L'assalto all'alba

L'assalto all'alba L'assalto all'alba Nuova Delhi, 16 agosto. Improvviso e sanguinoso colpo di Stato nel Bangladesh, lo Stato nato nel 1971, dopo il conflitto tra India e Pakistan, dallo smembramento di quest'ultimo Paese, di cui il Bangladesh era la regione orientale. Alle prime luci dell'alba di venerdì le forze armate hanno dato l'assalto al palazzo presidenziale, uccidendo il capo dello Stato, il filo-indiano Mujibur Rahman; un tempo acclamato «Pangapita» (padre della nazione), ora è accusato di corruzione, incapacità e nepotismo. E' stato sostituito da Kohndakar Mushtaque Ahmed, che di Mujibur era stato per lungo tempo il più vicino alleato politico. Secondo fonti diplomatiche, tutta la famiglia di Mujibur Rahman sarebbe stata uccisa nella sparatoria avvenuta all'alba di ieri nella residenza presidenziale a Dhanmandi. elegante sobborgo di Dacca. Oltre a Rahman, sarebbero morti la moglie, due figli e una figlia. Si sarebbe salvato solo un bambino in tenerissima età. Non è nota la sorte di altri collaboratori politici di Rahman. Secondo voci non confermate sarebbe stato ucciso l'ex primo ministro Manscor Ali. Secondo buone fonti, l'ex ministro degli Esteri del Bangladesh, Kamal Hossain, che si trovava a Belgrado al momento del colpo di Stato, sarebbe giunto oggi a New Delhi. La notizia è stata ufficialmente smentita da un portavoce del ministero degli Esteri, ma fonti dell'aeroporto della capitale indiana affermano invece che Hossain è arrivato ed è stato preso in consegna dai servizi di sicurezza indiani, mentre i giornalisti erano stati pregati di non tentare di mettersi in contatto con lui. A poche ore dal colpo di Stato e dall'insediamento del nuovo governo, formato tutto da civili che facevano parte del precedente gabinetto Rahman, il nuovo presidente della « Repubblica Islamica del Bangladesh » (così è stata ribattezzata la « Repubblica Popolare del Bangladesh»), ha giustificato i motivi del colpo di Stato che ha visto le forze armate in prima linea, ed ha parlato del futuro programma del suo governo. Il colpo di Stato — ha di chiarato Ahmed rivolto al Paese — è la conseguenza del la corruzione, del nepotismo e dei tentativi di concentrare in una sola persona il po tere, di cui si era reso responsabile lo sceicco Mujibur. « Nonostante che milioni di persone avessero dato la loro vita per l'indipendenza di questo Paese — ha continua to il successore di Mujibur — nessun tentativo è stato fatto per far si che le aspirazioni di questa gente divenissero realtà. Soltanto una parte ha accumulato fortune, mentre gli altri hanno continuato a soffrire ». Per quanto concerne gli obiettivi immediati della «Repubblica Islamica del Bangladesh», Ahmed si è impegnato a far sì che il Paese rimanga nel Commonwealth e nel gruppo dei Paesi « non allineati » ed a sviluppare « più stretti ed amichevoli rapporti » con le tre grandi potenze, Stati Uniti, Cina ed Unione Sovietica. Mentre Stati Uniti ed Unione Sovietica hanno relazioni già strette ed amichevoli con il Bangladesh, Pechino si era sempre rifiutata in passato di riconoscere il governo di Mujibur Rahman. Ma dal discorso di Ahmed al Paese è apparso chiaro che Dacca cercherà soprattutto di migliorare i suoi rapporti con il Pakistan. Non è certo un caso che il primo Paese a riconoscere il nuovo governo di Dacca sia stato proprio il Pakistan. Con un annuncio diramato stamane da Islam abati. to, agendo per conto del governo e del suo popolo, ha infatti immediatamente riconosciuto quella che da ieri si definisce la « Repubblica Islamica del Bangladesh». il primo ministro AH Bhut- Quando nel dicembre del 1971 venne creato il Bangla-desh, il primo Paese a rico-noscere l'allora governo prov-visorio, insediato a Calcutta,fu l'India. Il riconoscimentopakistano di oggi dimostraquanto vaste potrebbero es-sere per questa parte dell'A sia le ripercussioni del sanguinoso colpo di Stato iniziato e conclusosi nell'arco di poche ore con la morte del presidente Rahman. Sulla fine del Capo dello Stato del Bangladesh i particolari sono tuttora assai scarsi. E' chiaro che le forze armate hanno voluto colpire e neutralizzare una volta per sempre non il governo da lui presieduto, bensì la perso na stessa dell'ex « pangapi-ta ». Non si spiegherebbe al- trimenti la decisione di Mush-taque Ahmed di formare ungoverno composto interamen- te da personalità della prece- dente coalizione. La situazione nel Paese, a quanto è possibile sapere, è calma. Il coprifuoco in vi- gore per tutta la giornata di ieri è stato temporaneamen-1te sospeso stamane per tre [ore e mezzo, per consentire alla popolazione di rifornirsi di cibo e di altre cose essen- ziali. Continua ad essere chiù- so l'aeroporto internazionale di Dacca ed interrotte le co- municazioni con l'esterno. Il nuovo governo ha peraltro provveduto ad assicurare 24 ore su 24 tutti i servizi es- senziali: ospedali, luce, ri- fornimento di latte ed appro- vigionamento idrico, servizi postelegrafonici e trasporti, Oggi Radio Dacca ha an- nunciatc che la salma di Mujibur Rahman è stata trasportata nella sua città natale di Tangipara. dove è stata sepclta con tutti gli onori. (Api

Persone citate: Hossain, Kamal Hossain