Vuol rapire una ragazza e uccide il giovane che tenta di difenderla
Vuol rapire una ragazza e uccide il giovane che tenta di difenderla Un manovale torinese tornato a Crotone per le ferie Vuol rapire una ragazza e uccide il giovane che tenta di difenderla Da tempo aveva posto gli occhi su una giovane, ma i genitori di lei si opponevano alle nozze • Con il fratello e un amico ha allora organizzato il « ratto », che si è concluso nel sangue Altro episodio: morto il ladro di bestiame ferito da una raffica A Crotone, un uomo ha pagato con la vita il tentativo di difendere una ragazza, che stava per essere rapita a scopo di matrimonio. Lo ha ucciso un manovale tornato da Torino al paese per le vacanze. Gli ha sparato in pieno petto, mentre taceva da scudo alla giovane col proprio corpo. Si chiamava Pantaleone Mancuso, operaio, 23 anni, ed era il fidanzato della sorella dell'aggredita, Anna, anch'essa presente al momento dell'aggressione. Questa ha avuto luogo alla sera di Ferragosto a Papanice, un piccolo centro nei pressi di Crotone, particolarmente affollato in questi giorni per il ritorno di numerosi emigrati. Tra questi c'era anche l'assassino, Domenico Mollica dì 36 anni. Originario di Ardore, in provincia di Reggio Calabria, si era trasferito qualche anno fa con la famiglia a Papanice, che aveva successivamente lasciato per venire al Nord. Si era occupato come manovale in un'industria di via Goito alla periferia di Nichelino, ma il suo pensiero ritornava spesso al paese. Qui, da tempo aveva messo gli occhi su Giuseppina Pisanelli, una ragazza di 20 anni che avrebbe voluto sposare e condurre con sé a Torino. Ma il progetto era avversato dalla famiglia di lei, sembra per la differenza di età e poi perché il Mollica, nonostante lavorasse a Nichelino da qualche anno, non era in grado di offrire alla fanciulla una vita «decente». Tornato al paese in occasione delle ferie e ricevuto un ennesimo rifiuto, il manovale ha maturato il proposito di strippare il consenso alle sospirate nozze mediante il ratto secondo l'antica consuetudine. Con due complici, il fratello Cosimo, di 35 anni, operalo alla Montedlson e l'amico Domenico D'Emilio, di 37, anch'egli operaio, ha atteso l'uscita della sua bella dall'ultimo spettacolo dall'unico cinema di Papanice, quello parrocchiale. Sapeva che assieme a Giuseppina, c'erano la sorella Anna, di 24 anni, il fidanzato Pantaleone Mancuso, e la sorella di costui, una ragazza di 27 anni. Però la loro presenza non ha molto impressionato i rapitori. Confidavano nel favore delle tenebre, o forse addirittura nella forza dì certe tradizioni dure a morire. Per ogni evenienza il manovale aveva con sé una 7,65 con la quale avrebbe dissuaso l'unico uomo della compagnia, il Mancuso, dal.'opporre resistenza. Non è andata esattamente così. Quando ha visto i rapitori sbucare dal buio, il Mancuso che era a conoscenza della passione del Mollica, ha intuito immediatamente le loro intenzioni e benché il Mollica gli ingiungesse di togliersi di mezzo, si è piantato solidamente a gambe aperte di fronte alla ragazza terrorizzata. Esasperato per la piega degli avvenimenti, forse pensando alla « figura » che avrebbe fatto se avesse ceduto, il Mollico non ha esitato. Ha estratto la pistola e ha fatto fuoco mirando al cuore mentre le ragazze urlavano terrorizzate. La pallottola ha raggiunto l'operalo al cuore. Soccorso da un'auto di passaggio, il Mancuso è stato portato all'ospedale di Crotone, ma vi è giunto cadavere. Nella notte i carabinieri sono riusciti a mettere le mani sui due complici dell'assassino, che sono stati arrestati, per concorso in tentato ratto. Del Mollica per ora nessuna traccia. Ricerche sono già state fatte a Torino e a Nichelino dal dott. Rosa della Squadra Mobile, ma finora senza risultato. La cattura comunque non dovrebbe essere lontana. , m. boc. * * E' morto dopo tredici giorni d'agonia Andrea Mastro, il ladro ferito a raffiche di mitra dai carabinieri la mattina di domenica 3 agosto mentre fuggiva con due complici su un camion carico di vitelli rubati. I proiettili l'avevano raggiunto al torace, le sue condizioni erano subito apparse molto gravi. Il fatto era accaduto verso l'una alle Vallette. In via Druento angolo via Treves una pattuglia che faceva un posto di blocco ha visto arrivare un camion a velocità sostenuta. I militari hanno intimato l'alt, uno di loro si è messo in mezzo alla strada per sbarrare il passo all'automezzo. Il guidatore ha proseguito rischiando di travolgere il carabiniere che è riuscito a scansarsi all'ultimo momento. Una «gazzella» ha iniziato l'inseguimento del camion che zigzagava lungo la strada per non lasciarsi sorpassare. Ad un certo punto, la radiomobile è riuscita a bloccare il furgone, i ladri sono fuggiti nei campi davanti al nuovo mattatoio scavalcando una rete di filo spinato e scaricando la pistola contro i militari, che hanno risposto con una raffica di mitra. Un delinquente è riuscito a fuggire, gli altri due, feriti, sono stati catturati: Andrea Mastro, 28 anni, via Pirano 20, e Bruno Diana, 21 anni, via Mazze 2. Mastro, colpito al torace, alle braccia e alle gambe, è stato portato alle Molinette; il complice, raggiunto di striscio alle cosce, è stato medicato al Maria Vittoria e trasferito nell'infermeria delle «Nuove». Nel camion c'erano dieci vitelli, rubati poco prima In una cascina di Ozzano, alle porte di Casale Monferrato. Bruno Diana aveva già precedenti penali: due anni fa era stato arrestato con altri quattro giovani in un alloggio di corso Lombardia dove erano custodite banconote false da 5 e 10 mila lire per 10 milioni. * Due ladri d'alloggio sono stati catturati dalla mobile mentre tentavano di fuggire. Sono Giuseppe Serra, 27 anni, via Cimarosa 30 e Biagio Manilio, 37 anni, via Maddalena 30. La scorsa notte era giunta una telefonata al 113: « Correte In via Qottardo 271, stanno forzando la porta di un appartamento al terzo piano. I padroni sono In ferie ». La casa è stata circondata, 1 due arrestati.
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