Reciproche concessioni tra le fazioni del Mfa

Reciproche concessioni tra le fazioni del Mfa Reciproche concessioni tra le fazioni del Mfa Lisbona: Goncalves resta (un nuovo compromesso) (Dal nostro inviato speciale) Lisbona, 26 agosto. Goncalves resta. La seduta maratona del vertice militare portoghese, conclusa all'alba dopo 15 ore di estenuanti discussioni, non è riuscita a sbloccare la situazione. Il presidente Costa Comes, rigidamente ancorato al ruolo di mediatore fra ufficiali moderati e progressisti, si è limitato a ratificare le concessioni che le due fazioni sono riuscite a strapparsi a vicenda. Non è andato oltre, perché non ha voluto, o non ha potuto, evitando di gettare il peso della sua carica sul piatto della bilancia; così questa sera il primo ministro Vasco Goncalves si trova ancora al tavolo di lavoro nel suo studio di Sao Bento, il palazzotto in stile manuelino che per decenni era stato la residenza del dittatore Salazar. La riunione di Belem, sontuosa e barocca dimora del Capo dello Stato sulla riva del Tago, ha comunque prodotto qualche risultato significativo, pur non rispondendo al quesito principale: perché non è stata rispettata la scadenza dell'ultimatum posto una settimana fa al Presidente dallo schieramento maggioritario del movimento delle forze armate, e cioè la testa di Gongalves che i moderati considerano legato a doppio filo con il pcp? A Luta, giornale pomeridiano del ps, avanza una spiegazione. Il gruppo del generale Melo Antunes, promotore del famoso documento dei nove sul quale la scorsa settimana si stava delineando una convergenza delle componenti antigongalviste del Mfa, si sarebbe trovato improvvisamente privo dell'appoggio del comandante del Copcon, Otelo Saraiva de Carvalho. In sostanza il generale, che la scorsa settimana aveva indirizzato una lettera perentoria e sprezzante a Gonplves («Grazie per il tuo lavoro di rivoluzionario, ti invito ad andare a casa dove potrai riposarti, meditare e leggere in pace gualche buon libro») temendo di essere scavalcato dalla base attestata a sinistra, non si è sentito in grado di accettare le componenti spinoliste che militano alle spalle di Antunes. Di conseguenza, afferma l'organo del partito socialista, il capo di stato maggiore dell'esercito, generale Carlos Pabiao, che i moderati volevano formasse il prossimo governo, ha rinunciato alla designazione. I presenti, interpellati dal Presidente, non hanno saputo esprimere il nome di un altro candidato. Se è così, la crisi portoghese rischia di allungare i tempi, alimentando il pericolo di un gesto di forza da parte dell'esercito contro Goncalves, pronto a riprendersi sul campo quello che aveva ritenuto di poter ottenere legalmente con le trattative. Ma torniamo al vertice, iniziato alla presenza del «direttorio» (Costa Gomes, Goncalves e De Carvalho) allargato prima al Consiglio della rivoluzione in carica e poi ai sette ufficiali antunesiani, espulsi um mese fa per aver elaborato il documento contro il primo ministro. Il disaccordo ha avuto persino un risvolto pro¬ tèEpndtpnrpdgiugshArgeitocollare. I moderati, che non ! erano stati invitati a pranzo a i palazzo Belem, sono dovuti andare a mangiare in un ristorante vicino. Alla fine tre le decisioni adottate, l'ufficio propaganda dello stato maggiore delle forze armate, la famosa quinta sezione filogoncalvista che controllava numerosi giornali della capi- tale, le stazioni radio e la tv, è stato disciolto, il generale Enrico Corvacho, protetto dal premier, è stato reintegrato nell'incarico di comandante della regione militare settentrionale; l'assemblea del Mfa procederà alla ristrutturazione del consiglio rivoluzionario. Come si vede, si tratta di provvedimenti all'insegna del compromesso: Goncalves perde un'importante pedina che gli consentiva di influenzare un settore considerevole della informazione ma guadagna un comando di rilievo strate-gico nel nord conservatore(quelli del centro e del sud sono in mano a generali chehanno firmato il documentoAntunes), i moderati tome-ranno a far parte del consi- glio rivoluzionario del qualeerano stati esclusi. Chiave di volta di questoimprevisto equilibrio di forze diventa pertanto l'assemblea del Mfa, convocata per la prossima settimana, che finora era controllata da ufficiali e sergenti della sinistra. Mentre, dunque, i gruppi che si sono affrontati a Belem si irrigidiscono in un'inipasse ricca di inquietanti in terrogativi, il pc continua a mobilitare la piazza a sostegno del quinto governo provvisorio facendosi forte dell'alleanza siglata ieri con un coa- cervo di gruppuscoli che stringendosi attorno al parti to comunista, hanno acquista to di colpo una insperata par venza legalitaria. Il fronte po- pulista ha indetto per domani sera nella zona portuale della capitale, una massiccia mani- festazione a favore di «o com- panheiro Vasco». La convoca- zione è duramente criticata dai socialisti di Mario Soares, spinti automaticamente verso destra dall'allargamento del pcp sull'estrema sinistra extrassembleare. Il ps denuncia «il degi-adaiite spettacolo delVimpotenza politica d'un governo minoritario disperatamente attaccato al potere», rimprovera a Cunhal che, con l'autocritica dei giorni scorsi «sembrava aperto alla cooperazione con le forze politiche della maggioranza» (il ps ha ottenuto nelle elezioni il 38 per cento dei voti, il pc il 12 e mezzo) di aver varato invece «uno schieramento suicida per chi accetta di farvi parte». E chiede le dimissioni del governo «condizione fondamentale per superare la crisi e salvare la rivoluzione-. Nel frattempo, nel Nord del paese, si torna a sparare. Una raffica di mitra ha colpito un uomo, che è morto, a Lei ria. I colpi sono stati sparati dai soldati, in difesa della se- de locale del pc. Piero de Garzarolli Lisbona. Un ragazzo «armato» con la fionda durante gli scontri a Leiria (Tel. Ap)

Luoghi citati: Gonplves, Leiria, Lisbona