Petrini e Boni, due quiz negli schemi giallorossi

Petrini e Boni, due quiz negli schemi giallorossi Vittoria (4-1) nell'amichevole di Bolzano Petrini e Boni, due quiz negli schemi giallorossi (Nostro servizio particolare) Bolzano, 17 agosto. A quarantott'ore di distanza dalla prima uscita stagionale con il Brunito, il nuovo e più impegnativo esame contro il Bolzano non ha fatto che confermare talune pesanti incognite sul nuove corso della Roma, Intendiamoci: incognite che potranno anche essere contingenti, oltre che giustificate da un meccanismo che solo adesso riprende la marcia dopo due mesi di sosta. Nondimeno sarebbe un errore ricondurre semplicisticamente i risvolti negativi di questa seconda amichevole giallorossa a mero problema di adattamento ai nuovi e diversi schemi di Liedholm. Ma andiamo per ordine. Sul piano della condizione atletica non ci sono dubbi di sorta. La Roma dopo appena quindici giorni di preparazione ha già raggiunto uno Stanford di rendimento più che soddisfacente. Torna invece diilicile essere d'accordo con il mister quando si passa ad analizzare il tipo e la qualità di gioco, nonché il grado di intesa messa in evidenza dalla Roma tino a questo momento. Sentiamo Liedholm: «Abbiamo smistato le azioni con abilità, secondo i nostri consueti moduli ». E' probabile che dicendo questo Liedholm esprima un augurio piuttosto che una constatazione. Sicuramente la realtà è meno rosea. Petrini continua a rimanere avulso dal gioco per lunghi tratti, spreca facili occasioni, soffre la marcatura stretta e la mancanza di spazio. Quando deve incrociare con Prati il dispositivo si inceppa o procede a tempo di moviola: in queste condizioni anche il fattore sorpresa va a carte quarantotto. Due giorni fa a Brunice si era invocata l'attenuante del campo piccolo, oggi su quello regolare di Bolzano non c'è stato il salto di qualità tanto atteso. E veniamo al problema Boni. Per qualche compagno è poco meno di un incubo. Il dinamismo e la personalità di Boni hanno una tale prepotente dimensione che finiscono con il mortificare il gioco degli altri uomini di centrocampo. Nella prima amichevole Morini aveva preterito addirittura tarsi sostituire piuttosto che rimanere in campo come semplice spettato- re: chiuso dalle frenetiche discese di Rocca ed emarginato dalla virulenza di Boni, che imperversava a piacimento in ogni angolo del campo. Per Liedholm non è il caso di fare drammi. Una volta chiariti i compiti di ognuno, anche l'Inserimento di Boni avverrà quasi naturalmente. Può essere che tutto questo riesca e magari in tempi brevi. E' probabile che l'ex sampdoriano si porti dietro una mentalità di gioco provinciale e sia quindi portato a strafare: ma considerarlo semplicemente u:i gregario e dirottarlo su compiti marginali appare impresa disperata. Ma i problemi di Liedholm non si limitano ai soli Petrini e Boni. C'è un'altra grossa questione, per adesso solo accantonata data l'indisponibilità degli infortunati Peccenini e Negrisolo. Riguarda la scelta dei ruoli di terzino destro e di stopper, per i quali sono tre I candidati au- ] torevoli: Batistoni. Negrisolo e Peccenini. Una decisione che Liedholm paventa ma che non potrà essere rinviata in eterno. La cronaca: nella Roma assetii ti Negrisolo (colica epatica) e Peccenini (tendinife). Si inizia al gran galoppo. Rispetto alla partita con il Brunice. Liedholm opera alcune varianti. Morini selve| rato a destra e in posizione più avanzata, con il compito però di coprire le puntate a rete di Corj dova. Rocca appare più discipliì nato, mentre Santarini e Batistoni hanno l'ordine tassativo di ! no/7 sbilanciarsi in avanti. Le reti: al 13'. cross di Petrini dal fondo per Morini che tira . a rete. Sulla respinta della dileI sa Prati insacca da distanza ravj vicinata. Anche oggi il bomber | ha confermato di essere già abbastanza carburato. Al 31' Rocca Infila in uscita Sonato dopo uno | scambio volante con De Sisti: I al 43' doppietto di Prati a HI di i palo. Nella ripresa via libera ai I giovani. La partita si spegne prò\ gressivamente. Al 47' Zitta so■ stituisce Rocca (contusione al , piede destro). Per la prima volta j nella sua carriera il difensore è I costretto a rientrare negli spogliatoi prima della fine della partita. Al 63' Scolati e all'86' Cordova realizzano su calcio di rigore. Franco Mognon BOLZANO: Sonato (Piotti dal 46'): Podavini, Concer (Perezzani dal 46'); Broggio, Marini, Scolati: Mutti. Fogolin (Rondon dal 61'). Girol. Ventura (Savoldi dal 54'). Rossi (Cavalieri dal 46'). ROMA: Conti (Meola dal 46'); Sandreani. Rocca (Zitta dal 47'): Cordova. Santarini, Batistoni; Boni. Morini (Pellegrini dal 46'). Prati. De Sisti, Petrini (Spadoni dal 46'). Arbitro: Artico di Padova. Reti: Pra(; al 12' e al 43'. Rocca al 31'. Scolati al 63' su rigore. Cordova all'86' su rigore. Il trainer Liedholm

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