Come girare per il mondo in economia

Come girare per il mondo in economia Viaggi per giovani e studenti Come girare per il mondo in economia Quest'anno non so proprio cosa fare. Siamo quasi arrivati a fine luglio e non ho ancora decìso dove andare in vacanza. Il motivo? I prezzi, naturalmente. Ho moglie, niente figli, nessun problema per sistemazioni disagiate o avvenlurose. Ho i cassetti pieni di dépliants, prospetti, programmi. Non mi interessa la vacanza in Europa, perché da qualsiasi parte si vada, la vita, Italia compresa, è talmente cara che appena ci si muove sono guai. E' da due anni che vado in Asia, dove in quasi tutti i Paesi, adattandosi, è possibile vivere con una media di 3-5 mila lire il giorno, spostamenti compresi. Student card Non sono cifre buttate l'i, è la realtà: ho premesso però che bisog7ia sapersi adattare. Si deve viaggiare su treni di terza o seconda classe, bisogna scordare i grand'hotel americani (che tuttavia non costano quasi mai più di 15 dollari) e i ristoranti internazionali. Quello che mi interessa è conoscere gente diversa (oltre alle popolazioni locali si incontrano giovani che arrivano da ogni parte del mondo) e la miglior maniera è quella di inserirsi nella vita di tutti i giorni, entrando per un mese nei costumi di persone i cui stipendi vanno da 15 a 75 mila lire. Non è un modo di viaggiare facile, comodo, nulla a che fare con il tour « tutto compreso » delle agenzie (che fra parentesi costa cifre inverosimili). La spesa più forte è l'aereo per lo spostamento iniziale. L'Università (Crue, via Sant'Ottavio, Palazzo Nuovo) è quella che offre a tutti gli studenti (compresi quelli delle medie) le prospettive meno dispendiose, sia perché è collegata con tutte le organizzazioni studentesche estere, dove il turismo-giovane è molto più sviluppato che da ìioi, sia perché lì fanno capo molte agenzie quando hanno ancora posti lìberi sui charter. Inoltre è ancora in Università che si ottengono le « Student cards » (1000 lire), veri e propri passaporti miracolosi per lo sconto organizzato. Il punto di partenza per i viaggi in Asia, in genere, è Bangkok. Due anni fa ci sono arrivato con un volo « Sata » (universitari danesi) in partenza da Parigi (260 mila lire, andata e ritorno), l'anno scorso con un charter della Transitano venduto in Università circa allo stesso prezzo, ma con partenza da Torino. Per entrambi era necessaria la « Student card », con le limitazioni che comporta: essere cioè studente sotto i 30 anni, o laureato da appena un anno. Nel caso di una coppia (uno dei due può anche essere fuori età o non più iscritto) è sufficiente l'iscrizione della moglie o dei marito. Bangkok appare subito come una miniera: non un posto eccezionale per fermarsi, ma la base per scendere, attraverso la Malesia, in Indonesia (Sumatra, Giàva. Bali) con un intermezzo a Singapore. I luoghi per « programmare il futuro » sono il Royal Hotel (dove è possibile acquistare voli Thai ridotti del 30 per cento circa con la « Student card », per tutta l'Asia), il First Hotel (dove ha sede l'organizzazione francese Jumbo per i giovani) e l'Indra Hotel, dove partono gli autobus per lunghi chilometraggi, sia per il Nord che per il Sud. Questi tre hotel, pur praticando sconti sono ancora piuttosto cari per chi vuole andare in economia: all'aeroporto di Bangkok (e la cosa vale per tutti gli aeroporti e le stazioni dell'Asia) vengono però forniti gli elenchi degli alberghi con i prezzi, per ogni parte del Paese. Sempre con la « Student card » in Indonesia si hanno sulle ferrovie (III classe) sconti fino al 50 per cento, in Malesia si può viaggiare facendo l'autostop ai camion che scendono verso Singapore. A Sumatra e a Giava costano pochissimo i pullman, sui tratti dì mare si ottengono sconti sulla Palme Line di navigazione e a Bali si affittano motorette da 90 ce. Una cosa da ripetere però è che in viaggi del genere bisogna sapersi adattare, se si vogliono rendere quasi nulle le spese. Ad esempio può capitare (Lago Toba, Sumatra) di dormire in capanne Batak senza luce, su un materasso gettato a terra, senza