Uomini e donne non possono fare il bagno insieme

Uomini e donne non possono fare il bagno insieme Trieste: norme absburgiche Uomini e donne non possono fare il bagno insieme (Dal nostro corrispondente) Trieste, 22 agosto. (i.s.) Trieste, città di salde j tradizioni austruongariche, conserva un aspetto dell'antica normativa per quanto riguarda i bagni di mare. Sussiste ancora uno stabilimento dove vige la separazione nelle zone di spiaggia riservate una agli uomini e l'altra alle donne e ai bambini. Il regolamento austroungarico cui si accennava è datato 1867 e prevede, oltre alla separazione dei due sessi, che le bambine non possano entrare dalla parte degli uomini e che i maschietti di altezza inferiore al metro e venti possano invece seguire le madri nella rispettiva zona. L'ingresso dello stabilimento è unico e le zone sono divi se da un muricciolo lungo poco più di due metri e alto uno e ottanta, prolungato nel'acqua da galleggianti uniti da un cavo. In realtà le cose non stanno proprio così. Il vero motivo della suddivisione consiste nella particolare posizione occupata dalla «Lanterna» — questo il nome del bagno pubblico — nella geografia balneare triestina. Lo stabilimento infatti si trova | in una zona immediatamente a ridosso del centro cittadino mentre chi vuole trovare un'altra zona di costa non gravata da pedaggi deve sob| barcarsi circa quattro chilometri di autobus stracolmo o di camminata sotto il sole. Così la Lanterna è frequentata da moltissime madri e relativi figli. I vantaggi della separazione (che, tra l'altro, è relativa in quanto passaggi e permanenze negli opposti settori non fanno correre ai ripari nessuno) si racchiudono oggi esclusivamente nel riservare a madri e bambini una zona di costa che altrimenti sarebbe og¬ getto di fuoriosi assalti. Ne è stata prova tangibile, due anni or sono, l'elevazione del limite d'altezza dei piccoli per il passaggio nella zona muliebre: dalla lontana riviera di Barcola vi è stato un flusso di notevoli proporzioni verso la «Lanterna» che, ben presto, ha dovuto ripiegare sull'antica regolamentazione per ripristinare un afflusso proporzionato alla capienza del bagno, che è di 4500 persone. Giova comunque osservare che sia alla «Lanterna», sia in tutti gli altri bagni costieri (riviera di Barcola compresa) vige il divieto di balneazione e che quindi il gratuito accesso nel bagno dei «sessi separati» consente solo di prendere la tintarella. Senza nudismi.

Luoghi citati: Trieste