Programma aperto alla collaborazione

Programma aperto alla collaborazione Pei e psi per le giunte in Piemonte Programma aperto alla collaborazione Da oggi nuovi colloqui - Invitati gli altri partiti nonostante il rifiuto già espresso per una maggioranza allargata II corretto adeguamento alle decisioni del partito ha tolto alla posizione dissidente dei socialisti nenniani la conseguenza pratica di « rottura » del fronte delle sinistre. Concordata con il vicesegretario nazionale del psi, Craxi, la dichiarazione di tre autonomisti piemontesi (Calsolaro. Bertolotti, Bosco) aveva fatto ritenere, sabato, che l'alleanza pci-psi potesse non andare in porto, ! termini del contrasto erano chiari: da una parte la maggioranza dei socialisti piemontesi, guidata dall'on. Vittorelli e dal segretario regionale Borgogno, d'accordo col pei, propone alla Regione Piemonte la formazione di una giunta di sinistra, allargata a chi ne condivida il programma; dall'altra gli autonomisti ricordano che « sul piano numerico e su quello dell'orientamento delineato dalla direzione nazionale del partito una sola maggioranza è possibile, quella di centro-sinistra». Ancora una volta si parla di numeri: alla Regione pei e psi dispongono di 30 voti (22 pei e 8 psi); i quattro partiti di centro-sinistra ne avrebbero invece 34, su 60. Ma, dicono le sinistre, il pei è diventato il partito di maggioranza relativa in Piemonte, mentre la de è reti-ocessa al secondo po<sto; l'esito elettorale indica la richiesta di una svolta politica che, in una situazione di grave crisi economica, ha bisogno della convergenza più ampia possibile di altre forze politiche. Quindi, giunte pci-psi « aperte ». Poiché finora /'apertura non è stata accolta da altri partiti, se l'avv. Corrado Calsolaro, consigliere regionale, avesse deciso di mantenere il suo atteggiamento anche in aula, i 30 voti, già esigui, sarebbero diventati 29 rendendo più debole l'alleanza di sinistra. Ma egli ha subito precisato: « La scelta definitiva dovrà essere presa dal direttivo regionale del partito: in quella sede noi voteremo contro la proposta della giunta di sinistra alla Regione. Ma se la maggioranza del psi confermerà la linea seguita in questi giorni, in Consiglio regionale voterò secondo la disciplina di partito, però non entrerò in giunta ». Il contrasto riemergerà Quindi all'interno del psi. ma è probabile che avrà dimensioni ridotte essendo quasi tutti i socialisti già impegnati a formare giunte di sinistra negli enti locali del Piemonte con « assunzioni di responsabilità » {sindaci, assessori, presidenti, eccetera). Gli autonomisti hanno chiesto anche un intervento degli organi nazionali, ma a Torino si fa presente che Von. Vittorelli fa parte della direzione centrale e che difficilmente avrebbe portato avanti una soluzione di questo tipo se7iza l'implicito appoggio di Roma. A conferma che il progetto delle sinistre va avanti, da oggi riprendono i contatti fra pei e psi per impostare un programma su base regionale, ma in un quadro omogeneo che interessa anche i Comuni e le Province piemontesi. Intanto saranno accelerate le trattative per il Comune e la Provincia di Torino, i cui Consigli dovrebbero riunirsi il 14 luglio: qui i problemi sono minimi, perché le giunte di sinistra hanno maggioranze sicure. In questa delicata fase di transizione, che vede il mutamento politico più rilevante del dopoguerra nelle amminisù-azioni piemontesi (il 60 per cento di esse ha giunte di sinistra), va ricordato un fatto significativo: l'incontro dei sei partiti (pei. de, psi, psdi. pli, pri) per discutere la possibilità di accordi plenari nella formazione delle giunte o nella costituzione di maggioranze « allargate ». Le delegazioni si sono incontrate due volte, martedì e venerdì della settimana scorsa, ma la conclusione è stata negativa. La de ha respinto l'offerta e gli altri partiti si sono accodati, aìiche se qualcuno era tentato di accettarla per rimanere nell'area della maggioranza. Comunisti e socialisti, però, mantengono la proposta. Nei prossimi giorni discuteranno il programma, invitando ancora anche gli altri partiti. Accantonato il problema degli schieramenti, si cercheranno convergenze sui contenuti: sarà l'occasione per far entrare dalla finestra quell'accordo che non è passato per la porta? Il 21 dovrà riunirsi il Consiglio regionale: fra due settimane si saprà quindi su quante e quali forze politiche si reggerà la nuova giunta. La de, che avrebbe potuto precedere i socialisti con una sua iniziativa, ha dato invece l'impressione di nasswilà e disorientamento. Le polemiche dichiarazioni dei ministri Donat-Cattin e Sarti a favore del centro-sinistra sembrano cadute nel vuoto (e pei e psi le hanno rintuzzate da iiosizioni di forzai. La situazione resta comunque fluida, anche se rare non esserci dubbio sulla prospettiva di fondo: e cioè una giunta Dci-psi. Nell'ipotesi minima di 30 voti su 60, sarebbe eletta ugualmente: la maggioranza assoluta (almeno 31 voti! è necessaria soltanto per la prima e la seconda votazione, per la terza basta la maggioranza semplice. c. f.

Persone citate: Bertolotti, Borgogno, Calsolaro, Corrado Calsolaro, Craxi, Donat-cattin, Sarti, Vittorelli

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Torino