Le bombe dell'Irlanda sono tornate a Londra di Mario Ciriello

Le bombe dell'Irlanda sono tornate a Londra Timori di una lunga campagna terroristica Le bombe dell'Irlanda sono tornate a Londra iDnl nostro corrispondente) Londra. 30 agosto. Le bombe irlandesi hanno ricomincialo a lacerare le notti di Londra. La speranza che l'esplosione di mercoledì a Caterham, nel Surrey. a Sud della capitale, fosse un episodio isolato, sono presto svanito. Giovedì sera, bomba in Oxford Street. Ieri, attentato in Kensfagioli Church Street, con il primo morto di questa nuova campagna terroristica. La polizia è pessimista. Il comandante Robert Habershon, capo della Bomb Squad di Scollami Yard, ha dichiaralo oggi: « Londra sarà forse bersaglio di una lunga offensiva, che potrebbe prolungarsi durante tutto l'autunno e tutto l'inverno. Il pericolo è grave ». E cosi l'immensa metropoli si appresta ad un nuovo assedio. Speciali misure di sicurezza tornano a difendere i ministeri, il Parlamento, i giornali, i tribunali, le banche e tutti i luoghi strategici della capitale. Macchine della polizia percorrono e ripercorrono tutti i quartieri. Stampa e televisione esortano i cittadini alla prudenza ed alla vigilanza. D'improvviso, ratino sfera si è trasformata. La spensieratezza estiva, non appannata neppure dalla recessione e dall'inflazione, ha lasciato il posto ad una cupa grinta. Il ricordo dei morti e dei mutilati del '73 e del '74 (e non soltanto a Londra, la strage più atroce fu a Birmingham, 19 uccisi) s'è ridestato doloroso, ha accresciuto la determinazione di resistere alla sfida. L'Ira continua a proclamarsi innocente, continua a ripetere che i suoi uomini non hanno mai violato la tregua in vigore dall'inizio dell'anno, deplora e condanna gli attentati. Le au*orità britannici-e sembrano credere a queste dichiarazioni, non vedono perché i Provisionai dovrebbero aggredire l'Inghilterra sul suo territorio proprio ora che Londra sta giocando nell'Ulster le sue ultime disperate carte per salvare la minoranza cattolica da una nuova supremazia politica protestante. Si dice invece: i terroristi sono probabilmente guerriglieri dell'Ira da tempo in Inghilterra, che agiscono di propria iniziativa perché incolleriti dalla tregua, perché convinti che i loro capi, i loro comandi, dell'Ulster, abbiano rinunciato alla lotta. Non sarebbero molti, questi dinamitardi: ma bastano poche mani e pochi ordigni per sconvolgere una città, per imporre una mobilitazione dei servizi di sicurezza, per uccidere, per straziare corpi innocenti. Scotland Yard ha ottenuto straordinari successi nel '72, nel '73 e nel '74; ha arrestato tutti i responsabili degli attentati, tranne coloro che collocarono una bomba alla Torre dì Londra ed una in Parlamento, è convinta di poter agguantare anche questi estremisti fra i quali vi sarebbe una ragazza. Ma, come ha ripetuto oggi Habershon, «ci vuole tempo». La cattura di due o tre guerriglieri può indurre i loro compagni a colpire nuovi bersagli e così via. Tutto questo sullo sfondo di un Ulster che sembra slittare inarrestabilmente verso nuove crudeli tragedie. I negoziati fra protestanti e cattolici sulla futura amministrazione della provincia sembrano destinati ad un fallimento. Mario Ciriello I Londra. I danni provocati dalla bomba a Kensington Church Street (Telefoto Upi) !

Persone citate: Church, Robert Habershon