Disse a un'amica che qualcuno aveva intenzione di ucciderlo

Disse a un'amica che qualcuno aveva intenzione di ucciderlo Il negoziante di musicassette assassinato Disse a un'amica che qualcuno aveva intenzione di ucciderlo Pochi giorni prima di cadere sotto i colpi di pistola: "Se succederà, vendicatemi" Aveva ricevuto minacce? - Quasi ogni giorno Mimma De Franco gli telefonava Francesco Bruni, il negoziante di musicassette abbattuto in via Bersezio a colpi di pistola, sapeva di correre un pericolo mortale. Quasi certamente è stato minacciato, poche settimane prima del delitto. Questo <•• lemcnto emerge dalla testimonianza fatta in questura da un parente della sua attuale impiegata. La giovane, Anna Impera, 19 anni, è attualmente in vacanza, rientra stasera. Luned sarà interrogata dal giudice. A lei Francesco Bruni circa un mese e mezzo fa confidò: «Ho paura. C'è qualcuno che mi vuole uccidere. Ricordatelo: dovrete vendicarmi ». Cosa voleva dire con quelle parole? Chi l'aveva minacciato? Perché chiedeva di essere vendicato? Per ora si fanno in questura solo ipotesi. Forse a minacciarlo è stata Mimma De Franco, più facilmente suo marito, Annunziato. Importante risulterà il racconto di Anna Impera. Sempre lei aveva confidato al parente (già sentito in questura) che in queste ultime due settimane quasi ogni giorno Mimma De Franco telefonava nell'ufficio di via Pedrotti 31, dove c'è il laboratorio «Telerapido». Con insistenza chiedeva di Francesco, voleva parlare con lui. E ogni volta il commerciante faceva rispondere dalla segretaria: «Le dica che non ci sono. Non voglio più parlare con quella donna. MI dà solo preoccupazioni, per una relazione che ho avuto con lei. MI tempesta di telefonate, mi cerca ovunque. Che scocciatura». Quell'atteggiamento del Bruni era solo dovuto al fatto che stava cercando di scaricare l'ex amante, oppure non voleva più vederla e sentirla perché aveva paura, era stato minacciato? La risposta a queste domande, la deposizione di Anna Impera probabilmente permetterà di collocare l'ultima tes sera del mosaico di questo scon certante delitto. Infatti dalle Indagini è emerso che fin dal dicembre dello scorso anno Annunziato De Franco aveva scoperto la relazione della moglie con 11 Bruni. Fu lei stessa a dirglielo, una sera, dopo una furibonda lite. Lui la picchiò, lei dovette ricorrere alle cure del medici. Mimma De Franco lasciò la casa per qualche giorno, andando a vivere da una zia. Poi Annunziato la riavvicinò: «Torna a casa, ti perdono». Parole al vento. Mimma De Franco ha infatti raccontato al giudice: «Era Impossibile vivere con lui. I nostri rapporti già tesi sono diventati Impossibili. MI maltrattava, mi Insultava davanti al piccolo. Non potevo più vivere». In questo clima andrebbe visto 11 presunto tentato suicidio che Mimma De Franco attuò due settimane dopo. Fu ricoverata al Centro grandi ustionati, vi rimase quasi quattro mesi. Disse: «E' stata una disgrazia. Stavo preparando la stufa a cherosene, c'è stato uno scoppio. Le fiamme mi hanno Investita In pieno». Poi però confidò al cappellano che aveva tentato di uccidersi. Perché dunque Annunziato De Franco ha atteso otto mesi per «vendicarsi», uccidendo con la complicità della moglie (questa è l'accusa mossagli dal giudice istruttore dottor Savio) Francesco Bruni? Una domanda per ora senza risposta. Mimma De Franco al magistrato ha raccontato: «Prima che rimanessi usttonata Francesco Bruni mi aveva promesso tante cose. MI aveva detto di andarmene di casa, di vivere con lui». E' probabile che durante uno dei quotidiani litigi con il marito, Mimma abbia gridato: «Me ne andrò, mi rifarò una nuova vita, senza di te». E Annunziato De Franco ha atteso otto mesi per uccidere il rivale. Perché? Gli inquirenti sono molto prudenti. Le indagini potrebbero avere grossi colpi di scena. Qualcuno ha parlato di ricatti, altri di minacce più o meno velate. Sono per ora voci da controllare. Ma forse ora qualcosa di concreto può emergere. Bisogna scavare in questi ultimi mesi di vita di Francesco Bruni sentire le persone con le quali si incontrava, con le quali si confi dava. Anna Impero, l'attuale sua impiegata, è tra queste. E forse può ricordare episodi e fatti importanti per il contesto delle indagini. E' probabile che lunedi Annunziato De Franco venga interrogato in carcere dal giudice istruttore. Durante il primo incontro si era difeso bene: «Una tragedia, quella donna mi ha rovinato la vita, l'esistenza». SI è detto completamente estraneo al delitto, ha avuto due momenti di commozione, quando ha ricordato l'incidente di cui rimase vittima la moglie e quando 11 giudice gli ha parlato del figlio. Ha raccolto il capo tra le mani, si è messo a piangere. Il magistrato non ha contestato le sue parole. Non gli ha detto che la moglie aveva ritrattato quanto detto poche ore prima in questura, accusandolo direttamente. Mimma De Franco, dopo un drammatico interrogatorio, ha detto al dottor Savio: «Io sparai solo un colpo dt prova, ne fui cosi atterrita che gettai la pistola fuori dall'automobile. Annunziato allora decise che l'avrebbe ucciso lui. E così è stato». Il magistrato durante il prossimo interrogatorio contesterà queste cose al De Franco. Gli dirà che 11 racconto della moglie è veritiero, precisi elementi lo comprovano. Ad esempio è stato trovato sulla loro «500» il bossolo esploso dalla donna come prova, poche ore prima del delitto. Forse allora Annunziato De Franco racconterà tutto. E forse allora avranno anche un significato le misteriose e drammatiche parole pronunciate poche settimane prima di morire da Francesco Bruni: «Ho paura, c'è qualcuno che mi vuole uccidere. Se ciò avverrà, dovrete vendicarmi». La maestra Mimma De Franco cercava invano di telefonare a Francesco Bruni