Febbrili trattative per il potere a Lisbona Ancora assalti contro le sedi dei comunisti

Febbrili trattative per il potere a Lisbona Ancora assalti contro le sedi dei comunisti Non ancora raggiunto un accordo tra militari moderati e populisti Febbrili trattative per il potere a Lisbona Ancora assalti contro le sedi dei comunisti (Dal nostro Inviato speciale) Lisbona, 22 agosto. L'ondata di violenze anticomuniste che da più di un mese dilaga nelle regioni centro-settentrionali del Portogallo ha fatto nuove vittime, spezzando una pausa durata appena due giorni. Alle 4 di questa mattina una bomba molotov è esplosa dinanzi il centro « De Traballio » del pc di Braganza, l'antica città del Nord rigidamente cattolica e conservatrice, a pochi chilometri dalla frontiera spagnola. Nel successivo assalto alla sede comunista, cinque persone sono rimaste ferite, raggiunte da colpi di carabina (un testimone sostiene d'avere udito anche qualche raffica di mitra) sparati dalle finestre dell'edificio. I militanti di sinistra avevano chiesto per telefono l'intervento dell'esercito, ma quando alcuni reparti del III reggimento di fanteria sono giunti sul posto, le bordate di fischi ed urla partiti dalla folla che s'era ammassata nel frattempo nelle vicinanze, hanno convinto i soldati a fare dietrofront e tornare in caserma. Gruppi di giovani sono penetrati negli uffici del pc e, avuta ragione dell'ultima resistenza, hanno dato fuoco ad ogni cosa. Nel corso dell'attacco tre attivisti comunisti sono stati feriti. A lungo gli assalitori hanno impedito che venisse prestato loro soccorso. Salgono così a oltre cinquanta le sedi comuniste distrutte, saccheggiate ed incendiate in quel « due terzi » del Paese sceso in piazza contro il partito di Alvaro Cunhal e i suoi fiancheggiari del Mdp. La dinamica degli attacchi è ovunque identica sottintendendo la presenza di un'organizzazione efficiente le cui diramazioni potrebbero risalire a più gruppi: fuoriusciti riparati oltre confine, nostalgici del vecchio regime, spinolisti, giovani militanti di una borghesia che continua a vedere nel comunismo il maggior pericolo alla propria sopravvivenza. I comunisti braccati da una caccia all'uomo che assume aspetti aberranti come quello avvenuto stamane (i tre feriti lasciati per terra in una pozza di sangue; i medici che vogliono avvicinarsi, allontanati a forza) sono ormai isolati anche sul piano della difesa personale. L'intervento dell'esercito, che giorni fa, a Ponte de Lima, aveva sparato, ma sui comunisti, uccidendo un loro simpatizzante, si fa ora sempre più tardivo, quando addirittura, ed è il caso di oggi, i sol- dati preferiscono guardare | dall'altra parte. Mentre al Nord le armi hanno ripreso a crepitare, Lisbona ha vissuto un'ennesima «notte delle follie», con un intreccio di voci su presunti tentativi golpisti, misteriosi movimenti di truppe, addirittura il suicidio di Goncalves. Il via a quello che ha i connotati precisi di una logorante guerra dei nervi scatenata da fazioni rivali in seno al Mfa è stata appunto la notizia, rivelatasi falsa, che il primo ministro si sarebbe tolta la vita. Il ministro dell'Informazione, evitando a malapena il ridicolo di una smentita, s'è visto costretto a ricorrere ai ripari con un comunicato emesso all'alba: i «boatos» relativi alla fuga di Vasco Goncalves dal quartier generale della Marina, ad Alfeite, sulla sponda meridionale del Tago, «sono privi di qualsiasi fondamento». Sempre nel cuore della notte il pcp diramava un comunicato dal tono allarmistico: «Nelle ultime ore sono aumentate le minacce di un golpe militare. I cospiratori pretendono di imporre con la forza un nuovo governo che metterebbe in causa le conquiste fondamentali della rivoluzione. Il golpe in preparazione non passerà. I compagni sono invitati ad esercitare la massima vigilanza». La tensione, anche se eccessiva, ha comunque una sua giustificazione: il traguardo di un rimescolamento di forze, premessa per l'attesa chiarificazione politica, è vicino, e ognuno gioca le sue carte in una partita le cui mosse si restringono con il passare dei giorni. Cominciamo con i comunisti la cui sortita di ieri, l'offerta cioè di un'intesa «cordiale» con le altre forze della sinistra, socialisti compresi, è stata accolta con diffidente distacco da Soares, l'interlocutore più importante, che pretende garanzie che il pc, a suo dire, gli ha finora negato. La strategia di Cunhal è basata ora sulla necessità di puntare le ultime carte su quei pochi ufficiali del mfa, ancora fedeli ideologicamente, in grado di esercitare qualche influenza estremista tra i capitani e i colonnelli schierati a fianco di Melo Antunes e Otelo De Carvalho. Il comandante del Copcon, a sua volta, deve difendersi dagli attacchi che gli provengono dall'interno (eccessivo cedimento alle tesi moderate di Antunes) e consolidare l'alleanza stretta con il generale Fabiao, probabile successore di Goncalves. La convergenza dei due do¬ cumenti programmatici emersi nell'Mfa (il « progetto politico » dell'ex ministro degli Esteri Antunes e la «proposta di lavoro» del Copcon) che sembrava sul punto di concretizzarsi, ha subito una battuta d'arresto nelle ultime ore. Otelo De Carvalho ed i suoi si sono incontrati in una seduta fiume al forte di Alto do Duque, prima di vedere una delegazione di Antunes, composta dal colonnello Victor Crespo e dal capitano Vasco Laurenco, allo scopo di appianare le divergenze dato che, come ha detto un portavoce congiunto, « non abbiamo ancora raggiunto l'accordo su alcune questioni di fondo ». Nella partita si è inserito anche il Presidente Costa Gomes che stamane, dopo un lungo colloquio con Cunhal, ha assunto il comando, nella sua qualità di capo di stato maggiore delle forze armate, della polizia e della guardia repubblicana, sottraendo all'autorità del Copcon la dire¬ zione della forza aerea e dei consiglieri dell'esercito. Goncalves nel frattempo continua a governare sulla base di un appoggio popolare che diventa sempre più esiguo. L'assemblearismo che sembra aver contagiato tutti i portoghesi, impegnati in una sequela interminabile di riunioni, gli ha riservato soltanto tre documenti di appoggio votati dai sergenti dell'aviazione, dalla commissione nazionale dei sergenti e dalla segreteria del mfa della marina. Francisco Costa Gomes

Luoghi citati: Alfeite, Lisbona, Ponte De Lima, Portogallo