Settantadue "pazzi,, di corsa sullo Chaberton

Settantadue "pazzi,, di corsa sullo Chaberton WILLY BERTIN, ex olimpionico, ha vinto la nona edizione del Trofeo Settantadue "pazzi,, di corsa sullo Chaberton Willy Bertin, 31 anni, già rappresentante dell'Italia alle Olimpiadi di Sapporo, ha vinto la nona edizione del Trofeo di corsa Monte Chaberton. In 1 ora, 37 minuti e 58 secondi, è salito da Claviere (1800 metri), in cima allo Chaberton (3150) ed è ridisceso a Cesana (1300 metri). E' una corsa pazza — cinque anni fa, un alpino è morto tagliando il traguardo —, che prevede una preparazione atletica eccezionale. Una corsa pazza, vietata soltanto ai minori di 18 anni, limite minimo di età per l'iscrizione. Il concorrente più anziano ha 67 anni, si chiama Gilio Fabbris, ed ha sempre partecipato alla gara. L'anno scorso è giunto due ore dopo il primo (sempre Bertin, che impiegò un minuto meno di ieri mattina). Quest'anno, il suo distacco è stato di quasi tre ore. Tutti i 72 concorrenti hanno portato a termine la corsa. Alle 10,55, via radio, si è saputo che anche Fabbris aveva raggiunto la vetta dello Chaberton e cominciava la discesa, attraverso il canalone della Cresta Nera. La partenza è alle 9.15, a Claviere, nella piazzetta della chiesa, pochi metri prima della dogana. Ma già dalle 9 giovani e meno giovani, in tute variopinte, si scaldano i muscoli. I doganieri fanno buon viso a cattiva sorte e non protestano per queste settanta persone che vanno e vengono attraverso il posto di blocco. Il tempo, dopo la pioggia di Ferragosto, è buono. Malgra do l'altezza, c'è caldo. I minuti trascorrono anche in consigli e commenti sull'esperienza degli anni passati. Poco prima delle 9, don Bruno, parroco del paese, fa suonare a lungo le campane. La piazza è ormai affollata (per ciascun concorrente ci sono almeno quattro familiari al seguito). Ed è la partenza: Ferruccio Mosso, tino degli organizzatori del trofeo, dà il via. Questo il percorso (23 chilometri): Claviere, Grange les I Baisses (a quota 2029), Rico-] vero Sette Fontane (2251). Chaberton Colle (2678), Chaberton Vetta (3150), Grange Qualliet (2053), Cresta Nera (2100), Villaggio Luce (1420), Cesana (1300). Mentre nelle corse passate si gareggiava a coppie, questa volta ciascuno fa per sé. «Lo abbiamo deciso — dice Ferruccio Mosso — per evitare ad un concorrente che stia male di proseguire a tutti i costi per non danneggiare il compagno». Lungo il tracciato, sono disposti quattro posti di controllo, in ciascuno dei quali è di servizio un medico, dotato di radio ricetrasmittente. La Fiat e il Cros Car Club di Torino hanno messo u disposizione alcune auto fuori strada, in grado di portare a valle, in poco tempo, i concorrenti che non possono proseguire. Alle 10.30, Willy Bertin è avvistato da Cesana con i cannocchiali. E' sulla Cresta Nera. Ad occìv- nudo sembra una pietra chiara che rotola a valle. Lo si intravede per qualche secondo, poi scompare, nascosto dai pini. Alle 10,52 è già a Cestina, all'inizio di viale Terzo Alpini, dove c'è lo striscione del traguardo. Lo accoglie un applauso. Lui non riesce a parlare, è pallido e con le mani fa gesto al pubblico di scostarsi. Non può sedersi, deve Camminare ancora per qualche attimo, per abituare il suo corpo alla posizione di quiete. Tre minuti dopo arriva Silvio Calandri, 23 anni, di Valmaria. Terzo, ad un minuto i dal secondo. Erminio Nicco, \26 anni, di Tavagnasco. Poi è I la volta di Carlo Dalmazzo, ! Felice Oria, Marco Treves, \ Marco Morello, Cesare Boni; no, AlessaTidro Odin — che ha \ 40 anni, di Angrogna. 11 mi¬ nuti di distacco dal primo —. Michel Vanoel, di Brianson, è primo dei francesi. Seguono Ercole Danna, Renato Peraido, Giovambattista Bellone, | Franco Pezzetti, Gino Loria, Lino Morello, Giulio Chauvie, Carlo Ferina, Carlo De Giovanni e Ignazio Girodo. Quindi, ìiel giro di circa tre ore, arrivano tutti gli altri. Ci sono premi per tutti. Ai primi venti classificati va una medaglia d'oro. Poi, un'altra ventina di coppe è offerta dal comune di Cesana, da quello di Claviere e da un nugolo di enti, di ditte e società. Per gli altri, la targa ricordo. Ma la corsa non è terminata ancora, che chi ha vinto pensa già all'anno prossimo, a migliorare i tempi, ad allenarsi di più. Mario De Angelis Alessandro Odin, uno dei concorrenti più anziani, al traguardo