L'erede di Novella Calligaris non può viaggiare senza mamma di Novella Calligaris

L'erede di Novella Calligaris non può viaggiare senza mamma Perché Laura Bortolotti non andrà ai mondiali L'erede di Novella Calligaris non può viaggiare senza mamma E' proprio vero che quando si lascia la via vecchia per una nuova non si sa cosa si trova. Avevamo una Novella Calligaris, prepotente, antipatica sin che si vuole sul piano dei rapporti umani ma irreprensibile ed encomiabile come atleta. Novella ha smesso di nuotare a vent'anni, dopo gli <■ europei » di Vienna nell'estate scorsa e il nuoto italiano ha trovate Laura Bortolotti. Un autentico talento, in anticipo nei tempi anche di un anno-due sulla Calligaris. Temperamento, classe, uno stile non propriamente bello a vedersi ma efficace l'hanno portata subito su risultati di livello europeo, benché le manchi in effetti una buona velocità di base. Insomma una copia quasi perfetta di Novella, capace di dare grandi soddisfazioni, nel mezzofondo soprattutto. Tutto quindi sembrerebbe filare liscio se non ci fosse di mezzo un ■■ ma » anzi una mamma. La Signora Bortolotti, o meglio la prof. Eugenia Maria Bortolotti, detta « Genna » si occupa da vicino dell'attività sportiva della figlia. Forse troppo da vicino. Ci ricordiamo di aver visto qualche volta alle gare il padre di Novella Calligaris, la mamma quasi mai. Con i Bortolotti la situazione è completamente diversa. Laura non muove passo, non fa una bracciata che mamma non voglia. La signora ha fondato una società fatta su misura per la figlia (e per le altre due sue bambine Elena e Mariachiara, più giovani), la San Donato Nuoto, ed ha impostato allenamenti, gare, tutto. Presidentessa del club. conta nelle sue file un'altra brava nuotatrice, Giuditta Pandini. e nessun maschio. Ha deciso che si deve dare importanza soltanto alle gare regionali, in base ai risultati delle quali si ottiene nella distribuzione delie ore riservate agli allenamenti più spazio per la San Donato. Sin dall'inizio la signora Bortolotti ha sempre contestato anche la Federazione. Non le sono mai piaciuti i ritiri collegiali « Sapete — ha confessato una volta Laura — è vero che i maschi sono in un altro albergo, ma qui ci sono i camerieri ») perché considerati tempo perduto per gli allenamenti. Il tecnico federale femminile Franco Baccini viene considerato un tipo troppo alla mano, mentre l'allenatore personale della Bortolotti, Patorno (un personaggio strano, taciturno, che si dice sia stato nella Legione straniera, soprannominato il « fachiro ») gode della massima fiducia. Laura Bortolotti e Giuditta Pandini sono forse i due italiani che nuotano di più in assoluto: 17-18 chilometri al giorno senza sosta, badando però ad ottenere buoni risultati anche a scuola. Una serietà eccezionale dunque, ma con quali scopi? L'obbiettivo di un'attività così controllata e frenetica dovrebbe essere — a nostro avviso — il conseguimento di risultati d'eccellenza nei grandi appuntamenti del nuoto, a cominciare dalle Olimpiadi e dai campionati mondiali. Ma Laura Bortolotti (e con lei Giuditta Pandini) con tutta probabilità non andranno a Cali in Colombia dove fra una quindicina di giorni inizieranno i campionati mondiali. Le due ragazze non sono partite ieri con la squadra femminile azzurra. Quali i motivi? A noi sembrano piuttosto oscuri. Pare che le rispettive famiglie non abbiano voluto che le due ragazze, quindicenni, viaggiassero da sole. Avrebbero consentito alla trasferta solo se accompagnate da un genitore (mamma Bortolotti?) o dall'allenatore Patorno. Una richiesta che ha dell'assurdo, se si considera che da Milano per Roma (l'unico tratto che avrebbero dovuto in pratica compiere senza accompagnatore) sono partite altre tre ragazze, Roncelli, Grugni e Corniani, che non hanno avuto alcun problema. Ora la Federazione si trova ad un bivio pericoloso: accettare l'imposizione della famiglia o lasciare le ragazze a casa. Farle partire ora significherebbe costituire un precedente poco simpatico. Farle rimanere in Italia vorrebbe dire avere sciupato mesi e mesi di allenamento. Si è parlato di squalifiche, di risposte « dure » da parte della Fin. Soltanto oggi si saprà quale sarà la reazione federale. Un unico fatto però è certo: le uniche ad essere danneggiate saranno proprio Laura e Giuditta, in qualsiasi caso. E tutto questo per la professoressa Bortolotti, che non ci stupiremmo di vedere qualche volta in vasca con lo scafandro da palombaro per poter controllare da vicino la sua prole. Cristiano Chiavegato Laura Bortolotti, la miglior nuotatrice italiana del momento, forse non andrà a Cali per i campionati del mondo

Luoghi citati: Colombia, Italia, Milano, Roma, Vienna