Corpo bruciato di un uomo trovato nel baule di un'auto

Corpo bruciato di un uomo trovato nel baule di un'auto Agghiacciante "giallo" nelle campagne di Brescia Corpo bruciato di un uomo trovato nel baule di un'auto La vittima, ancora sconosciuta, uccisa a colpi in testa, chiusa in un sacco di plastica e gettata nel bagagliaio - Poi gli assassini hanno incendiato l'auto (Dal nostro corrispondente/ Brescia, 18 agosto. Il cadavere carbonizzato di un uomo con il cranio fracassato è stato scoperto stamane nel baule di una Alfetta, data alle fiamme nel corso della notte, in località Cabue di Sotto, nell'estrema campagna di Pozzolengo. Il macabro rinvenimento è avvenuto poco prima delle 11, ad opera di Nicodemo Zamichele, agricoltore, che abita in una cascina poco distante. Aveva visto il bagliore del fuoco nel corso della notte, verso le 2,30. Nella stessa ora transitava da quelle parti anche una pattuglia della polizia stradale. Gli agenti si erano recati sul posto e avevano constatato che a bordo non vi era nessuno. Hanno quindi pensato a un'auto rubata o abbandonata che avesse preso fuoco. Hanno perciò avvertito i carabinieri. L'agricoltore, avvicinatosi stamane alla carcassa dell'Aifetta ha aperto per curiosità il baule. Si trovava così dinanzi i resti dell'uomo ormai irriconoscibile. Dava immediatamente l'allarme. Da un primo esame medico, effettuato dal dottor Adolfo Corti di Desenzano, è stato possibile accertare che i resti carbonizzati appartenevano a un uomo, quasi certamente di alta statura. Era stato prima ucciso con ripetuti colpi alla testa, tali da avere provocato lo sfondamento della base e/ di asne ata lla di na inco di olna del te, ra anolirano vi ndi o so ito osi Aiità dimai meun etrti biboun alma lla ato ase cranica, quindi chiuso in un sacco di plastica e gettato nel baule. Sono state anche trovate tracce di un bavaglio. Nel bagagliaio dell'auto era stata asportata la ruota di scorta e il serbatoio del gas liquido era stato chiuso dagli assassini, probabilmente perché non esplodesse. Come è logico in simili situazioni si moltiplicano le ipotesi. Prima fra tutte quella del regolamento di conti fra esponenti della malavita locale, vendetta che spesso si sei- ve di questa tecnica. Ma qual- cuno fra gli inquirenti avanza anche il dubbio che possa trattarsi della vittima di un sequestro di persona, un personaggio divenuto troppo ingombrante (ha forse riconosciuto qualcuno dei suoi carcerieri) per essere lasciato in libertà. Rimane, fra le tante, "".a terza tesi. Quella del delitto politico. Brescia non da oggi si trova nell'occhio del ciclone giudiziario (inchiesta sulle Sam Fumagalli, inchiesta sulla strage di Piazza della Loggia, inchieste su attentati dinamitardi), per una ragnatela che sembra avviluppare tutto il mondo delle piste nere. Nei fascicoli di palazzo di giustizia figurano i nomi dei più qualificati esponenti del Ghota neofascista ed eversivo italiano. E' un'ipotesi come le altre valide fino a prova contraria. Per la cronaca è da ricorda- re che non più di un mese addietro un'altra persona è rimasta vittima, nelle campa gne di Abbiategrasso, di un delitto del genere. L'uomo questa volta si trovava a bordo di una Bmw con targa tedesca, poi risultata rubata. A differenza del delitto di Brescia la vittima non era stata posta nel portabagagli ma adagiata sul sedile anteriore, i Ancora una differenza fra i due delitti: a Brescia hanno dato fuoco all'auto, ad Abbiategrasso oltre a darle fuoco (però dall'interno, cosparger!- do benzina sui sedili) vi posero anche un rudimentale esplodente. e. v.

Persone citate: Adolfo Corti, Nicodemo Zamichele

Luoghi citati: Abbiategrasso, Brescia, Cabue, Desenzano, Pozzolengo