Arrivano in Calabria due alti funzionari per ravvivare le indagini sui sequestri di Silvana Mazzocchi

Arrivano in Calabria due alti funzionari per ravvivare le indagini sui sequestri Ora si cerca il "cervello,, della pericolosa gang criminale Arrivano in Calabria due alti funzionari per ravvivare le indagini sui sequestri Il questore di Roma Macera e il capo della Criminalpol Li Donni - Legami tra i rapimenti D'Amico e Mazzotti ? (Dal nostro inviato speciale) Reggio Calabria, 27 agosto. «E' qui in Calabria che sta il cervello dell'anonima sequestri. Qui bisogna venire per scoprirlo ed è necessario scuotersi, ravvivare le indagini che invece sembrano sospes° —: parla un alto funzionario di polizia locale e l'allusione alla stasi dell'inchiesta D'Amico è evidente —. Per questo motivo — afferma — la questore di Roma Ugo Ma-cera e Li Donni si sono messi in viaggio». Il questore di Roma Ugo Macera e il capo della Crimi- nalpol, Ferdinando Li Donni, arriveranno domani in «mis- sione». A Lamezia si incontreranno con-i-carabinieri, con i funzionari di polizia e con il magistrato Paolo Scopelliti che conduce l'inchiesta sul rapimento dell'armatore Giuseppe D'Amico. «L'indagine interessa ormai tutta la Calabria — continua il funzionario — perché la regione detiene il primato in materia di rapimenti e se sfondiamo qui troveremo la chiave di molti casi di sequestri di persona avvenuti in tutta Italia». A imprimere alle indagini calabresi sul rapimento dell'armatore D'Amico questo carattere «nazionale» è stato il sospetto che il riscatto di un miliardo e 50 milioni di lire per Cristina Mazzotti, la studentessa diciottenne di Eupillo in Brianza scomparsa da due mesi, sia stato pagato in Calabria, forse proprio nella zona del Lametino. Gli investigatori lombardi cercano anche un giovane, Sebastiano i Spadaro, nato a Reggio Cala 1 bria 23 anni fa, già condanna1 to per porto abusivo d'armi, J ma assolto in appello. Spada j ro sarebbe stato «l'esattore» j della banda che rapi Cristina j il 30 giugno scorso nonché la l «voce» che, telefonicamente, trattò il riscatto con i genito- I ri. E ancora, Loredana Petroncini e Guglielmo Giuliani, I la coppia coinvolta nel rapimento della Mazzotti, hanno | nominato come loro difensoi re un noto penalista di RegI gio. Ormai quindi la Calabria, i clan mafiosi e le loro bande sono al centro dell'attenzione | degli investigatori e l'arrivo a Lamezia di Macera e di Li : Donni conferma il sa'to qualitativo imposto all'indagine l sull'armatore D'Amico, i Ugo Macera, 56 anni, quej store di Roma da soli tre me1 si, è considerato un esperto | nel campo dei sequestri di persona. Ha viaggiato molto, j ha lavorato con l'Interpol e | con molte polizie europee ma la sua fama si costruì nel ! 1965 quando lo Stato italiano j lo inviò come esperto per risolvere un caso delicato a Melbourne in Australia. Un operaio emigrato dal nostro paese era stato ucciso e due feriti dalla mafia del mercato ortofrutticolo. Macera risolse il caso e tornò famoso. Ferdinando Li Donni, 63 anni, siciliano, capo della Criminalpol, è stato questore in Calabria nel 1965. «Qui Li Donni avrà compiti specifici — dice il funzionario —, dovrà coordinare il lavoro degli investigatori, saldare l'alleanza tra carabinieri, polizia e guardia di finanza, alla quale saranno affidate le indagini fiscali e quelle sul contrabbando gestito dalla mafia». Il capo della Criminalpol resterà a Lamezia qualche giorno, mentre il questore di Roma si limiterà a dare il via a queste nuove indagini allargate. Macera, concordando le tappe del suo viaggio in Cala I bria, dice di voler vedere in faccia questi grossi calibri mafiosi e di voler capire chi c'è dietro a quelli che affermano di vivere con 150 mila lire al mese come il boss Girolamo Piromalli di Gioia Tauro. Anche se non rientra nei suoi doveri, Macera vuol restare sul posto, lavorare nel vivo dell'indagine. Partita per il sequestro D'Amico, dunque, questa inchiesta è divenuta un'indagine «monstre» che coinvolge tutta la Calabria, una regione dove in pochi anni si sono registrati 19 rapimenti per un fatturato di molti miliardi e dove, attualmente, tre persone sono tenute «sequestrate» dai banditi. Si tratta di Francesco Napoli, un giovane studente rapito a Palmi il 9 maggio scorso; del possidente Maiorana di Crotone sul quale pende la minaccia della decapitazione annunciata dieci giorni fa con un messaggio alla famiglia, se non verrà pagato al più presto il riscatto; e di Domenico Arecchi, di Reggio, prigioniero da settimane. A Lamezia, Giuseppe D'Amico è atteso per questa sera e, mentre scriviamo, è in corse l'interrogatorio di Domenico Lento A tarda sera è stato arrestato un manovale, Gaetano Francesco, indiziato per il sequestro di Cristina Mazzotti. Silvana Mazzocchi Roma. Il questore Macera parlilo per la Calabria