Ad Angrogna come Stambecchi

Ad Angrogna come Stambecchi Marcia alpina, si afferma di misura Weyss Ad Angrogna come Stambecchi Undici chilometri, novecento metri di dislivello fra prati e rocce - Bertin soltanto quinto (Nostro servizio particolare) Androgna, 20 luglio. Willy Bertin non è riuscito a far poker nella « sua » corsa, la marcia alpina della Val Pellice. L'azzurro, partito favoritissimo, ha dovuto accontentarsi del quinto posto, accusando un ritardo dal vincitore di quasi tre minuti. Però può consolarsi: il suo record, stabilito lo scorso anno con 56'45" sugli 11 km del duro percorso, ha resistito. Il trentino Luigi Weyss. campione mondiale di sci-alpinismo, che ha iscritto il suo nome in questa settima edizione della gara, non è riuscito a far meglio di 57'24". Quella di Angrogna era la prima « classica » della stagione in questa specialità da stambecchi. Una sgroppata da Pradeltorno. a quota 1100 metri, fino in punta !al monte Servin a oltre 1700. arl rampicandosi per irti pendii e tra I le rocce. Ed una volta giunti in cima, i 131 coraggiosi che si soi no schierati al via hanno dovuto i fare il percorso a ritroso fino ad Angrogna. superando questa voi; ta un dislivello di 900 metri. Il ■ tutto in meno di un'ora. Sono partiti a spron battuto. I messi in fila da Franco Gaydou, un ragazzo ventenne del posto. Solo una mezza dozzina di atleti hanno tenuto il suo passo: gli altri, dopo poche centinaia di me tri. erano già fuori dalla lotta. Al terzo chilometro, quando la salita si è fatta più ripida, è passato all'attacco il longilineo Weyss. Al suo cambio di marcia hanno risposto solo Gaydou ed il novarese Baldis. Bertin non ha dato segno di reazione ed anche l un altro dei « big » in gara. Car! lo Dalmasso. è rimasto attardaj to Dalmasso ha detto: - Credevo I che Bertin volesse risparmiarsi ! per l'ultimo tratto e sono rima! sto con lui. Sulo più tardi mi so' no accorto che era in crisi, or| mai era troppo tardi ». In discesa le posizione praticamente non sono mutate, salvo | la disperata rincorsa di Dalmasso. | che è riuscito a inserirsi al ter| zo posto, subito dopo Weyss e | Balbis. Un arrivo praticamente in I volata, con tre uomini nel giro di ' un minuto. Poco dopo ecco Gay! dou. felice di poter precedere il : suo idolo. Willv Bertin. Poi la Munga fila dei battuti: Darioli. Andreoletti. Ughetto. Peraldo. Priot! to. Ruffino ed il quarantenne Odin. Tre anni fa. assente Beri tin. aveva vinto proprio lui. oggi | ho dovuto accontentarsi del dodicesimo posto, a 5' dal vincij tore. La prima donna arriva mez' z'ora dopo: è Ivana Giordani, di I Luserna S. Giovanni, bruna, ca, rina. E' alla sua prima gara im! portante: tagliato il traguardo bacia il figlio Andrea, di 5 anni. Ha corso anche lui. tra i giovanissimi, ma con meno fortuna della mamma: è arrivato penultimo. Marco Sannazzaro Ordine d'arrivo: 1. Weyss (Fiamme Oro Moena) in 57'24 ": 2. Balbis (Genzianella) a 13": 3. Dalmasso (U.S. Cuatto) a 1 '13": 4. Gaydou (S.C. Angrogna) a 202"; 5 Bertin (S.C. Angrogna) a 2'47": 6. Darioli; 7. Andreoletti: 8. Ughetto: 9 Peraldo: 10. Priotto; 11. Ruffino: 12. Odin; 13. Martinelli; 14. Pera: 15. Daviero

Luoghi citati: Angrogna, Moena