Merckx ride (e paga)

Merckx ride (e paga) Domani il "mondiale,, dei professionisti Merckx ride (e paga) Certa la presenza di Battaglili : il medico lo ritiene abile - (innondi prevede una vittoria in volata - Thevenet, malaticcio, non sembra un buon avversario per Eddy (Dal nostro inviato speciale) Weppion, 29 agosto. Giovanni Battaglili è recuperato. Dopo l'allenamento sul percorso dei mondiali a cui si è sottoposta stamane la squadra azzurra, il medico dottor Fabio Zucchelli lia emanato il seguente comunicalo, piuttosto tranquillizzante: « Al termine dell'allenamento di un centinaio di chilometri ho sottoposto a visita il corridore Giovanni Battaglili. Il dolore al ginocchio sinistro accusato lino a ieri è scomparso. Le condizioni cliniche obiettive al ginocchio stesso sono da ritenersi nella norma ». Il et. Alfredo Martini, dopo il verdetto del medico, ha preso da parte le due riserve Paolini e Santambrogio che, in diretta concorrenza l'uno con l'altro, si erano illusi di poter trovare "in extremis» un posto nella pattuglia azzurra. Santambrogio è, da sempre, un gregario-modello, Paolini ha dimostrato di essere in ottime condizioni di forma vincendo il circuito di Chignolo Po e la Coppa Bernocchi e classificandosi secondo nel giro delle Marche e nel G. P. Industria a Prato. Che cosa dovevano dire, i due esclusi? Hanno abbozzato, con tanti auguri di circostanza al più fortunato Battaglio. Il veneto ha ritrovato fiducia: «Martini — ha detto — mi ha impegnato a lonclo. invitandomi a scattare ripetutamente. Non ho mai sentito dolore al ginocchio. Non sono un bambino, se ci fosse qualcosa che non va lo dirci, tanto più che dopo il campionato del mondo debbo anche andare al Giro della Catalogna. Se non c'è il dolore, la forma è buona-. Lo condizioni di Battaglie apparso in continuo crescendo di forma dopo essersi rimesso dall'infortunio durante il Tour, sono state decisive per risolvere i dubbi di Martini. -Mi sarebbe seccato — ha detto il commissario tecnico — dover rinunciare al corridore più in forma della squadra, anche se le condizioni fisiche delle riserve Paolini e Santambrogio mi avreb- bero offerto comunque le più ampie garanzie -. Tutti gli azzurri, dopo il severo allenamento sul circuito di Yvoir, sono concordi nel ritenere il tracciato meno duro sia di quello di due anni fa a Barcellona sia di quello dell'anno scorso a Montreal: "Ritengo estremamente difficile — ha detto per tutti Gimondi — una soluzione isolata, perché il tracciato non è abbastanza selettivo. Penso ad una volata ristretta, di sei o sette corridori, non riservata quindi ad uno sprinter puro, ma ad un autentico fondista, che abbia ancora lorza per scattare dopo 265 chilometri di corsa -. Egualmente, tutti gli azzurri sono d'accordo nel ritenere che il pericolo più grosso venga dai belgi, molto meno divisi di quanto si poteva pensare, anche perché Merckx sembra aver trovato (libretto degli assegni alla mano) argomenti validissimi per ottenere l'appoggio di qualche connazionale apparentemente neutrale. Lo stesso De Vlaeminck si sarebbe dichiarato disposto a favorire il campione del mondo uscente qualora lo sviluppo della corsa non gli consentisse di tentare la sua carta personale. Oggi i belgi, i nel sontuoso ritiro di un elegan-1 tissimo albergo di Falaen. hanno tenuto l'annunciata conferenzastampa dalla quale, all'infuori di un ridanciano scambio di battute tendente forse a confondere le idee, non è uscito nulla di più di quanto già non si sapesse: Merckx ., . ^"..^"^'^L^J^0!9^^' Bruyere, De Schoenmaker e Jans sens; Van Impe in coppia con Teirlinck; gli altri quattro «galli», cioè De Vlaeminck, Maertens, Verbeeck e Dierickx, ciascuno in] corsa per conto proprio, sia pure con la platonica disponibilità a collaborare in caso di più fortunata offensiva da parte di un compagno di squadra. A Maertens è stato chiesto se, qualora si ripetesse una situazione simile a quella di Barcellona, egli sarebbe ancora disposto a tirare la volata a Merckx: «Wo certamente — ha risposto Freddy — cercherei di risparmiarmi al massimo negli ultimi chilometri per vedere di vincere io ». Qualcuno ha invece domandato a Merckx come si comporterà nei confronti del «nemico» Moser, che avrebbe favorito la vittoria di Thevenet nel Tour: «Moser — ha risposto Eddy — è come tutti gli altri partecipanti al campionato del mondo: un avversario da battere, e nulla di più-. Le polemiche in seno alla nazionale francese non accennano intanto ad attenuarsi e l'eventualità che i «tricolori» siano costretti a schierarsi in nove sembra ormai diventata una certezza: Georges Talbourdet e Jean Claude Misac hanno entrambi rifiutato la designazione, su imposizione dei dirigenti della propria casa, che li ri-j tengo'tìa ih condizioni fisiche non j adeguate a cotanto impegno. L'u nica riserva. Yves Hezard, non si è ancora rimesso dalla tendinite e le sue probabilità di essere recuperato in tempo per domenica sono minime. Se a questo si aggiunge che lo stesso Bernard Thevenet si è presentato al raduno collegiale dei francesi in precarie condizioni fisiche a causa di un insistente mal di gola, si deve convenire che il preventivato duello tra il vincitore del Tour e Merckx sembra svuotato ancor prima di incominciare. Gianni Pigliata

Luoghi citati: Barcellona, Catalogna, Chignolo Po, Marche, Montreal, Prato