Coniugi denunciati: con scherzi telefonici forse hanno indotto un uomo a uccidersi

Coniugi denunciati: con scherzi telefonici forse hanno indotto un uomo a uccidersi A Genova: volevano 400 mila lire per "lasciarlo tranquillo,, Coniugi denunciati: con scherzi telefonici forse hanno indotto un uomo a uccidersi (Dal nostro corrispondente) Genova, 28 agosto. Due coniugi abitanti a Mignanego sono stati denunciati alla procura della Repubblica sotto l'accusa di tentativo di estorsione: secondo i carabinieri della compagnia di Sampierdarena, che hanno condotto le indagini, con il loro comportamento e con le loro richieste di danaro avrebbero provocato uno stato di ossessione e angoscia in Angelo Pelagatta, di 40 anni, il capo reparto della «Erg» che il 18 agosto si uccise con un colpo di pistola al capo. I denunciati sono Liliana Maccini, di 38 anni, e il marito Mauro Berardinelli, di 42 anni. Le indagini dei carabinieri presero avvio subito dopo il suicidio del Pelagatta: sul fatto che l'uomo si fosse ucciso non vi erano dubbi, e infatti la cosa è stata confermata dall'autopsia, ma le voci correnti, a Mignanego, un comu¬ ne vicino a Genova sulla statale dei Giovi, parlavano di una storia di ricatti nata in un ambiente ricco di relazioni extraconiugali. Pelagatta, il cui cadavere era stato scoperto dalla moglie Maria Rosa Piana al momento del rientro in casa, nel pomeriggio, non aveva problemi finanziari, conduceva una vita agiata con la moglie e il figlio. Negli ultimi tempi, però, aveva dato segni di un notevole nervosismo, aveva detto alla moglie: «Se mi succede qualcosa, sai che cosa devi fare». Alcune perquisizioni effettuate dai carabinieri nell'ufficio del Pelagatta, alla Erg, hanno portato al rinvenimento di alcuni taccuini, su tutti c'era scritto un nome di donna, Marisa. Dal canto suo, la moglie del suicida ha dichiarato ai carabinieri che, da tempo, sia lei sia il marito ricevevano telefonate anonime. più.o meno di questo tenore: se volete stare tranquilli, e ritrovare la serenità familiare, dovete darci 400 mila lire. Le indagini sono proseguite con molta circospezione e hanno portato alla denuncia dei due coniugi che, secondo i carabinieri, avrebbero perseguitato telefonicamente il Pelagatta. La Maccini e il Berardinelli si difendono affermando che le telefonate erano scherzose, e non minatorie. «Sapevamo che al Pelagatta piacevano le donne — questa è la loro posizione —, tanto è vero che gli abbiamo mandato la fotografia di una donna nuda, ma col volto coperto. Le telefonate che abbiamo poi fatto, erano soltanto uno scherzo, tanto è vero che in seguito siamo diventati amici, tra noi c'è stata una spiegazione, e lui ha compreso le nostre vere intenzioni». Secondo la denuncia dei carabinieri, invece, Pelagatta, che era un uomo apprensivo e psicologicamente instabile, ricevette altre tetefonate minatorie e ricattatorie, tanto è vero che qualche tempo prima del suicidio aveva preso l'abitudine di girare armato. A un certo momento, poi, c'è stato il crollo dell'uomo, che non ha più saputo resistere alla situazione, e si è ucciso. p. 1.

Persone citate: Berardinelli, Liliana Maccini, Maccini, Maria Rosa, Mauro Berardinelli

Luoghi citati: Genova, Mignanego