Studente s'è buttato dal ponte nel vuoto sconvolto per la morte della sua ragazza di Mario Guerrini

Studente s'è buttato dal ponte nel vuoto sconvolto per la morte della sua ragazza In piena notte a Sassari una tragica storia d'amore di altri tempi Studente s'è buttato dal ponte nel vuoto sconvolto per la morte della sua ragazza Lui aveva 18 anni, lei 15 ed era spirata in 20 giorni per leucemia - Nelle tasche del suicida un biglietto: "Non posso sopportare che (ole sia morta. Le volevo troppo bene e non voglio lasciarla" - Un volo di quasi trenta metri ragazza quindicenne, spentasi in ospedale, dopo venti giorni di malattia. Il ragazzo si è lanciato da un ponte, da un'altezza di trenta metri. Protagonista del disperato gesto è stato Ettore Angioi, iscritto al quinto anno del corso geometri. Avrebbe compiuto diciotto anni fra sette giorni. Poche ore prima, la fidanzatina di Ettore Angioi era morta in ospedale in se- (Nostro servizio particolare) Sassari, 19 agosto. Emozione a Sassari per il dramma di uno studente di 18 anni, che si è ucciso poche ore dopo la morte della sua si ni è da o i, el mte ioi e- ) I guito a leucemia. Si chiamava i , Jole Ruzzini, aveva appena j il i quindici anni, ed era iscritta ; di j al secondo anno del liceo | he scientifico. j ua j Sconvolto dalla morte della ] ragazza, Ettore Angioi era j fuggito dall'ospedale dicendo: ! «La seguirò nella tomba». Non gli avevano creduto, ma a tarda notte, quando non era rientrato a casa e tutte le ricerche nelle abitazioni degli amici erano state vane, i geni I : I ! tori del ragazzo si erano aliar- j mati. Per tutta la notte, le \ strade della città erano state ; setacciate, ma nessuna trac-1 eia era stata trovata del ra-1 gazzo. ' Ettore Angioi, prima di to-1 gliersi la vita, aveva scritto una commovente lettera, che gli è stata trovata in tasca, indirizzata ai parenti e agli amici; spiegava i motivi del suo gesto e affermava che senza I l'affetto della sua Jole, la sua vita era ormai priva di uno scopo. . ] Una ventina di gionu fa, 11 o l e due ragazzi, entrambi aderenti a un'associazione scoutistica, avevano partecipato a un i campeggio nei pressi di Bono, ; un comune a una cinquantina di chilometri da Sassari. Al-1 l'improvviso, Jole Ruzzini si era sentita male: trasportata all'ospedale civile, vi era stata j ricoverata per analisi. Quindi,1 il terribile responso: leucemia, il cancro del sangue. La i ragazza era condannata a morte. La notizia aveva prostrato Ettore Angioi, il quale, cinque > giorni fa, cercando conforto pressò un sacerdote, don Dau, j aveva detto: «Se Jole muore, mi ammazzo». Il sacerdote aveva tentato in tutti i modi di rasserenarlo; gli aveva ricordato i suoi doveri di cristiano. Ma per Ettore Angioi, la perdita della sua ragazza è stato un colpo troppo forte ed ha attuato i' disperato proposito. Si presume che la morte sia avvenuta intorno alla mezza- ; notte. Il ragazzo, dopo avere scritto la lettera, ha raggiunto il ponte di Rosello e si è lanciato nel vuoto dopo avere j scavalcato la ringhiera, proprio a metà dell'arcata cen trale e I causa delle terribili lesioni ine- terne. un volo di circa trenta ! metri e la fine immediata, a | ca in ne ouelpioila ci aio in eun riri. ge a. Nessuno ha assistito al dramma. Stamane intorno a mezzogiorno una sconosciuta ha segnalato alla Croce Verde la presenza di un corpo sotto I li ponte di Rosello: era quello , di Ettore Angioi, che la poli- ! zia da qualche ora cercava ! dopo la denuncia fatta dai ge- ; nitori allarmati. In una tasca dei pantaloni del giovane — come si è detto — è stato trovato il biglietto: «Non posso sopportare che Jole sia morta. Le volevo troppo bene e non voglio lasciarla». Sul luogo del suicidio si sono recati il dirigente della Squadra mobile dottor Barbaro e il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Porqueddu. Scene strazianti di dolore si sono verificate quando sotto il ponte di Ro sello sono giunti un fratello e due sorelle di Ettore Angioi, e alcuni suoi intimi amici. Do- PO le formalità di legge, il corpo del giovane è stato rimosso e composto in una ca mera ardente allestita presso la sezione dei boy-scout di cui faceva parte. Il ponte di Rosello è stato oggi mèta di centinaia e centi naia di persone. Molti in se sno di commossa pietà per il ragazzo hanno gettato mazzi di fiori dal punto in cui Etto re Angioi si è lanciato nel vuoto. Mario Guerrini

Luoghi citati: Bono, Rosello, Sassari