Sala: elogi ai giovani combattivi

Sala: elogi ai giovani combattivi "Per me è di stimolo essere capitano della squadra,, Sala: elogi ai giovani combattivi (Dal nostro inviato speciale) Entrèves, 27 luglio. « E ' un capriccio estivo, niente di più — dice Claudio Sala toccandosi con delicatezza i baffi recenti, quasi a scusarsi —. Prima o poi li taglieró ». Il nuovo capitano del Torino è il primo, e forse il più gentile a rispondere alle domande. Ha il viso abbronzato, un po' arrossato dalla fatica, e gli occhi scuri e mobili che non si soffermano su nuila e nessuno. La voce però è tranquilla, le parole ponderate, in strano contrasto con il carattere estroso che di solito mette in mostra la domenica in campo: « Essere il capitano del Torino — esordisce — è per me un elemento di grande stimolo Non solo mi sento investito di maggiori responsabilità, ma anche spinto a dare qualcosa di più per la squadra ». » Ouest'anno — continua — secondo me dovremmo avere risolto parecchi dei nostri problemi. In primo luogo quello del centrocampo, lorse il settore che ci ha sempre creato maggiori dilticoltà. L'arrivo di Pecci. che ha la caratteristica di muoversi arretrato appena davanti alla ditesa, ha lorse colmato un vuoto di cui si sentiva negativamente il peso. Anche Santin. come libero, promette una impostazione più elastica, con un appoggio continuo ed utilissimo al centrocampo ». Ouando si parla di ambizioni personali, di traguardi individuali, di sogni che ognuno coltiva per sé. dentro di sé. Sala scrolla il capo con decisione. Secondo le nuove esigenze di squadra, non esiste Sala ma solo il Torino: » Le mie aspirazioni — dice — sono legate alla fortuna della squadra L'unica cosa importante è che il Torino sia protagonista di un grande campionato e che lotti per qualcosa che abbia veramente valore ». Non parla di scudetto perché riconosce come fondata la cautela di Radice e dei dirigenti, nel profondo del suo cuore lo pensa: elogia i giovani, Garritano. lo spirito combattivo dei suoi compagni, l'oculatezza della campagna acquisti. Di Sala, discute solo quando è un po' provocato: « L'anno scorso — commenta — he avuto qualche critica perché si diceva che spesso mi trovavo fuori dal gioco. E' vero, però a tare la mezza punta in tondo si correvano questi rischi. Ouest'anno. con un centroca npo diverso, sarò diverso anch'io, anche se la mia posizione, penso, non muterà di molto, qualunque sia II numero che porterò sulla maglia. Un gioco più corto e manovrato, però, sono certo che si adatterà maggiormente alle mie caratteristiche. Non dovrebbero proprio esserci problemi ». Il discorso è serio, pacato, pronunciato a bassa vece, ma gli occhi scuri tradiscono tensioni interne e segrete. Proviamo con la nazionale, ma anche qui c'è il rifiuto: « La nazionale? — dice Sala —. E' un argomento che per ora non conta. Ora c'e il Torino, soltanto il Torino. Poi si vedrà ». E gli occhi diventano sempre più scuri e sfuggenti. c c |p Claudio Sala

Persone citate: Claudio Sala, Di Sala, Garritano, Pecci, Radice, Santin