati tra loro; suicidio, comunque, maturato in un ambiente di magia nera, di fattucchiere, di esorcismi. Sia la madre che alcuni parenti ed amici, hanno affermato che Roberto viveva, da qualche anno, sotto l'incubo di es¬ sere posseduto da qualche potenza malefica. E proprio per questo motivo ricorreva spesso a riti magici. Carabinieri e polizia, comunque, non tralasciano altre piste. Si pensa ancora ad una seconda vittima. La grande quantità di sangue che è stata trovata un po' dovunque, infatti, nelle stanze dell'appartamento fa pensare perlomeno ad un altro morto. Oppure, dato che siamo in tema di magia nera, questa seconda vittima potrebbe anche essere un animale, magari un agnello. Ma il corpo dov'è? Il primo accertamento disposto è quello che riguarda le tracce di sangue: i periti medico-legali dovranno subito stabilire se esso appartiene ad mia sola persona, cioè a Roberto Ermini, oppure a due distinti gruppi sanguigni. Altri esami saranno fatti, sempre all'Istituto di medicina legale, per verificare se le macchie trovate nel bagagliaio dell'auto del giovane sono di sangue. Nell'appartamento, inoltre, gli investigatori hanno trovato, con alcune carte di poco valore, un foglietto che potrebbe anche essere ulilissimo ai fini delle indagini. In esso, il giovane, attraverso frasi deliranti, detta alcune tragiche disposizioni. A chi si riferisca con quelle frasi non si sa; qualcuno ha pensato al padre, morto anni fa per una malattia incurabile e al quale Roberto era molto legato La testimonianza più attesa è stata quella della madre dell'Ermini: la donna è arrivata a Firenze con una sorella. Quando, accompagnata dagli inquirenti, è entrata nell'appartamento, è scoppiata in un pianto dirotto e ha esclamato: « Me l'hanno ammazzato, me l'hanno ammazzato ». Poi, Ermellino Riga è stata condotta in questura. L'hanno interrogata a lungo fino a tarda ora c, da quanto ci è stato riferito, avrebbe dato in escandescenze continuando a gridare: « Sono stati gli spiriti, me l'hanno ammazzato ». Agli inquirenti ora non resta che attendere i risultati degli esami scientifici per far luce su questo « nerissimo » episodio. Umberto Chirici

Persone citate: Ermellino Riga, Ermini, Roberto Ermini

Luoghi citati: Firenze, Novoli, Tivoli