Il Torino è da scudetto Juve? Pensi alla Coppa di Giulio Accatino

Il Torino è da scudetto Juve? Pensi alla Coppa RIVA t GUARITO, TORNERÀ 11 BOMBER DI PRIMA? Il Torino è da scudetto Juve? Pensi alla Coppa (Dal nostro invialo speciale) Fosdinovo, 10 agosto. Gigi Riva è guarito. Si allena due volte al giorno, calcia con la prepotenza di un tempo, toma ad essere il « bomber » del Cagliari pronto ad indossare la maglia azzurra. In lui credono i suoi compagni che lo vedono ogni giorno impegnato negli esercizi più duri. In lui crede l'allenatore Suarez che lo cura con particolare attenzione. In lui credono anche i medici che. ormai sicuri della guarigione clinica, controllano ora anche i progressi sportivi. Incontriamo Riva a Fosdinovo più sorriderne che mai. Ha voglia di parlare, lui cosi schivo di pubblicità. E' stanco perché « Suarez non scherza ». ma è felice per una ritrovata tranquillità. Ormai è sicuro di poter giocare ancora. Inizia: « La salute è buona. Non dico perfetta, per scaramanzia, ma mi sento bene. Sono anche sereno. Dopo lunghi mesi ili paure (il ripetersi del malanno mi aveva fatto temere il peggio, anche di dover abbandonare il calcio ad appena trent'anni). eccomi nuovamente a posto. Sono sereno, non ho /ustidi di nessun genere, ho voglia di giocare come nei momenti più belli ». E' un Riva diverso dal solilo. Ammette che Suarez ha contribuito molto a rasserenare l'ambiente. I rapporti con la società sono ottimi. Non siamo ancora alla firma del contratto, ma almeno se ne discute. Tutti i giocatori sono amici. Suarez li fa sudare, ma hi fatica non pesa. Chiediamo a bruciapelo: Chiuso definitivamente il capitolo trasferimento? Ormai Gigi Riva Imita nel Cagliari la carriera di giocatore? La risposta è aperta a qualsiasi possibilità: « Ho sempre detto e ripeto ancora che preferisco rimanere a Cagliari, ma se le cose dovessero cambiare non è detto che nel /y76-77 non possa anche accettare il trasferimento». Gigi Riva non spiega cosa intende quando dice « se le cose dovessero cambiare ». Forse questo è il suo segreto. Chiediamo al cannoniere quali siano le aspirazioni del Cagliari. La risposta: «Speriamo che la mia squadra possa fare un buon campionato, e mi auguro di poter partecipare anch'io». I tifosi da Riva vogliono i gol. E Riva di rimando: « Li voglio anch'io». Il giocatore sembra il ritratto della salute e della felicità. Merito anche di Suarez? Riva ricorda le giornate tristi dello scorso anno, quando al Cagliari lutto andava storlo. Dice: « Allora non avevamo un vero allenatore. Eravamo sbandali e senza guala, l'orse Chiappella era troppo buono. Con Suarez le cose sono cambiate II Cagliari è lumaio ad essere una famiglia. C'è dialogo, si discute, si trulla. Se vengono fuori contrasti, si appianano di comune accordo ». Un Gigi così euforico interessa anche la Nazionale. Il bomber sull'argomento è prudente: « Xon parliamone per il momento. Non è un mistero che tengo molto alla muglia azzurra, ma adesso non sarei ancora pronto. Per il momento Ito curato soliamo il fiato, ma ci vogliono le punite per tornare in forma. Voglio soltanto ricontare che dopo il disastro di Stoccarda, quando l'Italia fu eliminata dal campionato del mondo, il mio nome non fu incluso nella critica piuttosto severa che comprendeva quasi tulli gli azzurri. Questo credo conti, almeno lo spero». Però Riva ricorda con un po' di stupore: « In questi giorni non ho sentito nessuno, né Bernardini né Bearzot né Villici. Non si son fiuti vivi ». Che ne pensa Gigi Riva del calcio italiano: « CU olandesi e i tedeschi ci hanno rovinati. Se i brasiliani avessero vinto il campionato del mondo, saremmo ancora ancorali ai vecchi schemi, ai dribblings, ai lunucls c alla possibilità di poterci alzare alle undici del mattino. Invece hanno vinto i tedeschi e gli olandesi; cioè ha vinto il calcio atletico, ha vinto gente che si sveglia alle selle del ninnino. Ed eccoci così tutti impegnati a correre come dei matti ». E si spiega: « Evidentemente, scherzo, ma gli allenamenti di Suarez li portano via la pelle ». Accenniamo ai recenti casi di Rivela che vuol diventare presidente al posto di Buticchi. e di Chinaglia che addirittura abbandona Roma per trasferirsi a New York. Riva non accetta il discorso: « Non sono in grado di giudicare il loro operaio. Preferisco astenermi ». Ed eccoci ai 2 miliardi del Napoli per Beppe Savoldi. Riva rabbrividisce. Palesemenle è sconcertato. Poteva toccare a lui una quotazione così clamorosa. E' toccata invece a Savoldi e Riva dice: « Sarà lui u rimetterci. Un giocatore non può valere titillo. Non discuto Savoldi come centravanti. Anzi, sinceramente lo giudico uno dei migliori attaccanti italiani di questo momento. Ha possibilità reali di far bene. Ma 2 miliardi pestino per lui come peserebbero per me e per chiunque altro. Savoldi deve soliamo fare gol, sempre e comunque fare gol. A Napoli già lo chiamano il centravanti dello scudetto. E' una cosa terribile! E se non dovesse andare bene? lo gli auguro ogni fortuita, ma non l'invidio ». Il discorso sulla quotazione di Savoldi consiglia una digressione sul tesseramento dei calciatori stranieri che calmierebbero i prezzi di mercato. Gigi è favorevole, sia pure limitandoli nella quantità (imo per squadra) e scegliendoli bene nella qualità. Dice: « Sono d'accordo per i grandi giocatori, non per lutti. I grandi sì, gli altri no. Uno per squadra al massimo. Con unii selezione severa concordala fra le società e il settore tecnico ». Una domanda a bruciapelo: « Chi vincerà il campionato? ». La risposta è sicura: « Vedo molto bene il Torino ». Perché ha indovinato gli acquisti? Per Riva il merito della campagna estiva dei granata sta nell'aver ingaggiato Radice come allenatore. Commenta: « Non voglio giudicare i nuovi granata. Sostengo soltanto che Radice è veramente bravo ». Torniamo alla probabile classifica finale. Riva conclude: « Al Napoli dovrebbe nudare tutto bene come lo scorso unno per poter ottenere un'alta classifica. La Juventus sarà distraila dalla Coppa dei Campioni ». E aggiunge: « Attenzione al Milani ». Ribattiamo che al Milan mancherà Rivera. La risposta è immediata: « Un giocatore non può fare squadra. Un attaccante con i suoi gol potrebbe anche dare un qualche punto in più, ma un centrocampista, anche bruvo. può essere sostituito ». Giulio Accatino

Luoghi citati: Cagliari, Fosdinovo, Italia, Napoli, New York, Roma, Stoccarda