Nuova particella scoperta in Usa

Nuova particella scoperta in Usa Con caratteristiche "rivoluzionarie,, Nuova particella scoperta in Usa L'esistenza del "monopolo magnetico", prevista teoricamente già negli Anni Trenta dal fisico britannico Dirac, può aprire orizzonti inesplorati alla ricerca e all'applicazione nell'elettronica Los Angeles, 16 agosto. Quattro studiosi americani hanno affermato ieri in un rapporto scientifico, di aver scoperto le tracce di una minuscola particella subatomica con un solo polo magnetico. Se la scoperta verrà confermata, essa potrebbe aprire nuovi orizzonti, nel campo della ricerca, capaci di rivoluzionare l'industria elettronica. I quattro scienziati, Paul Price e E. Shirk dell'Università di Berkeley, W. Osborne e L. Pinsky dell'Università di Houston, hanno detto di aver notato il passaggio di una particella magnetica subatomica nel settembre del 1973 con una pellicola speciale sistemata a bordo di un pallone aerostatico fatto levare nel cielo di Sioux City, nello Iowa. (Ap) La particella subatomìca, la cui presenza nei raggi cosmici è stata osservata sperimentalmente da quattro scienziati americani, dovrebbe essere la cosiddetta «unità fondamentale del magnetismo»; l'esistenza ne era stata sospettata e predetta teoricamente sin dagli Anni Trenta, ma non era mai stata confermata in maniera convincente. In parole semplici, tra la nuova particella e il magnetismo dovrebbe esistere lo stesso rapporto esistente tra l'elettricità e l'unità fondamentale di essa, l'elettrone. Secondo le prime informazioni giunte da Los Angeles la nuova particella elementare avrebbe lasciato le sue tracce su lastre di plastica emulsionata poste a bordo d'un pallone spedito a quaranta chilometri di quota nel cielo dello lowa. L'esperimento, avvenuto due anni fa, aveva lo scopo di evidenziare elementi superpesanti (transuranici) la cui presenza nei raggi cosmici primari è supposta per molte ragioni. Soltanto ora, dopo minuzioso esame al microscopio delle tracce di particelle lasciate sulle lastre, è stato constatato il passaggio, sulle lastre stesse, d'una particella identificabile appunto con il «monopolo» (o «unipolo») magnetico. L'annuncio (diramato congiuntamente dall'Istituto americano di fisica e dall'Università di California, a Berkeley) osserva che la scoperta, la quale peraltro abbisogna di ulteriori esperimenti per essere confermata al di là di ogni dubbio, «potrebbe essere considerata uno dei maggiori eventi scientifici del secolo». Se la particella potesse venir «catturata o controllata», si potrebbero ipotizzare alcuni suoi usi pratici, in medicina e nell'industria, di carattere rivoluzionario. Fra l'altro si possono intravedere applicazioni come «nuove terapie contro malattie come i tumori maligni, nuove fonti di energia, motori e generatori estremamente piccoli ed efficienti, nuovi acceleratori di particelle (ciclotroni, betatroni) di energia assai più elevata di quelli fino ad oggi costruiti». Come si afferma nel primo commento alla notizia, apparso sul New York Herald Tribune a firma di un noto scienziato atomico, si può dire che Va carica elettrica (negativa) d'un elettrone o (positiva) d'un protone o positrone rappresenta l'unità fondamentale e indivisibile di elettricità, nello stesso modo le particelle magnetiche sarebbero portatrici dell'unità basilare del magnetismo. Apparentemente le si dovrebbe trottare in due forme di opposta polarità, magnetismo polo nord e magnetismo polo sud. Ma diversamente dal magnetismo generato da un flusso di elettroni, che dà origine ad un campo magnetico bipola¬ re, la particella magnetica avrebbe una sola polarità. Per questo le particelle sono state chiamate «monopoli». In perfetta analogia al campo magnetico generato da una corrente elettrica (flusso di elettroni) un flusso di mo- nopoli produrrebbe un campo elettrico. E' appunto perché i monopoli presenterebbero una tale simmetria nei fenomeni elettrici e magnetici che i teorici hanno sospettato a lungo la loro esistenza. Già nel 1931 il grandissimo fisico teorico inglese Paul Dirac potè calcolare, sulla base dell'allora appena sviluppata teoria dei quanti, che i monopoli dovrebbero essere portatori d'una unità basilare di magnetismo paragonabile all'unità fondamentale della ca- rica elettrica. Tuttavia, affermò Dirac sulla base dei suoi calcoli, il monopolo dovrebbe esser 68,5 volte (o un multiplo di tale cifra, come 137) più intenso. Avrebbe inoltre una massa assai più grande di ogni particella conosciuta. E' appunto una particella di questo tipo che sembra essersi tuffata in una struttura di più di tre dozzine di lastre di materiale apprestato per il rilevamento dei raggi cosmici e appesa ad un pallone. Tra gli strati vi erano anche trentatré fogli di una speciale plastica e strati di emulsione, pellicole fotografiche e registratori di particelle ad alta velocità. La ricerca era stata avviata allo scopo di identificare tracce lasciate da nuclei di elementi superpesanti la cui esistenza, come di un raro componente dei raggi cosmici, era stata supposta teoricamente. Si può affermare che la scoperta del monopolo potrebbe render necessari cambi sostanziali nelle teorie fisiche. Essi completerebbero la struttura teorica dell'elettromagnetismo, in modo tale da rendere inammissibile ogni carica elettrica frazionale come quelle proposte per gli ipotetici amattoni» costituenti la materia (quarksA Di conseguenza potrebbe anche darsi che i quarks. la cui esistenza non è mai stata accertata, non esistano affatto, almeno allo stato libero. Il monopolo osservato sarebbe duecento volte più pesante d'un protone. u. odd.

Persone citate: Dirac, E. Shirk, Paul Dirac, Paul Price, Pinsky

Luoghi citati: Berkeley, Iowa, Los Angeles, New York, Usa