Kissinger da Sadat: speranze di Giorgio Romano

Kissinger da Sadat: speranze Ieri, dopo l'arrivo da Israele, il colloquio con il presidente egiziano Kissinger da Sadat: speranze Il Segretario di Stato ha passato una notte insonne a Gerusalemme per le violente manifestazioni ostili degli estremisti israeliani che non vogliono l'accordo - Ma è apparso soddisfatto alla partenza da Tel Aviv e ad Alessandria d'Egitto della prima fase della "spola'' - Anche Rabin dice: "Passi avanti" Alessandria d'Egitto, 22 ag. Kissinger si è incontrato questa sera con 11 presidente Sadat al palazzo Maamoura. Era arrivato nel primo pomeriggio all'aeroporto di Alessandria d'Egitto, proveniente da Tel Aviv. Rivolgendosi ai giornalisti, il segretario di Stato americano ha detto di « avere l'impressione che vengano compiuti progressi ». Egli ha aggiunto: « Sono fiducioso. Ho la impressione che il divario esista ancora, ma che esso si stia restringendo ». Essendogli stato chiesto se questo divario riguardi problemi di sostanza o di procedura Kissinger ha risposto: « Penso tutti e due, ma, come ho detto, ho l'impressione che vengano compiuti progressi ». Il segretario di Stato americano ha detto che il divario è minore di quello che esisteva nel marzo scorso, quando la sua missione nel Medio Oriente non riuscì a portare alla conclusione di un accordo. Ha aggiunto: « Direi che le probabilità sono maggiori di quelle esistenti parecchie settimane fa, ma vi è ancora parecchio la varo da compiere ». Dal canto suo Sadat ha detto di essere « ottimista » circa le possibilità di un secondo accordo di disimpegno. (Ansa-Upi) (Nostro servizio particolare) Tel Aviv, 22 agosto. Il ministro degli Esteri Ygal Allon, accompagnando oggi nel pomeriggio Henry Kissinger all'aereo che l'ha portato in Egitto, ha dichiarato in una conferenza-stampa improvvisata: «La riunione odierna ha segnato un passo avanti nella giusta direzione. Nessuno di noi desidera che la trattativa si protragga troppo a lungo, tutti dobbiamo cercare di giungere a risultati concreti nel modo più rapido. Non posso lare pronostici sui risultati finali; occorre aspettare il ritorno del nostro ospite». Kissinger, nella sua risposta, pur evitando di fare precisazioni sulle probabilità di successo, ha detto: «Concordo nella valutazione fatta da Ygal. Abbiamo parlato come amici e discusso di tutti gli aspetti e i particolari dell'accordo, nonché delle relazioni fra gli Stati Uniti e Israele. L'amicizia fra i nostri Paesi costituisce un elemento importante per la pace». Queste dichiarazioni hanno confermato l'esistenza di un'atmosfera di distensione, sostanzialmente ottimista, ch'era apparsa prevalere nel corso della riunione di oggi. La riunione odierna si è protratta per oltre quattro ore: il programma del segretario di Stato americano ha subito cambiamenti più volte: in un primo tempo si era detto che aveva rimandato la visita a Damasco, anche perché il ministro degli Esteri siriano è in partenza per il Perù; questa sera pare che gli americani dall'Egitto si recheranno in Siria, faranno ritorno domani sera, rinviando a domenica le visite in Arabia Saudita e in Giordania, dove oggi è tornato re Hussein dalla sua visita di quattro giorni in Siria. Questa sera, inaspettatamente, il primo ministro Rabin è apparso alla televisione e ha dichiarato che nell'odierna seduta con il segretario di Stato americano sono stati approfonditi tutti i problemi che erano stati esaminati nelle ultime settimane attraverso i canali diplomatici. Con cauta fiducia ha accennato ai progressi realizzati e ha detto che sulle probabilità concrete di riuscita «sapremo qualcosa di più dopo il ritorno del dottor Kissinger da