È fuggito "Diego,, l'orango ghiottone

È fuggito "Diego,, l'orango ghiottone Caccia alla scimmia alle porte di Milano È fuggito "Diego,, l'orango ghiottone Ha divelta la tettoia della gabbia nello zoo di Cogliate - Graffi e morsi a due persone - Non è pericoloso, soltanto affamato (Nostro servizio particolare) Milano. 22 agosto. Una scimmia di circa nove anni, alta un metro e mezzo e pesante circa settanta chili, è fuggita ieri mattina dallo zoo di Cogliate, alle porte di Milano, e finora non è stata ripresa. Una persona che ha cercato di acchiapparla è stata graffiata; un'altra, morsicata. La scomparsa e la ricerca dell'animale hanno messo in subbuglio gli abitanti di questo centro e del vicino comune di Cenano Laghetto, dove la bestia si è aggirata per tut foggi. Contadini e cacciatori sono usciti armati di forconi e doppiette per abbattere l'animale; molta gente è rimasta chiusa in casa per la paura; torme di ragazzini si sono sparpagliati per i boschi giocando alla «caccia all'orango». L'avventura di Diego, uno splendido esemplare di madriade gigante — carattere fondamentalmente docile, a meno che lo si molesti o che soffra la fame — è iniziata ieri all'alba. Ha divelto la tettoia di lamiera della gabbia ed è sparito. Voglia di libertà o nostalgia degli antichi padroni? Fino a poco più di un anno fa l'animale apparteneva ad una famiglia milanese, che, al momento di trasferirsi negli Stati Uniti, lo ha ceduto — per 400.000 lire — allo zoo. Prima tappa, il parco di una villa: della scimmia fugI gita ancora nulla nessuno sa- peva, i bambini se la sono trovata davanti e gli hanno offerto biscotti. Hanno giocato e mangiato per circa quattro ore insieme. Poi una cameriera è andata a cercare i piccoli, li ha visti con il bestione ed ha cominciato a urlare: e quello è scappato. Intanto in paese la notizia si spargeva; mano a mano rimbalzando, dimensioni e pericolosità della scimmia ingigantivano. Il proprietario Renato Verderi, guidava le ricerche; ripetendo che l'animale è mansueto, raccomandava di andargli incontro lentamente, offrendogli qualcosa da mangiare, in modo da trattenerlo. Diego è giunto dinanzi alla casa di un muratore, che ha provato ad allettarlo con arachidi; visto che le sgranocchiava, ha tentato di acciuffarlo. La scimmia lo ha graffiato a un braccio, ed è fuggita in un campo di granoturco. La gente, dalla strada, la guardava senza avvicinarsi. A prima vista potrebbe fare paura: denti lunghi, muso lungo, procede spiccando gran salti sulle quattro zampe; ha un'espressione terrorizzata. Dopo avere pernottato nei boschi, l'animale stamane, è stato avvistato a Ceriano Laghetto, vistato a Ceriano Laghetto, a Anche qui è cominciata la mobilitazione di carabinieri, vigili, abitanti. Da Cogliate, sono partite torme di ragazzi in bicicletta; qualcuno è uscito di casa con un bastone. Tutti avevano «visto» Diego: in via Laghetto, in via Piave, presso l'oratorio, in un frutteto («ha mangiato pere e fichi per due ore», spiega una ragazza), lungo i bordi della strada principale. Gli hanno offerto caramelle, e l'animale le ha prese; ma quando un uomo ha tentato di acchiapparlo, lo ha morsicato ed è scappato. Quale-ino ha interpellato, a Milano, il veterinario professor Spaziani: il professionista ha detto che solo il padrone dovrebbe avvicinarsi, parlandogli e porgendogli cibo; gli altri, sarebbe opportuno si disinteressassero dell'animale, e, soprattutto, non ne avessero paura. Oggi Verderi c'era quasi riuscito, aveva preso Diego per mano: poi la gente ha urlato e la scimmia, con uno strattone, s'è divincolata. Secondo Verderi basterebbe un gettito d'acqua: stordirebbe l'animale, e si potrebbe tranquillamente catturarlo. Ma i pompieri di Seregno si sono sentiti negare, dal comando di Milano, l'autorizzazione ad uscire con l'autobotte. L'ufficiale ingegner Maretta ha ribadito: «Il recupero di bestie non è nostro compito, perché non è in pericolo una vita umana e non abbiamo tempo da perdere». Qualcuno ha chiesto alla protezione animali di Milano l'intervento di una guardia zoofila munita di pistola o fucile anestetizzante. La risposta è stata che la sede milanese dispone soltanto di un laccio per cani. Nel pomeriggio tuttavia, l'ente ha fatto sapere di avere mandato a Ceriale un incaricato. Intanto, alcuni contadini armati di tridenti e cacciatori con doppiette a tracolla, hanno preso a perlustrare i boschi; per le strade del paese, e nei pochi caffè, verso sera, non si vedeva quasi più nessuno.

Persone citate: Maretta, Renato Verderi, Spaziani, Verderi