Ferro, mille metri di speranza

Ferro, mille metri di speranza Oggi si comincia sulla pista dei mondiali a Rocourt Ferro, mille metri di speranza Il veneto può darci stasera l'unica maglia iridata di questi campionati • Una squadra sperimentale (Dal nostro inviato speciale) Liegi, 19 agosto. L'Italia potrebbe anche incominciare bene questi campionati del mondo di ciclismo che prendono il via domani sulla gloriosa pista di Rocourt. Ferruccio Ferro, l'atletico garzone macellaio veneto che l'anno scorso in Canada ottenne la medaglia d'argento alle spalle del sovietico Rapp, è ancora tra i pretendenti alla prima maglia iridata, quella del chilometro con partenza da fermo che verrà messa in palio domani sera a conclusione della prima giornata di gare. I suoi avversari più qualificati sono lo stesso campione del mondo uscente Rapp, il polacco Kierzkowski (che tuttavia non sembra in buone condizioni di forma) ed il danese Fredborg, senza tuttavia che si possa escludere che in una specialità fine a se stessa come questa affidata alla potenza atletica e alla capacità di concentrazione nello sforzo possa venir fuori qualche sorpresa. Guido Costa, il et. dei dilettanti azzurri crede tuttavia nelle possibilità del corazziere veneto: « £' la mia carta migliore — dice — anche se il chilometro resta un terno al lotto affidato ad un soffio di vento o a qualsiasi anche minimo fattore che possa impedire all'atleta la massima concentrazione. Ferro ha latto notevoli progressi rispetto all'anno scorso e la ruvida pista di Ro- court si adatta ai suoi mezzi. Spero che gli avversari abbiano progredito meno di lui in modo da consentirci di iniziare con una maglia iridata che potrebbe anche restare l'unica ». Sul resto della rappresentativa azzurra Guido Costa non si fa molte illusioni anche se le brillantissime condizioni di forma dello sprinter romano Giorgio Rossi gli consentono di covare in cuor suo una certa speranza per il torneo della velocità. « Rossi — ammette Costa — è in forma da titolo e penso che possa adattarsi assai bene ad una pista lunga e umida cui non è certamente bastato un manto di vernice per aumentarne la scorrevolezza. Rispetto al cecoslovacco Tkac. il campione del mondo uscente. Ressi dovrebbe risultarne avvantaggiato .Anche Marino rispetto al 1974 è in condizioni nettamente migliori. Nella velocità come nel chilometro, insomma, possiamo arrivare sul podio ». Sugli Inseguitori che scendono in pista domattina in apertura di riunione per ottenere i tempi di qualificazione agli ottavi di finale. Guido Costa non si fa troppe illusioni. « Pizzoferrato — dice — secondo l'anno scorso a Montreal, non è più nelle stesse condizioni di allora. Mi dà più fiducia Masi apparso in costante crescendo di rendimento. Penso che almeno uno dei due possa arrivare ai quarti di finale ». Per il resto la selezione dilettantistica italiana è in fase sperimentale con un lavoro impostato sul futuro senza la ricerca di risultati immediati. Giorgio Rossi parteciperà al torneo del tandem in coppia sperimentale col giovanissimo Vinamore, senza alcuna illusione di potersi inserire nel duello fra le fortissime coppie dell'Est europeo; Boriati e Grifoni saranno in gara nel mezzofondo, mirando ad una problematica ammissione in finale, che sarebbe già per loro un insperatissimo « tetto ». Costa fa tuttavia molto affidamento soprattutto in proiezione futura sul quartetto di giovanissimi formato dal diciottenne Saronni, dal ventenne De Candido, dal ventitreenne Bisacchi e dal diciassettenne Cipollini. Nel programma di domani, che oltre a portare il torneo dell'inseguimento individuale fino ai quarti di finale esaurisce le eliminatorie del mezzofondo dilettanti ed assegna la maglia iridata del chilometro, figurano anche le donne impegnale negli ottavi e nei quarti della velocità. Mancano però dal torneo femminile le principali protagoniste, le sovietiche, che pure sono detentrici di entrambi i titoli mondiali della pista. Le cicliste russe non sono iscritte ai mondiali né a Rocourt né per la prova su strada di Mettet. Bouprianov. il presidente della Federazione sovietica, ha fornito risposte evasive per giustificare questo clamoroso forfait, trincerandosi dietro una generica • cattiva condizione di forma ». Gianni Pignata

Luoghi citati: Canada, Italia, Montreal, Pizzoferrato