Alessandria». Ha dichiarato prive di fondamento le affermazioni secondo cui il governo israeliano non avrebbe un mandato per trattare un accordo transitorio. Rabin ha accennato ai mutamenti che sono intervenuti nel contesto della trattativa in confronto al marzo scorso e ha parlato con molta insistenza del cambiamento radicale che l'accordo proposto stabilisce nei rapporti tra Israele e l'Egitto. Ha sostenuto che ogni trattato presuppone la buona fede delle parti e I la volontà dei firmatari di eseguirlo, altrimenti sarebbe un mezzo di carta, ma si è | detto convinto che un'intesa i fra Israele e l'Egitto è una delle chiavi della pace. Si è mostrato scettico sulle possi- I bilità di accordo analogo con la Siria o con la Giordania, | perché qui la situazione stes i sa del terreno rende quasi im- possibile un'intesa parziale e richiede un accordo di pace globale definitivo. Ha concluso con parole as- sai dure contro i manifestanti che credono di prendere la legge nelle loro mani e di farsi giustizia da soli. Poiché nella fase attuale gli episodi di cronaca hanno il | sopravvento sulle valutazioni | politiche, ancora premature, ! | si devono registrare soprat- j tutto gli incidenti e le dimo-1 strazioni che hanno caratte- j rizzato questa prima perma-j nenza di Kissinger in Israele, e hanno richiesto uno spiegamento straordinario di forze. Ieri sera, davanti al'a «Keneseth», dove si svolgeva un ricevimento in onore dell'ospite, la polizia ha dovuto ricorrere a gas lacrimogeni e ha compiuto numerosi arresti per resistenza alle forze dell'ordine. Ci sono stati molti contusi. Alcuni ospiti, tra cui i Kissinger, sono stati bloccati nel Palazzo del Parlamento ed hanno dovuto uscire dalla porta di servizio. Durante la notte, una settantina di automobili, dotate di altoparlanti, ha percorso le vie della capitale per lanciare slogan contro Kissinger e l'America; concentrandosi verso le 3 del mattino nei pressi della casa di Rabin e dell'albergo King David, hanno a lungo impedito il riposo del premier israeliano e del segretario di Stato Usa. Uno dei risultati dell'incon| sulta violenza degli estremisti | è stata la severa condanna I che si è levata da molte parti. Il sindaco di Gerusalemme, ! Teddy Kollek, che è stato inj sultato a sua volta, ha dichiarato che se le dimostrazioni fanno parte dei diritti del cit. tadino di ogni Paese democraI tico, quando eccedono, si : mettono fuori di ogni forma J elementare di civismo. Il sinI daco si è inoltre opposto a | concedere il beth haam (la j casa del popolo) per il prò; cesso pubblico contro Kissin ger che il gruppo di Gush i Emunim intendeva celebrare: j ha affermato che Gerusalem- j me è la capitale dello Stato di I Israele e che il sindaco della città non poteva consentire che in uno dei suoi edifici un pubblici si «processasse» ospite ufficiale del Paese, a Tel Aviv, questa mattina, per disperdere una riunione di protesta a cui si erano associati dei soldati, la polizia è stata costretta a sparare in aria. Quarantadue persone sono ancora detenute, tra cui il rabbino Moshe Lewimber, capo del raggruppamento Gush Emunim. Tre delle persone che avevano tentato di penetrare nella casa del ministro degli Esteri sono comparse stamane davanti al giudice di pace che ha ordinato il prolungamento della loro detenzione ai fini dell'inchiesta. La polizia dovrà portare entro domenica al tribunale di Gerusalemme le prove contro Yoel Lerner, affiliato alla così detta «Lega per la difesa ebraica», fermato per i sospetti che volesse attentare alla vita di Kissinger. Giorgio Romano Gerusalemme. Il segretario di Stato americano Kissinger durante la visita al monumento per le vittime del nazismo (Ap)