Drut, campione ribelle

Drut, campione ribelle Dopo il "mondiale,, (13") dei 110 ostacoli Drut, campione ribelle // « ragazzo terribile • dell'atte- : fica francese ha chiuso la bocca al suoi nemici: il 13" netti sui 110 ostacoli realizzato venerdì sera a Berlino — primato del mondo tutto suo, dopo II 13"1 in comproprietà con Milburn — lo rende inattaccabile da chi, come lo s'esso c. t. francese Christian Dubreuilh. lo accusa di essere un presuntuoso, un individualista insofferènte ad ogni disciplina lederate e di squadra (l'ultima « crisi • risale alla sua rinuncia a Francia-Polonia per venire a ga- I reigiare dietro Ingaggio In Italia). In realtà Guy Drut é soltanto un grandissimo campione, uno di quel tipi che sarebbero andati avanti in qualsiasi sport avessero scélto. Ha un fisico eccezionale | ( 1 metro e 88 per 75 chili), è In- j telligente. insomma ha classe. Se si possono lare conlronti è della ! razza dei Susanj, degli Stones, dei i ! Walker e dei Williams, per restare SI « contemporanei ». In Italia co■ me lui, adesso, non c'è nessuno, j Lo è stato in passato Livio BerI ruti (pur allenandosi di meno, > ! salvo l'anno olimpico di Roma), j ! lo è stato Eddy Ottoz che è dello j stesso stampo — irrequieto, estroso e ovviamente intelligente — ma che purtroppo non aveva la sui statura, fattore determinante per un ostacolista. Drut esce dalla stessa scuola di Ottoz (oltreché avere un po' dello stesso sangue, Eddy infatti è francese per parte di madre), ha imparato guardando il valdostano j e prendendo lezioni — e tuttora consigli, anche se non con frequenza regolare — da Sandro Caivesi, il tecnico bresciano che ha creato una « scuola » e che il nost-o sport come tradizione è riuscito a perdere per strada come iorza viva a livello nazionale. SI dirà che è colpa anche di Sandro, sarà vero. Resta il fatto che rivalità e polemiche da noi hanno sempre II sopravvento sui reali valori delle persone. L'exploit di Berlino era atteso. Prima o poi Drut avrebbe trovato la gara giusta. Le notizie non precisano, ma certamente il cronometraggio era manuale, con il rilevamento elettrico sarebbe stato un 13"20 o poco meno. Si sa che il vento a favore era vicino ai due metri, il massimo tollerato per l'omologazione dei risultati. Da sempre i records hanno avuto la spinta di circostanze favorevoli, ma quello che più conta è la spinta delle gambe e della grinta di Guy, venticinquenne professore di educazione fisica, nato a Oignèes vicino a Calais, uno dei pochi europei che possono pensare a Montreal senza paura. b. p. I

Persone citate: Eddy Ottoz, Livio Beri, Milburn, Ottoz, Sandro Caivesi

Luoghi citati: Berlino, Francia, Italia, Polonia, Roma