Accordo-truffa per il pomodoro

Accordo-truffa per il pomodoro Accordo-truffa per il pomodoro (l.bu.) Le industrie conserviere, comprese quelle a partecipazione statale, non rispettano l'accordo siglato con i produttori di pomodori, accordo che aveva la garanzia del ministro dell'Agricoltura. Come fanno gli agricoltori ad aver fiducia nello Stato quando proprio le aziende che dipendono da un ministero, quello delle Partecipazioni Statali, non stanno ai patti, ma si schierano dalla parte di chi li vuole sfruttare? Non è che tutti gli industriali ignorino l'intesa, ma a volte usano la tattica dilatoria, la tattica del rinvio, in attesa che i pomodori marciscano sui campi, per poi prendere gli agricoltori per la gola. Per questo gli agricoltori si apprestano a nuove manifestazioni di protesta nei Comuni del Sud — da Salerno a Crotone, da Foggia a Napoli — dove, in deroga alle intese, i conservieri offrono prezzi di 32. 30, addirittura di 25 lire il chilo, meno della meta di quanto era stato pattuito. Il gioco è pericolosissimo: nel solo Gargano vi sono maturi, pronti per essere raccolti, centomila quintali di pomodori, che, se passa ancora qualche giorno, si potranno buttare in mare, marci e putrefatti. La gravità della situazione è stata sottolineata al governo da lettere e telegrammi delle organizzazioni prolessiontli agricole. In queste denunce si rileva la • mancata distribuzione delie gabbiette necessarie per la raccolta del pomodoro, l'ostruzionismo attuato dalle maggiori fabbriche di lavorazione, la denuncia delle bollette di qualità del prodotto non corrispondenti a quella reale ma tendente a far passare il " Sanmarzano " (di qualità e prezzo superiori) come pomodo di tipo " Roma ", che costa meno ». £' una vera e propria truffa ai danni degli agricoltori, in cui gioca una parte non secondaria chi occupa posti di alta responsabilità. Del resto, perché solo nel Sud avvengono questi annuali • scontri » Ira produttori e industriali? In altre regioni l'accordo nazionale viene rispettato, anzi a volte è preceduto da intese locali. In Emilia, a Piacenza, è stata istituita ieri presso la Camera di Commercio una commissione paritetica per le consegne del pomodoro, alla quale è demandato il compito di esaminare le eventuali controversie che insorgessero tra produttori agricoli e industriali conservieri. La commissione è composta da rappresentanti dell'Assoindustriali, della Unione agricoltori (Confagricoltura). della Coldiretti, dell'Alleanza contadini (socia/comunista) e dei produttori ortofrutticoli. Dalla provincia di Livorno viene una notizia ancor più interessante. Tra i produttori delle zone di Cecina. Rosignano Bibbona. Castagneto Carducci e il locale conservificio « Cenerai Marketing » è staro stipulato questo accordo: i primi consegneranno all'industria i loro prodotti per la lavorazione. Poi. di comune intesa, e con l'intervento degli stessi produttori, si provvederà alla vendita del pomodoro inscatolato, pagando, naturalmente, le spese della lavorazione.

Persone citate: Gargano