Ne uccide più il fumo... Ma gli inglesi continuano

Ne uccide più il fumo... Ma gli inglesi continuano Londra: 50 mila morti all'anno Ne uccide più il fumo... Ma gli inglesi continuano Londra, 27 luglio. Il fumo delle sigarette provoca 50 mila decessi prematuri in Gran Bretagna ogni anno: lo allenila il ministro della Sanità. David Owcn. Una relazione dell'Organizzazione mondiale per la sanità conferma che in numerosi casi cancro, disturbi cardiaci e danni prenatali possono essere attribuiti al fumo, e propone l'adozione di ima serie eli provvedimenti su scala internazionale per limitare o proibire la promozione della vendita di ogni tipo di sigaretta. Propone anche lasse più pesanti sulle sigarette ad alto contenuto di nicotina, un maggiore riguardo per i non fumatori nei locali pubblici e la proibizione della vendila di sigarette ai minori. Tuttavia, nei dieci anni da quando la pubblicità delle sigarette venne proibita alla televisione inglese (fu invece tollerata la continuazione della pubblicità per sigari e pipa, poiché si tratterebbe di due forme di fumo che si sono rivelate meno dannose) il consumo di sigarette, in Gran Bretagna, è aumentato. Nel 1904 le dieci principali società inglesi produttrici di sigarette accettarono volontariamente un codice di pubblicità che non presentava il fumo in maniera particolarmente attraente. Nel 11171 su ogni pacchetto venne inoltre stampata la frase: « Ammonizione del governo di S.M.: il fumo può far male alla vostra salute ». Ma la vendita di -sigarette non ha registrato flessioni. « Nel 19G4, prima che la pubblicità del fumo venisse proibita alla televisione — ha dichiarato il direttore del Comitato dei produttori di tabacco, Hugh Grace — noi vendevamo 114 miliardi di sigarette. Nel 11(74 ne abbiamo vendute per 137 miliardi. E durante questo decennio si sono avuti due importanti rapporti sui pericoli del fumo e diversi aumenti di tasse». Conclusione'.' « Dalle prove che abbiamo si desume che la gente continua a fumare senza preoccuparsi di niente ». Vi sono però alcuni elementi positivi: 1) l'aumento della tassazione ha spinto i produttori a mettere meno tabacco nelle sigarette, con risultati meno nocivi; 2) indagini hanno accertato che le donne incinte fumano meno; 3) le vendile aumentano, ma l'aumento è inferiore a quello registrato da altri beni di consumo. (Api

Persone citate: David Owcn, Hugh Grace

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra