Von Braun, «l' uomo delle stelle» è colpito da una grave malattia

Von Braun, «l' uomo delle stelle» è colpito da una grave malattia Lo scienziato ricoverato in clinica e operato Von Braun, «l' uomo delle stelle» è colpito da una grave malattia \ ! Baltimora, 13 agosto. Lo scienziato Vernher Von Braum è ricoverato al John Hopkins Hospital, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore maligno. L'intervento è riuscito. Von Braun, dice un portavoce medico, è in condizioni soddisfacenti. (Ansa-Ap) Il più alto elogio di Wernher von Braun l'ho sentito, poco dopo l'avvenuta discesa stilla Luna di Armstrong e Aldrin con la loro «Eagle 1» il 20 aprile 1969, dalla bocca di uno scienziato sovietico, il Blagonravov, nel corso di un \ simposio sulle prospettive spaziali tenutosi a Parigi: I «Poche volte nella storia — dichiarò in piena assemblea l'affascinante astrofisico russo, dai capelli candidi come neve, che da parte sua contribuì notevolmente alla realizzazione del primo "Sputnik" — una persona sola ha fatto tanto per una grandissima impresa, come b la conquista di una nuova dimensione umana, quanto ha fatto Wernher von Braun. Gliene diamo atto volentieri». Appena sessantatreenne, ancora molto giovanile nel j portamento e nell'aspetto. il discendente d'una orgogliosa famiglia di junker prussiani (il padre, barone Magnus. era ministro dell'agricoltura della Repubblica di Weimar), Wernher von Braun è ora gravemente ammalato, le notizie sono preoccupanti. Da qualche anno si è ritirato dalla Nasa, l'ente spaziale americano di cui tenne la direzione tecnica per lungo tempo, e ha assunto un incarico in una industria aeronatuica. Una sua biografìa famosa, uscita nel 1970 per la Mondadori ad opera di Bernd Ruland, reca il titolo «Una vita per lo spazio». Ed è realmente così. Werhner von Braun aveva appena quindici anni quan- ' do, nel 1927, si iscrisse a ! Breslavia all'Associazione j per la navigazione spaziale i fondata dall'ingegner Winj kler, una società pionieristi! ca e allora fuori della realtà, ì di cui il Braun divenne subìi to la forza motrice. E da ! quel giorno, per mezzo secolo e in due continenti, Wern| her von Braun non ha fatto j altro che perseguire un ideaj le, cercare la realizzazione di un mezzo pratico (razzo, missile), che permettesse al¬ l'uomo di navigare nel co i smo, al di là della gravezza I terrestre, verso più lontani i corpi celesti. Un sogno che j diventerà realtà, appunto, I nel 1969, con la conquista I della Luna. Ma nel frattempo, quante I traversie e quante delusioni. | A partire dal 1933, allorché j Hitler si impadronì del potere in Germania, il giovane I von Braun fu costretto ad \ occuparsi, più che di navi : spaziali dirette a Marte o a j Venere, di armi e di bombe I volanti. A tale fine fu aggre! gato d'autorità alle forze ar; mate, anche se non fu mai i soldato. Ebbe la tessera nu| mero 01 della «sezione tecni! ca» del Quartier Generale ì della Wehrmacht. Fu sua la 1 realizzazione, nel 1944, delle ! temibili VI e V2 (Vergeltunj gswaffen) in grado di raggiungere Londra dalla costa ! della Manica con a bordo fino a 2 centinaia di chilogrammi di esplosivo. La sua stazione sperimentale di Peenemuende sul Baltico venne distrutta due volte da pesanti bombardamenti aerei, lo stesso Wernher sfuggi a stento alla morte e fu ferito gravemente ad un braccio. Poi, le accuse da parte delle SS, la fuga attraverso il Reich in fiamme davanti all'incalzare delle truppe alleate, la caccia agli scienziati, atomici e no, scatenata dagli alti comandi anglo-americano e sovietico, la scelta, da parte di von Braun e alcuni suoi compagni di cercare rifugio presso gli americani; seguirono le inchieste minuziose sul suo passato, il riconoscimento di un comporta cessivi), la perdurante ostilità d'un considerevole settore dell'opinione pubblica. Infine, la cittadinanza statuni- ! mento ineccepibile (anche se I non turbato da scrupoli ec tense, la ricostruzione d'una V2 nell'Alabama, la ripresa degli studi, la realizzazione del razzo Redstone o poi del grande «Saturno 5», il gigantesco razzo a più stadi pesante come un incrociatore, che rese finalmente possibile, con l'accorgimento geniale del Lem, la conquista della Luna. Ciò che contraddistingue von Braun dalla grande massa degli scienziati anche non meno dotati, e che ne fa veramente una figura di spicco eccezionale, è la presenza contemporanea, in lui, di tre singolari qualità che raramente si trovano unite: un'acutissima intelligenza teorica, anzitutto, (capacità matematica, tanto da sbalordire i professori dì Harvard, potere di astrazione, facoltà di immaginare visualmente nello spazio le più complesse figurazioni geometriche), una gn '.dissima capacità sperimentale (racconta egli stesso in una sua memoria d'aver diretto la sperimentazione successiva di duecento tipi particolari di ventola, necessaria per la stabilità direzionale della V2, innovando ogni volta qualche cosa) e infine una notevolissima capacità organizzativa, la stessa che contraddistinse Albert Speer quando intraprese a potenziare la macchina produttiva dell'industria bellica germanica quantizzando il lavoro e «seriando» i procedimenti. A queste tre qualità se ne unì, in Wernher von Braun, un'altra, forse ancora più significativa e che ne determinò il successo: la costanza, la tenacia nel perseguire un solo, unico scopo ben precìso, la conquista delle stelle. E questo è importante. L'uomo, anzi il ragazzo von Braun, era, come ebbe a dire egli stesso, un innamorato del cielo. Restava ore e ore a contemplare la costellazione di Orione, o ad ammirare la Luna trascorrere dietro le nuvole. Quando lesse il libro di Oberth «Il razzo negli spazi interplanetari», narra ancora, la sua vita fu decisa. Avrebbe dedicato ogni stia attività alla conquista dello spazio. Wernher von Braun aveva incontrato il suo desti- no- Umberto Oddone Von Braun durante un lancio spaziale a Cape Kennedy

Luoghi citati: Alabama, Baltimora, Germania, Londra, Parigi, Weimar