Fallito il "Cipes" di Milano

Fallito il "Cipes" di Milano Fallito il "Cipes" di Milano Milano, 26 agosto. La sezione fallimentare del tribunale di Milano ha avviato in questi giorni un procedimento d'ufficio per dichiarare il fallimento del «Cipes», il «Consorzio iniziative programmazione edilizia sociale» controllato da un gruppo di esponenti della de milanese. Procedura a prima vista in- „„:iirC£i»t£ Ti ISZIZ. sollta Poiché il Cipes, secondo quanto si legge nel suo statuto, aveva come scopo dichiarato quello di «fornire senza scopo di lucro assistenza amministrativa, legale e tecnica, alle cooperative consorziate». Il «Cipes» venne costituito il 24 dicembre del '71 da un gruppo di giovani esponenti della democrazia cristiana lombarda, fra questi Ezio Cartotto, ex direttore del settimanale de II Popolo lombardo, attualmente membro della commissione amministratrice dell'azienda trasporti municipali; Ferruccio Ferrari, presidente della sezione provinciale di controllo sugli enti locali; Adriano Dalmiglio, l'architetto Giuseppe Barbieri, il commercialista Giuseppe Mormiroli e Marcello Campanini. Attorno al «Cipes» fiorirono col tempo altre società collegate, alcune per azioni altre a responsabilità limitata, «Schermi societari — scrisse il pretore di Milano Orio Simonazzi — creati e voluti assime al "Cipes" per perseguire finalità di lucro altrimenti precluse e come tali appaiono in frode alla legge». Il consorzio per tre anni camminò con il vento in poppa. I suoi cantieri spaziavano dal Lodigiano ad Arese, da Peschiera a Melegnano a Monza, per un giro d'affari di diversi miliardi. Poi un'improvvisa caduta. (Ag. Italia)

Persone citate: Adriano Dalmiglio, Ezio Cartotto, Ferruccio Ferrari, Giuseppe Barbieri, Marcello Campanini, Orio Simonazzi, Peschiera

Luoghi citati: Arese, Italia, Melegnano, Milano, Monza