Mennea va forte guarito dal frate I "nemici,, degli azzurri

Mennea va forte guarito dal frate I "nemici,, degli azzurri Mennea va forte guarito dal frate Ha corso in 10 "2 e 20 "3 ieri a Riccione - Sparito il dolore al ginocchio dopo le cure «miracolose» di un francescano di Rieti Due giorni di grande atletica in Costa Azzurra. Sabato e domenica prossimi si disputa la finale di Coppa Europa, con prove maschili e femminili che riuniranno le squadre più forti del continente: otto nazioni in lotta, un atleta per gara, classifica progressiva che nella stesura finale premiere la formazione più compatta assegnando un trofeo equivalente al titolo di campione d'Europa a squadre. A Nizza ci sarà anche l'Italia, qualificatasi nel settore maschile con l'ottima prova registrata nella semifinale di Torino che vide gli azzurri secondi soltanto alla Germania Occidentale: oltre ai nostri e ai tedeschi dell'Ovest saranno In lizza nella finale i sovietici (detentori della Coppa), i tedeschi dell'Est, i polacchi, gli inglesi, i finlandesi e i francesi. Le gare femminili vedranno impegnate Germania Est (detentrice), Francia, Polonia, Urss, Germania Ovest. Romania, Bulgaria e Gran Bretagna. L'Ingresso in questa « élite » equivale già ad un prestigioso traguardo per la nostra atletica, sempre più povera di campioni e sempre troppo ricca di problemi. E' la seconda volta — su cinque edizioni di questa Coppa Europa ideata proprio da un Italiano. Bruno Zauli, dodici anni fa — che gli azzurri trovano posto in finale: quest'anno hanno ripetuto {'exploit del 1970 quando si qualificarono per l'atto conclusivo della manifestazione a Stoccolma dove però finirono ultimi, deludendo non poco e centrando una sola vittoria con Arese sui 1500 metri. L'obiettivo per Nizza può dunque essere impostato al negativo: non arrivare ultimi, puntare alla penultima posizione cercando di sopravanzare nei duelli diretti e indiretti, che gara per gara comporranno la graduatoria complessiva, le due Nazionali che sulla carta risultano per noi battigli: Finlandia e Francia. Arrivare ultimi, comunque, non è un disonore, a questi livelli. E bisogna sottolineare che i francesi potranno far conto sul tifo del pubblico, che i finlandesi sono inavvicinabili in alcuni settori (i lanci, il mezzofondo) ed abituati ad esaltarsi nelle gare di elevato tasso agonistico. Molto per noi dipenderà da Mennea, che in semifinale ha colto un - bis » vincendo 100 e 200 metri, completato poi dall'ultima, irresistibile frazione della staffetta veloce: e per fortuna le ultimissime notizie sul conto dello «sprinter- inducono all'ottimismo. Ieri sera la « freccia del Sud ■ della nostra atletica è tornata o scattare come sa. Dopo molte preoccupazioni, dopo una assenza abbastanza lunga dalle gare (dal 14 luglio l'atleta aveva effettuato soltanto degli allenamenti) Mennea ha voluto sottoporsi ad un • test » sulla pista di Riccione correndo 100 e 200 metri nello spazio di poco più di un'ora: l'esito della prova è stato del tutto soddisfacente. Pieretto ha vinto in scioltezza ottenendo tempi molto significativi (10"2 sui cento e 20"3 sui 200) che fanno assai bene sperare per il gran duello con Borzov a Nizza. Gli avversari (Curini. Clementi, altri giovani velocisti) contavano naturalmente molto poco, l'importante era verificare sul piano agonistico e cronometrico il rendimento attuale del campione d'Europa che aveva dovuto rinunciare agli « assoluti » di Firenze e persino ridurre il lavoro in allenamento per un persistente dolore al ginocchio sinistro. Il malanno di Mennea è di origine sciatica. A niente erano servite nelle settimane scorse le cure tradizionali (iniezioni, massaggi, riposo). Adesso Pieretto si sente guarito perfettamente, grazie ad una terapia per lo meno atipica se non proprio miracolosa: una incisione alla vena « savena », che si trova vicino al malleolo. Il salasso è stato eseguito in un santuario francescano, a Fonte Colombo, a otto chilometri da Rieti: lo ha eseguito, con mano sicura ed esito felice, il sessantunenne fra' Leonardo, originario di Castel di Torà, da molto tempo specializzatosi in terapie ed incisioni ■ all'orientale ». » E' dal 1936 che a Fonte Colombo curo con successo la lombosciatalgia — ha dichiarato fra' Leonardo — ricorrendo a questa puntura cinese: con una piccola incisione si riattiva la circolazione del sangue nella savena che costeggia il nervo sciatico fino alla caviglia e diventa portatrice di forti dolori quando il sangue produce sostanze tossiche. Sono questi i dolori della sciatalgia: anche Mennea ne soffriva, ma adesso può stare tranquillo perché una volta eliminato II sangue intossicato non c'è più niente da temere ». Fra' Leonardo assicura che Mennea potrà correre al meglio delle sue condizioni nella finale di Nizza. Il « test ■ di ieri sera è andato bene, Pieretto è finalmente sereno, il suo allenatore Vittori comincia a sperare In un po' di buona sorte. Forse grazie all'aiuto di un frate francescano Mennea riuscirà finalmente a battere Borzov. Antonio Tavarozzi Mennea, tutto o.k. I "nemici,, degli azzurri Questi gli atleti iscritti da Finlandia e Francia, le due Nazionali teoricamente « battibili » per gli azzurri: FINLANDIA: 100: Rajamàki 10"45; 200: Rajamaki 20"69; 400: Kukkoano 45"98; 800: Taskinen 1'46"9; 1500: Laine 3'39"8; 5000: Viren 13'34"6; 10.000: Paivarinta 28'04"45; 110 hs: Alanen 14"29; 400 hs: Alanen 51 "02; 3000 steeple: Kantanen 8'18"; 4x100: Rajamaki, Vilen, Juhola, Raty, Pertula 40"1; 4x400: Taskinen, Karttunen, Tiihonen, Kukkoano, Pertula 3'11 "33; alto: Pesonen 2,14; lungo: Matila 7,79; triplo: Kuukasjarvi 16,68; asta: Kalliomàki 5,41; peso: Yrjtila 19,34; disco: Tuokko 65,04; giav.: Hovinen 88,32; martello: Huhtala 70,50. FRANCIA: 100: Echevin; 200: Ararne; 400: Demarthon; 800: Sanchez; 1500: Benoit o Gonzales; 5000: Gomez; 10.000: Tijou; 110 hs: Drut; 400 hs: Nallet; 3000 steeple: Buchheit; alto: Bonnet o Poaniewa; lungo: Bonhème; triplo: Valétudie; asta: Abada; peso: Brouzet; disco: Chabrier; giav.: Le Roy; martello: Accambray; 4 x 100: Ararne, Chauvelot, Echevin, Metz, Sainte-Rose; 4 x 400: Demarthon, Kerbiriou, Nallet, Sainte-Rose, Velasquez.