servizi, su palafitte che fanno da steccato ai bufali. La spesa però è di circa 200 lire per notte. Bisogna anche adattarsi nei trasferimenti perché le terze classi o ì pullman popolari non sono certamente comodi: si viaggia strettissimi per ore (il tempo e la puntualità hanno tutto un altro valore che da noi), ma è possibile attraversare tutta Giava (circa 1800 chilometri) con 1000-1700 lire. Lo stesso discorso vale per i pasti: si va dalle 100-170 lire, fino alle 4 mila dei ristoranti (dove ci sono) all'europea. E' chiaro che bisogna viaggiare « leggeri », sia per il caldo sia per i trasferimenti: qualche maglietta, jeans, tante medicine (è la cosa più pesante del bagaglio, in genere una borsa tipo quelle contieni-scarponi o uno zainetto), la macchina fotografica (al ritorno molti propongono servizi a riviste specializzate) e ricambi di biancheria: il meno possibile, cioè. Il resto viene da sé, in viaggio: si incontrano tipi dì tutti i generi (esclusi ì turisti ricchi da agenzia) che hanno sempre l'informazione giusta sull'itinerario, sullo sconto strano da ottenere, sulla sistemazione. Questo tipo di viaggio non è altro che un esempio, ma se si fanno i confronti (tenendo presente che uno studente sta via in genere più di un mese) non viene a costare molto di più di una vacanza in Riviera, dove gli extra ed i divertimenti sono carissimi e dove ogni voce incide paurosamente sul bilancio. Inutile poi fare il raffronto con il bagaglio di esperienza con cui si torna. Il discorso è stato fatto per l'Asia, ma vale per il Sud America, per l'Africa, persino per gli Stati Uniti: basta viaggiare con questa mentalità e le spese in loco sono sempre contenute. Il problema è il viaggio dall'Italia e nell'ultimo anno i costi dei voli sono aumentati tremendamente. Vediamo che cosa offre l'università. Roma-Bangkok (a/r): 376 mila lire (con possibilità di comperare in Italia, e non solo al Royal hotel, eventuali voli scontati sull'India e su altri Paesi). Bruxelles-Messico (a/r): 350 mila lire fino al 2 settembre (in università si trovano anche biglietti ferroviari scontati fino al 50 per cento per raggiungere i vari aeroporti europei). Parigi-New York (a/r): 204 mila lire. Parigi - San Francisco o Los Angeles (a/r): 327 mila lire (i ritorni però sono limitati su Parigi fino al 27 agosto da Los Angeles). Parigi-Montreal (a/r): 255 mila lire (fino al 16 agosto). Da Torino Da Torino, liberi a tutti, ci sono poi alcuni voli della British Airways (anche le altre compagnie però sono in grado di fare condizioni simili) per New York, Los Angeles, Canada e Messico che in bassa stagione costano rispettivamente 229.300 lire, 328.800 lire. 226.500 lire e 384.400 lire. In alta stagione si passa a 314.400; 437.800; 302.700 e 469.500 lire. E' però necessario prenotare i voli (per un soggiorno minimo di 22 giorni ad un massimo di 45) con un certo anticipo. Per chi invece vuole spendere dì meno ci sono voli per Paesi più vicini che al Crue costano: Torino-Atene (a/r): da 70 a 90 mila lire a seconda delle date. L'ultima partenza è il 23 agosto. Milano-Londra (a/r): 61 mila lire (voli fino ad ottobre). In alcune date (fino al 24 settembre) con partenza di mercoledì le quote scendono a 56 mila lire. Roma-Copenaghen ( a/r ) : 90 mila lire. Sempre da Roma, andata e ritorno per: Helsinki (160 mila lire); Heraklion (75 mila lire); Malta (50 mila lire); Nairobi (320 mila lire); Tel Aviv (116 mila lire); Tunisi (41 mila lire). Questi sono solo i voli principali, ma. come è già stato detto, è possibile trovare all'ultimo momento delle condizioni favorevoli su charter che le agenzie vendono per riempire i voli. Infine della British Airways è da segnalare un'andata e ritorno Torino-Sydney sulle 800 mila lire (con la condizione di viaggio diretto e continuo, senza cioè altro scalo che quello tecnico), quando la tariffa normale costa quasi 1 milione e 300 mila lire. E' limitato da un minimo di 21 giorni ad un massimo di sei mesi. Thailandia del Sud: dopo un violento acquazzone sul Mare della Cina Conladina nella jungla ai confini con la Birmania

Persone citate: Thai