Squadra nuova per un nome nuovo di Giorgio Barberis

Squadra nuova per un nome nuovo E' ufficiale: PAuxilium dalla Saclà alla China Martini Squadra nuova per un nome nuovo Ieri il raduno a Borgo-sesia agli ordini del nuovo allenatore Augusto Giorno - Il problema Mina (Dal nostro inviato speciale) Borgosesia, 20 agosto. Proprio nel giorno in cui tutti i giocatori avevano appuntamento per la ripresa della preparazione, l'Auxilium Libertas ha diramato, e parallelamente la Martini e Rossi, un comunicato stampa per annunciare ullicialinente la nascita del nuovo abbinamento, triennale, grazie al quale la denominazione sociale della squadra d'ora in poi sarà • China Martini Torino ». « La rinuncia da parte della Saclà a continuare l'abbinamento — informa il comunicato dell'Auxillum — nasce dalla volontà di fornire al basket piemontese la prospettiva di un più rapido e valido inserimento ai vertici dello sport nazionale, secondo I voti di tutti gli sportivi torinesi ». A sua volta la Martini e Rossi nel comunicare « la positiva conclusione delle trattative per la concessione di un abbinamento sportivo • afferma che con questo « concreto atto di partecipazione sportiva e sociale intende affiancare nel suo sviluppo la gloriosa società torinese e la pallacanestro tutta ». Dunque, con la nuova « etichetta » China Martini, stamattina hanno risposto in dieci all'appello: Merlati, Celoria. Cervino. Riva. Mariella. Delti Carri. Carucci. Pa- schetta, Cima e Laing (Paleari attualmente è impegnato con la squadra per i Giochi del Mediterraneo), si sono presentati puntualissimi al nuovo allenatore Augusto Giorno, che ha preso il posto di Lajos Toth, a sua volta dirottato su altre mansioni di coordinamento. A lar gli onori di casa c'era il presidente onorario dell'ex Saclà Carlo Ercole (il Consiglio Direttivo della nuova società non è stato ancora varato) il general manager Beppe De Stelano ed il direttore sportivo Gianni Mallei. Naturalmente l'argomento del giorno è stato la nuova denominazione sociale: « Quello che abbiamo compiuto — commenta De Stelano — era un passo necessario. Il Saclà aveva compiuto un ciclo determinato, portando avanti la squadra fino alla serie A. Però ora occorreva una scossa all'ambiente: si era ad una posizione di stallo. La stessa politica delle cessioni seguita durante l'estate, qjando ancora non avevamo la certezza del nuovo abbinamento, dimostra la nostra volontà di restare con i piedi per terra e tirare avanti >. Quali dunque le prospettive con l'avvento della nuova sigla? « Il contatto con la Martini e Rossi — prosegue De Stefano — è stato molto semplice. Noi ab- , biamo offerto per l'abbinamento j una squadra con ben determinate - caratteristiche che rispondevano '• a quei requisiti richiesti dall'ab- * binante. Il programma, quindi, è | stato facilmente concordato. Per ora non abbiamo una squadra per primeggiare, ma viceversa una • certa struttura, una certa sede. : e, molto importante, una certa i politica che abbiamo finora se' guito e che intendiamo contii nuare ». La politica cui De Stefano alili| de è quella dei giovani. La società quest'anno ha ringiovanito notevolmente i ranghi anche perché « era inutile continuare ad insistere su determinati giocatori il cui valore era ben noto e che, pur su buoni livelli, difficilmente avrebbero progredito ancora. Meglio, a questo punto, affidarsi a dei giovani, che, se si sapranno inserire in un certo modo, potranno anche fornire un rendimento persino superiore ai loro predecessori ». Carlo Ercole annuisce. Maschera la tristezza per la scomparsa dell'antico marchio, a lui tanto | caro, consolandosi con svogliati | sorrisi probabilmente all'idea che | nella nuova società quasi certaì mente non sarà più presidente I onorarlo ma effettivo. I Mallei. intanto, la il punto sul¬ l'indisponibilità del Palazzo dello Sport sino alla fine di ottobre: i » Abbiamo avvertito la Federazione di quella che è la nostra si- : tuazione chiedendo di giocare meno partite possibili in casa fino al 28 ottobre. Qualcuna, comun-1 que. sarà giocoforza giocarla ed allora ricorreremo all'impianto Fiat di via Guala. Il dottor Pista- ! miglio, direttore del Centro Sportivo Fiat, ci ha garantito che ap- : pena sarà pronta la nuova tribù- I na che eleverà a 1600 circa i po- i sti per il pubblico, ci permetterò di usufruire dell'impianto anche per gli allenamenti ». Incerto rimane, se dovesse essere giocata in casa, quale poirebbe essere il 29 ottobre il cam- ' po per la prima partita di Coppa Korac. Sempre che la squad.a partecipi alla manifestazione. So- • no sorte inlatti alcune perplessità circa la possibilità di • italianizzare » l'oriundo Mina, tesserandolo per tre anni per una squa- i dra di categoria inferiore e contemporaneamente usufruendone j per la Coppa. Ed un terzo . ame-1 ricano • potrebbe gravare eccessivamente sul bilancio della nuova società che, anche in questa occasione, dimostra saggiamente di non voler fare il passo più lungo della gamba. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Borgosesia, Torino